Neve e incapaci
28 Dicembre 2005
Qui a Brescia nevica come Dio la manda da stamattina presto, ora ci sono una decina di cm di neve; mi appresto ad uscire da casa per andare ad un appuntamento di lavoro, fiducioso che le strade siano percorribili…
Percorribili un beneamato $attributo_maschile! La mia via è piena di neve (non vi dico come mi sono fermato alla fine della discesa), nei 1000 metri che ho percorso prima di fare inversione e tornarmene a casa (circa mezz’ora!) ho contato qualche decina di automobili abbandonate al lato della strada, non ho visto spazzaneve o spargisale in azione.
Ma cosa cavolo stanno facendo quegli incompetenti che si occupano della viabilità a Brescia? Giocano a solitario? Fanno il bagno al criceto stordito che hanno in testa al posto del cervello?
Vorrei almeno sapere a chi fatturare le 4 ore perse oggi pomeriggio 😡
Server mini-itx: fase 2
28 Dicembre 2005
Fase 2: turpiloquio (aka “quello che manca e quello che non funziona”).
1) Il case Travla C138 contiene un adattatore per il disco fisso da 2.5″, ma non un adattatore per l’unità ottica slim; visto che è possibile montare sia dischi da 2.5″ che da 3.5″ ma SOLO lettori slim, mi sarei aspettato di trovare un adattatore per l’unità ottica. Per il momento decido di attaccare un masterizzatore standard per fare le prime prove.
2) Come cavolo si monta l’adattatore sul disco fisso da 2.5″? In che verso? A questo punto vai su Internet e ti fai una cultura sulla piedinatura dei dischi da 2.5″: i 4 pin staccati dagli altri 44 sono l’equivalente dei jumper MA/SL/CS delle unità standard, il piedino 1 è vicino ai 4 piedini separati mentre l’alimentazione è sul lato opposto.
3) A questo punto devo attaccare il cavo flat all’adattatore, peccato che l’adattatore in questione non abbia il classico piedino mancante sul lato inferiore; visto che ho già le $balle girate, prendo una pinza ed eviro il piedino di troppo
4) Inserisco la scheda madre nel case, e scopro perché certi lavori li fanno nell’estremo oriente: quando inserisco la mano nel case, provoco un’eclisse totale che rende impossibile visualizzare qualsiasi componente! Ci vogliono manine sottili e delicate (o pinze molto lunghe) per fare certi lavori
5) Il collegamento della luminaria (hd led, power led, power switch) e delle prese usb/firewire frontali è semplice, le bestemmie vengono riservate al collegamento dei connettori audio: su 9 connettori, la dicitura della scheda madre corrisponde a quella del case solo in rari casi 😡 (ringraziamo San Google)
6) Collego tutto, accendo e non esplode: un buon segno! Do un’occhiata al bios, abbasso i 128MB di memoria condivisa per la scheda video a 8, sistemo la priorità di boot, inserisco il cd di SME server, riavvio: con 5 tentativi ho ottenuto ogni volta errori diversi (video illeggibile, kernel panic a piacere), in alcuni casi il pc si avvia ma non esce segnale sulla scheda video. Ho provato con svariate versioni di gentoo, trustix, kubuntu, ubuntu, sme server, quasi sempre freeze o kernel panic. Un’altra preghierina a San Google mi rivela che le schede EPIA sono particolarmente schizzinose con la RAM (nel mio caso 512MB PC3200 DDR400 modello V-DATA, chip VDD8608178A-5B).
Morale della favola: sono in attesa di un banco di ram e di un adattatore per unità ottiche slim ordinati su mini-itx.it, peccato che la ram arriverà solo a metà gennaio 🙁
Qualche foto
26 Dicembre 2005
Visto che sono riuscito a trovare il tempo per farle, ho aggiunto due nuovi album sul sito:
- Notebook MaxData: contiene le foto del nuovo notebook
- Server mini-itx: per il momento ci sono le foto dei pezzi arrivati (hard-disk, ram, lettore ottico)
Server mini-itx: fase 1
21 Dicembre 2005
È iniziata la fase di reperimento materiale per la costruzione del mini server casalingo; il criterio di fondo è “ridurre ingombri e rumore risparmiando dove possibile”.
Ecco la lista della spesa:
- scheda madre VIA Epia ME6000 LVDS, con processore Eden a 600Mhz: la scelta è caduta sul modello base della serie 6000 per l’assenza di ventole e l’utilizzo che ne verrà fatto (niente media-center)
- case Travla C138 Nero: è possibile montarci un disco da 3.5″ e non impone limite sull’altezza del banco di ram. Usando un disco da 2.5″ è disponibile uno slot pci, da usare per una seconda scheda di rete se decido di fargli fare anche da firewall
- 512 MB ram PC3200
- hard disk 2.5″ WD600UE, uguale al modello del nuovo notebook ma capacità da 60GB
- LG GCC-4243N combo 24X24X24X-8X; scartato il masterizzatore DVD perché costa il doppio e ne ho già 3 in casa 😉
I primi due pezzi sono stati acquistati sul sito mini-itx.it (niente sconti 🙁 ); seguirà un post con le foto del montaggio del mini-server ed un riepilogo dei costi.
