Spot Motorola Xoom

7 Febbraio 2011

Splendida pubblicità andata in onda durante il Super Bowl. Mi chiedo quanti, in un pubblico così variegato, siano stati in grado di cogliere a pieno i riferimenti 😉

P.S. del Motorola Xoom si era già parlato qui. Inutile nascondere che l’oggetto mi attiri molto più di un iPad, peccato solo per il prezzo (800$).

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Da almeno un paio d’anni mi sono deciso ad utilizzare sistemi di controllo versione per i miei piccoli progetti (sviluppo software win32 in Delphi e siti web). Lo scopo non è tanto quello di avere un (ulteriore) backup, quanto capire quando e perché ho fatto determinate scelte a distanza di mesi o anni.

Forte dell’esperienza legata ai lavori di traduzione con Mozilla, la mia prima scelta è stata Subversion (SVN): inizialmente ho utilizzato il servizio SVN su DreamHost, poi ho riciclato il vecchio Mac Mini come server locale da affiancare al repository online. Come client la scelta naturale su sistemi Windows è TortoiseSVN. Su Mac, dopo qualche esperimento insoddisfacente con SCPlugin, ho deciso di passare all’ottimo Versions (a pagamento).

Premesso che lo sviluppo web lo seguo esclusivamente su Mac con TextMate e Mamp, nel corso del tempo è nato un problema non indifferente: per una mia forma mentis preferisco non lavorare direttamente sulla copia locale del repository. Periodicamente copio la cartella di lavoro (ad esempio la cartella di un tema WordPress presente nella httpdocs di Apache) all’interno della cartella svn del progetto specifico e gestisco da lì i commit.

Il problema è che, su Mac, sostituire una cartella significa di fatto eliminare l’originale e copiare al suo posto la nuova cartella. Di colpo tutta la cartella diventa “non revisionata” e ingestibile con SVN!

Da qualche tempo Mozilla è passata per la localizzazione dei software a Mercurial (Hg), mantenendo SVN solo per il settore web. Quando ho sostituito l’iMac a dicembre mi sono posto il problema di aggiornare i repository direttamente da OS X (finora avevo sempre usato TortoiseHg su Windows) ed ho scoperto l’ottimo MacHg. A questo punto il dubbio: perché non usare Mercurial anche per le mie esigenze? Presto fatto: ho acquistato la licenza di VMWare Fusion, installato Ubuntu Server e creato un server Mercurial seguendo questa guida (il server è locale, non ho bisogno di autenticazione o sicurezza).

Due vantaggi immediati:

  • Mercurial è un sistema di controllo distribuito, per cui posso fare i commit in locale, avviare periodicamente la macchina virtuale e fare un push per sincronizzare;
  • Mercurial non salva le informazioni in una cartella nascosta in ogni sottocartella ma solo nella root del repository, per cui sostituendo una sottocartella non si hanno problemi analoghi a quelli con SVN.

A proposito di VMWare Fusion: in passato ho sempre usato Parallels, approfittando di un’offerta sono passato a Fusion acquistando la licenza per 19.99$. Non riuscendo a registrare la licenza online, ho scritto una e-mail al supporto: nel giro di poche ore avevo una risposta in grado di risolvere il mio problema nella mail, non contenti il giorno dopo mi hanno anche telefono dagli Stati Uniti per capire se il problema era stato risolto. Piacevolmente stupito 🙂


Se state cercando di collegarvi al sito oppure al forum di Mozilla Italia e non ci riuscite, il colpevole non è il server ma la connessione. A quanto pare le ADSL Telecom oggi, quantomeno in provincia di Brescia, hanno qualche paturnia di troppo.

