Visto che ho perso diverse ore cercando in Internet, e trovato informazioni contrastanti, breve post su come ottenere la patente internazionale o, più precisamente, il permesso internazionale di guida.

Primo punto: che patente vi serve? Ce ne sono due: il Modello Ginevra 1949 (validità 1 anno) e il Modello Vienna 1968 (validità 3 anni). Per gli Stati Uniti varia da stato a stato: in alcuni basta la patente italiana, ma tanto vale mettersi al sicuro e fare quella con validità di un anno. Alcune agenzie di noleggio auto vi chiederanno comunque la patente internazionale.

Materiale da preparare prima di recarsi in motorizzazione:

  • Marca da bollo di 16 €.
  • 2 fototessere. Se vi presentate di persona non serve autenticare la foto all’ufficio anagrafe comunale.
  • Versamento da 10,20 € sul c/c 9001 intestato a DIPARTIMENTO TRASPORTI TERRESTRI – DIRITTI L. 14 – 67.
  • Versamento da 16,00 € sul c/c 4028 intestato a DIPARTIMENTO TRASPORTI TERRESTRI – IMPOSTA DI BOLLO.
  • Fotocopia di patente, tessera sanitaria (o codice fiscale), carta d’identità.
  • Due copie compilate e firmate del modello TT 746. Il modello lo trovate anche sul Portale dell’automobilista.

I bollettini prestampati per i due versamenti sono disponibili negli uffici postali.

Il modello è stata la parte più complicata:

  • Serve il modello TT 746, non il modello TT 746C come riportato da alcuni.
  • Il modello TT 746 ha due pagine (la seconda è il TT 746/a). Vi servono due copie compilate solo della prima pagina.
  • Categoria: mettete la categoria della vostra patente, es. A o A B. Io ho messo anche numero e scadenza. Esempio: “A B, numero AB1234567C, scadenza gg/mm/aaaa”.
  • Barrare la casella (2) ALTRE RICHIESTE e scriverci accanto: PERMESSO INTERNAZIONALE “MODELLO GINEVRA 1949“ (o Vienna 1968 se è il vostro caso).

Ulteriori note sulle informazioni trovate online:

  • Secondo alcuni serve solo la fotocopia della patente. Portatevi anche la altre, meglio evitare perdite di tempo.
  • La marca da bollo è richiesta al momento del ritiro? A me l’hanno chiesta subito, tanto vale averla a portata di mano.

Allo sportello vi consegneranno un riferimento per il ritiro del documento e vi indicheranno i tempi necessari (una settimana a Brescia).

Ultimo fondamentale disclaimer: se leggete tra qualche mese, controllate sul sito della direzione generale di competenza che importi e moduli siano ancora validi. Ad esempio, ecco la pagina del DGT del Nord Ovest.


Visto che ogni tanto qualche parente o amico chiede consigli su Parigi, me li segno da qualche parte così non devo ripartire da zero ogni volta.

Paris 2013

Aereo e aeroporti

Inevitabilmente la mia esperienza in materia è limitata alla zona tra Milano e Verona:

  • Verona: c’è un volo AirFrance ma è sconsigliato. Piccolo, se non ricordo male atterra a CDG terminal 2G (aka “in culo ai lupi”), costoso.
  • Bergamo: Ryanair ha orari assurdi. Se essere in aeroporto alle 5 non è un problema, è una buona scelta, specialmente se volete sfruttare il primo giorno. Non ho mai volato a Paris Beauvais, credo ci voglia un bel po’ di tempo per arrivare in città e non ho idea di come sia servito dai mezzi.
  • Linate: personalmente viaggio spesso con Easyjet. Ci sono voli intorno all’ora di pranzo, e rientro in prima serata.
  • Malpensa: se non fosse a 160 km di distanza sarebbe anche un’opzione valida.

A differenza di altre città europee, atterrare a Charles de Gaulles (CDG) o Orly (ORY) non fa molta differenza, sono entrambi ben serviti dai mezzi e relativamente vicini alla città.

Mezzi di trasporto

Siete scesi dall’aereo e dovete raggiungere la città. Come fare?

  • A CDG seguite le indicazioni per il treno RER B (si trova sotto il terminal 2). Potete acquistare il biglietto per la città prima di accedere alla stazione TGV. Châtelet Les Halles è una buona stazione di scambio per passare alla metropolitana.
    Se siete diretti in zona Opéra, il RoissyBus è un’ottima soluzione: niente bisogno di spostare le valigie da un mezzo all’altro, si può acquistare il biglietto online o ai distributori in aeroporto, tenete però conto dell’orario e del potenziale traffico.
  • A Orly potete prendere il trenino sopraelevato chiamato Orlyval (si prende all’interno, non uscite dove ci sono i bus anche se l’accesso è lì vicino). Alla stazione Antony prendete il treno RER B in direzione CDG e scendete dove è più comodo (come sopra, Châtelet Les Halles è probabilmente la scelta migliore per passare alla metro).