Ancora devo decidere se utilizzare una distribuzione tipo SME Server oppure farmi del male compilandoci sopra Gentoo 😉
Nuovo notebook (l’angolo dello sborone)
19 Dicembre 2005
Vista la necessità di fare costi per il 2005 ho anticipato l’acquisto del nuovo notebook; il vecchio portatile, un Toshiba PentiumIII 900 Mhz con diversi anni sulle spalle, tra qualche mese probabilmente verrà utilizzato con Kubuntu (non appena avrò la completa sicurezza di aver travasato tutti i dati e tutti i programmi).
Il nuovo notebook è un MaxData (marchio semi-sconosciuto in Italia ma veramente ottimo) PRO 8100 IS Select (58) IT con le seguenti caratteristiche (full BTO):
- PentiumM 760 2.0 Ghz
- 1 Gb di ram DDR2 533Mhz PC4200 (1 banco)
- monitor 15″ (1400 * 1050px)
- connettività wi-fi (Intel 2915) e bluetooth
- disco fisso da 80GB (Scorpio WD800VE 5400rpm)
- masterizzatore DVD +/- RW dual layer
- 335x36x275mm, 2.8Kg
- garanzia 3 anni collect&return
Le prime impressioni a caldo:
- lo schermo è privo di cerniera per la chiusura; visto che sembra comunque particolarmente robusto, credo che si tratti solo di farci l’abitudine
- la risoluzione è ottimale considerata la mia predilezione per i caratteri piccoli; a questo punto mi domando come si riesca a leggere a 1920×1200 su un 15.4″ (Dell)
- la batteria sporge sul retro, il che non è il massimo dal punto di vista estetico
- al posto dei soliti piedini di gomma, il fondo del notebook è rialzato dal piano di appoggio con delle sottili sporgenze di plastica rigida; il mio unico dubbio riguarda la durata di questi appoggi (spero lunga)
Se non bastasse sto raccattando i pezzi per farmi un server casalingo mini-itx da tenere acceso 24/7/365 😉
Incoerenza sul P2P?
17 Dicembre 2005
Questo post nasce dalla lettura di queste righe sul blog di Davidonzo; siccome il tutto risultava troppo lungo, ho preferito evitare di usare i commenti del blog.
Io sono del tutto contrario al P2P inteso come scambio di materiale protetto da diritti d’autore; se una persona decide di usarlo, deve essere consapevole che sta operando al di fuori della legge e che potrebbe subirne le conseguenze. Troppo comodo lamentarsi perché le pene sono del tutto sproporzionate rispetto al reato.
È del tutto inutile e ipocrita nascondersi dietro il dito della “lotta contro le major”: se stai scaricando l’ultimo album di Anastacia lo stai facendo perché non hai voglia di spendere i soldi per acquistarlo. Non me ne frega una beata cippa che il cd sia troppo caro: fanne a meno! Non te l’ha prescritto il medico di ascoltarlo.
Accendi la radio, collegati ad Internet ed ascolta le radio internazionali, scarica il disco o la canzone da iTunes: le alternative non mancano, peccato che manchi la volontà di vederle.
Lo stesso giudizio riguarda l’utilizzo di software non originale: se non puoi permetterti di spendere centinaia di euro per l’ultima versione di Windows, Office o di Photoshop, cerca delle alternative Open Source o Free Software (Linux, OpenOffice, Gimp), non issare la ridicola bandiera della lotta al monopolio di Microsoft.
Il discorso è sempre quello: le major non accettano il fatto che il p2p sia un nuovo competitor di mercato.
Ma stiamo scherzando? È come sostenere che il contrabbandiere di sigarette è un competitor della tabaccheria all’angolo! Come può un sistema illegale essere un competitor? Partendo da un presupposto palesemente errato tutto il resto del discorso è, senza offesa, fuffa 😉
Voi mirate a far soldi, quando il vostro core dovrebbe essere la soddisfazione del cliente…
Mi sa che non viviamo nello stesso mondo…
L’unico scopo di un’azienda è il profitto: in alcuni campi (ampia competizione) la “soddisfazione del cliente” è direttamente proporzionale al profitto, ma la “soddisfazione del cliente” non sarà mai l’obiettivo di un’azienda. Perché? Perché la “soddisfazione del cliente” non ti paga l’affitto alla fine del mese, i dipendenti, l’INPS, le tasse, ecc. ecc.