A lezione di giornalismo #2
12 Marzo 2008
Da bravi italiani cerchiamo la rivincita sugli inglesi (screenshot):
Appena esploso il caos Ciarrapico ha alzato il telefono per telefonare a Fini. Alessandro Ruben, ebreo romano nelle liste del Pdl in quota An, non ci ha pensato un secondo è lo ha detto chiaro da subito: «Ho An prende le distanze da Ciarrapico, o mi metto di traverso».
A lezione di giornalismo
12 Marzo 2008
Dagli inglesi?
Grillo’s name for Mario Mastella, leader of the Popular-UDEUR centre-right party, is Psychodwarf.
Due errori in una sola frase: complimentoni! Chissà cosa hanno infilato nelle descrizioni degli altri blog…
I giornalisti sì che sono affidabili
24 Novembre 2007
Questa mattina mi sono ritrovato con 5 inattesi minuti liberi e ho deciso di controllare su BlogBabel i post relativi a Firefox, fondamentalmente alla ricerca dei soliti “bravi a lamentarsi” perché ci sono il sanscrito e l’ostrogoto ma non l’italiano nella beta1 di Firefox 3. Qualcuno dovrebbe spiegare a questi signori un po’ di cose, ma non voglio essere scurrile e passo oltre.
Quasi immediatamente mi casca l’occhio su un articolo di un blog del Corriere della Sera, scritto da Federico Cella, immagino giornalista del Corriere medesimo (visto che i blog sono solo quattro, non credo li abbiano affidati ai primi tizi che passavano davanti al portone):
A questo si aggiunge la fine delle “isole felici” come il Mac Os o Mozzilla Firefox
MoZZilla Firefox? OMFG
P.S. al primo commento “oh, guarda che OMFG non vuol dire quello” parte un colpo di cric sulle nocche 😉
Panorama parla di iPhone
19 Gennaio 2007
Anche il settimanale Panorama parla di iPhone (pag. 138, n.4 del 25 gennaio 2007).
Titolo: “Il tempo del melafonino”.
Sottotitolo: ESCLUSIVO in anteprima Panorama ha provato l’iPhone, il nuovo cellulare della Apple
Per prima cosa un’occhiata alle didascalie delle foto.
Due le versioni, con hard disk da 4 gigabyte (499 dollari) oppure da 8 gigabyte (599 euro).
Non si capisce da dove salti fuori l’euro dell’ultimo prezzo; nessuna segnalazione sul fatto che il prezzo sia vincolato ad un contratto di due anni con Cingular.
Sfiornando il display l’immagine si ingrandisce.
Un correttore di bozze no? Senza tralasciare il fatto che “sfiorare” non è esattamente il modo migliore per definire la manovra “a pinza” necessaria per ottenere lo zoom.
Si parla di applicazioni esterne e l’autore del pezzo, Settimio Perlini, se ne esce con una mezza bomba (mi piacerebbe capire quanto voluta e quanto affidabile): secondo “gli uomini della Apple” (testuale), tutti i programmi installabili su iPhone, anche prodotti da aziende esterne ad Apple, dovranno essere approvati dalla casa madre e verranno venduti su iTunes.
In altre parole viene dato per certo uno scenario che, a quanto mi risulta, attualmente è solo un’ipotesi (per quanto probabile).
Praticamente una pubblicità (aka “markettone”) di tre pagine per il nuovo dispositivo Apple e nemmeno l’ombra di un dubbio sui possibili difetti.
UPDATE: come spesso accade, i commenti sono più interessanti del post 😉