Piccole soddisfazioni di corsa
31 Marzo 2016
Sono passati quasi 2 anni dal mio primo tentativo di corsa all’aperto (5 km @ 8:00/km, cinque pause a giudicare dal tracciato del cardio) e, contrariamente a ogni mia previsione, continuo a correre e soprattutto continua a piacermi farlo.
Visto il tipo di lavoro che faccio (sedentario) devo fare attività fisica, e la corsa rappresenta la soluzione ideale in termini di tempi (1-2 ore al massimo) e forma (esci all’aperto, staccati dalla tecnologia, libera la testa).
Dal mio ultimo post sull’argomento sono anche riuscito a togliermi qualche soddisfazione.
Mi sono reso conto di aver raggiunto un punto di stasi a inizio 2016, in cui faticavo a raggiungere 10 km di corsa, per cui ho iniziato a seguire un piano di allenamento su Strava per la mezza maratona per darmi uno stimolo. L’obiettivo è di correre la distanza sotto le 2 ore, poi magari penserò anche a iscrivermi a qualche gara (se riesco a decifrare il delirio tutto italiano su certificati agonistici, iscrizione ad associazioni sportive, ecc.). Il record attuale in allenamento è 2:02:06.
Ho anche avuto la fortuna di correre in giro per il mondo durante le trasferte di lavoro:
- Portland: mi sono limitato a correre sul lungo fiume, freddo becco in dicembre. Voto: 6,5
- Bucarest: ero abbastanza terrorizzato dalle letture sui cani randagi, non ne ho praticamente visti. Voto: 6 (guidano come pazzi, marciapiedi non sempre percorribili)
- Vilnius: città molto bella, verde, una marea di piste ciclabili, bellissimo percorso lungo il fiume per correre immersi nella natura. Voto: 7
- Whistler: ho il rimpianto di non aver esplorato più sentieri e percorsi. Ambiente assolutamente favoloso. Voto: 7,5
- Corvara (Trentino, vacanze): bella lei, peccato che o da una parte o dall’altra la salita assassina te la becchi. Voto: 7
- Istanbul: pessima la parte Sultanahmet, dopo aver schivato pedoni e traffico in centro ti ritrovi sul lungo mare, su una strada dove passano auto a 90 km/h, con cani randagi e il marciapiede che finisce improvvisamente. Decisamente meglio Kadıköy, peccato per i branchi di cani (uno ha cercato di assaggiarmi una chiappa). Voto: 5 Sultanahmet, 7 Kadıköy.
- Orlando: monotona. Non riesci a fare un percorso oltre i 5 km senza girare come una trottola. Nota a margine: per la prima volta ho visto l’America che vediamo in televisione, con orde di trasportini elettrici e persone enormi. Voto: 6
- Singapore: ho “corso” 5 km solo per giustificare il fatto di essermi portato scarpe e abbigliamento. A oggi sono convinto che conti più come nuoto che corsa. Voto: 5
- Dublino: bellissima, magari un filo meno vento, e meno clima da pinguini la prossima volta? Voto: 6,5
Ho anche fatto le mie prime ripetute. Meglio non aggiungere commenti su questo strumento del demonio 🙂
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31 Marzo 2016 alle 14:31
Il distacco dalla tecnologica si nota poco visto che tracci (spero con un cardio con GPS non troppo invadente) tutto il tracciabile…
31 Marzo 2016 alle 14:38
Distacco dalla tecnologia = no email, no telefono, no IM, no musica.
Corro solo con un Garmin e le chiavi di casa, e non lo considero tecnologia fino a quando devo collegarlo a un computer per scaricare i dati 😉
31 Marzo 2016 alle 23:08
Ero entrato anch’io per scrivere lo stesso commento di Davide. Eheh. Un mio amico dice che noi nerd di complichiamo la vita con tutte queste statistiche. Adoro chi va a correre, punto e basta. Comunque complimenti per la costanza…
Ciao,
Emanuele
1 Aprile 2016 alle 08:13
Non mescolate quello che succede mentre corro con quello che succede dopo 😉
Credo che il tracking, soprattutto della parte cardio, sia fondamentale per capire quanto stai soffrendo, se stai esagerando, ecc.