Discorso biglietti: per entrare in città servono biglietti da 5 zone (sono in comune tra treno e metro), per viaggiare in città bastano quelli da 3 zone. All’entrata di ogni metropolitana ci sono i terminali per acquistare i biglietti, cercate sempre di acquistare i carnet da più biglietti (più convenienti), non i biglietti singoli.

Un’altra opzione, specialmente se avete in programma di usare molto i mezzi, è quella di acquistare i biglietti Paris Visit, anche online (ad esempio li ho acquistati su questo sito). Fate i vostri conti in base al programma.

Consigli in ordine sparso:

  • Ci sono mappe del metro in tutte le stazioni. Prima di passare i tornelli è buona cosa sapere quale linea dovete prendere ma soprattutto in quale direzione volete andare (il capolinea). Plus: tenete il PDF dei mezzi sul telefono.
  • Quando la stazione indica la presenza di altre linee, non significa che scendete dal treno e in due passi siete all’altra linea. Se va bene camminate qualche minuto, se va male dovete trottare per 15 minuti su tapis roulant e scale. A proposito di tapis roulant e scale mobili: imparate a tenere la destra! I francesi sono incazzosi, hanno fretta, quasi peggio dei milanesi.
  • Se dovete viaggiare con un trolley gigantesco, il cambio treno-treno (es. RER A – RER B) è solitamente più agevole di quello treno-metro.

Musei

Il mio consiglio personale, a meno che abbiate intenzione di visitare un solo museo, è quello di acquistare il Museum Pass. A differenza del Paris Visit, è praticamente sempre più conveniente rispetto ai biglietti singoli.

Cosa visitare? A voi la scelta:

  • Se arrivate nel tardo pomeriggio potete fare un salto a Montmartre e alla Tour Eiffel. Cercate di essere in zona Trocadéro allo scoccare dell’ora per vedere lo spettacolo di luci.
  • Il Louvre e Versailles sono i musei che aprono per primi (alle 9). Se andate al Louvre non usate l’entrata dalla metropolitana (dove c’è il Carousel di negozi), ma uscite nel piazzale con la piramide, di solito c’è meno coda (ma sembra il contrario durante la giornata).
    Una buona idea è quella di spezzare la visita in due – la prima volta ai piani alti (andate direttamente alla galleria degli italiani per schivare la ressa, e non perdete la Galerie d’Apollon lì vicino), la seconda volta ai piani bassi (sculture). A Versailles ricordate che i musei esterni (Trianon e Petit Trianon) aprono solo a mezzogiorno, e se decidete di prendere il “trenino” tanto vale fare il biglietto (direttamente dall’autista) al palazzo.
  • Quando uscite dal Louvre fermatevi al Musée de l’Orangerie (è nei giardini dei Tuileries appena fuori). Sempre in zona programmate almeno un paio d’ore al Muséè d’Orsay (il mio preferito).
  • Dopo aver visitato Notre-Dame fermatevi alla Saint-Chapelle. Già che ci siete potete fermarvi anche alla Conciergerie (la prigione a fianco), ma non è all’altezza della cappella.
  • Se siete appassionati di arte moderna, fate un salto al Centro Georges Pompidou (con il museum pass si accede solo al quarto e quinto piano) e alla casa di Picasso. Non essendo un appassionato del genere, non li ho trovati particolarmente entusiasmanti.

4 giorni sono l’ideale per riuscire a infilare tutte le visite nel programma.

Ristoranti

Parigi è cara, mettetevi il cuore in pace. Per colazione tenete conto che spesso i bar aprono tardi (dopo le 7.30), e quasi mai sono aperti la domenica.

Il consiglio è di cercare un bar dove hanno il menu petit dejeuner: con 9/10 € di solito vi danno una bevanda calda (caffé latte, tè o cioccolata), croissant, baguette con burro/marmellata, succo d’arancia. Un cappuccino può tranquillamente costare 5/6 €, meglio berlo quando tornate a casa. In zona Opéra conosco il Café de l’Opéra, oppure poco più in là ce n’è uno all’incrocio tra Rue la Fayette e Rue du Faubourg Montmartre (di fronte a “Au Général La fayette”). L’alternativa è cercare una pasticceria (boulangerie) che faccia anche il caffè (sembrano essere aumentate di recente).

Un ristorante caratteristico a prezzo molto economico per gli standard parigini è Le Bouillon Chartier: è sempre aperto (dalle 11.30 fino alle 24), e molto frequentato. In zona Grand Boulevards c’è solo l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda i ristoranti. Evitate la pizza, a meno che non riusciate a vederne una ordinata da altri clienti prima di entrare nel ristorante 😉