Rilevazione instradamento verso www.mozillaitalia.org [69.64.58.98]
su un massimo di 30 punti di passaggio:
1 <1 ms <1 ms <1 ms 192.168.xxx.xxx
2 36 ms 35 ms 35 ms 192.168.200.1
3 38 ms 35 ms 39 ms host33-182-static.32-88-b.business.telecomitalia.it [88.32.182.33]
4 37 ms 39 ms 39 ms r-bs47-vl19.opb.interbusiness.it [80.20.178.151]
5 39 ms 39 ms 40 ms 172.17.6.129
6 39 ms 41 ms 39 ms 172.17.6.85
7 * * * Richiesta scaduta.
8 * * * Richiesta scaduta.
9 * * * Richiesta scaduta.
10 * * 159 ms te0-2-0-6.mpd22.dca01.atlas.cogentco.com [130.117.51.230]
11 170 ms 171 ms 174 ms te0-0-0-4.mpd22.ord01.atlas.cogentco.com [154.54.40.234]
12 173 ms 169 ms 170 ms te0-1-0-0.ccr22.ord01.atlas.cogentco.com [154.54.6.178]
13 181 ms 180 ms 180 ms te3-2.ccr01.stl03.atlas.cogentco.com [154.54.27.30]
14 183 ms 184 ms 185 ms vl3808.na41.b003211-0.stl03.atlas.cogentco.com [38.20.47.170]
15 178 ms 176 ms * 38.104.162.66
16 * * * Richiesta scaduta.
17 * * * Richiesta scaduta.
18 * * * Richiesta scaduta.
19 * * * Richiesta scaduta.
20 * * * Richiesta scaduta.
21 * * * Richiesta scaduta.
22 * * * Richiesta scaduta.
23 * * * Richiesta scaduta.
24 * * * Richiesta scaduta.
25 * * * Richiesta scaduta.
26 * * * Richiesta scaduta.
27 * * * Richiesta scaduta.
28 * * * Richiesta scaduta.
29 * * * Richiesta scaduta.
30 * * * Richiesta scaduta.
Rilevazione completata.


Apple App Store

6 Gennaio 2011

È disponibile da qualche ora l’aggiornamento a Mac OS X 10.6.6 con il tanto atteso App Store. Al momento l’unica cosa interessante sembra essere Aperture a 62,99€, peccato che ci siano alcuni aspetti poco chiari (il sito Apple è praticamente morto, quindi non riesco a verificare se queste informazioni siano disponibili sulla pagina dedicata).

1) Sono un professionista, posso utilizzare le applicazioni scaricate dallo Store su tutti i miei Mac?

A occhio e croce direi di no. Nelle domande frequenti leggo:

Posso usare le app del Mac App Store su più di un computer?
Le app del Mac App Store possono essere usate su qualsiasi Mac che possiedi o utilizzi per uso personale.

2) Sono sempre il professionista di prima. Posso almeno utilizzare le applicazioni scaricate su un singolo computer per uso professionale? In questo caso, posso avere regolare fattura per l’acquisto?

Suppongo che la risposta alla prima domanda sia sì (ma bisognerebbe verificare le condizioni d’uso), mentre la risposta alla seconda domanda sia no (non mi risulta che sia possibile avere fattura per le applicazioni acquistate sull’AppStore per iPhone/iPod).

Se avete una risposta alle due domande sono in ascolto 😉


CES 2011

6 Gennaio 2011

Come sempre seguire il feed di Engadget nei giorni del CES, con oltre un centinaio di articoli al giorno, diventa praticamente un lavoro. Ecco un paio di novità interessanti recuperate nella marea di notizie.

Samsung serie 9

Capita raramente di rimanere colpiti dal design di un notebook non Apple. Ovviamente si tratta di un concorrente del nuovo MacBook Air, non si conosce ancora la data di commercializzazione ma il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 1600$. Le caratteristiche tecniche sono superiori (purtroppo non si parla di risoluzione dello schermo):

There’s no optical drive, but it has Ethernet, HDMI, and USB sockets and a headphone jack. Perhaps even more impressive is what’s Inside — it’s got a brand new Core i5 2537M processor, 128GB SSD, and 4GB of RAM. Not enough for you? Its backlit keyboard, 400 nit LED-backlit display, and two 1.5-watt speakers and a sub-woofer should seal the deal.

Fonte Engadget

Motorola Xoom

Se il Samsung Serie 9 è un degno concorrente del MacBook Air, questa è sicuramente una buona alternativa all’iPad.

A 1GHz dual-core Tegra 2 will power this 10.1-incher, while 4G connectivity will be made available as an update in Q2 following a Q1 launch. Other specs include a 1280 x 800 resolution, 5 megapixel camera, 720p video recording and 1080p video playback, 802.11n WiFi, Bluetooth 2.1 + EDR, and finally, a healthy 32GB of onboard storage. The battery is rated to be capable of supporting 10 hours of video.

Considerando che ho visto diverse persone acquistare iPhone e iPad per moda più che per necessità, non mi stupirò se il 2011 sarà l’anno del tablet (dopo gli anni dei netbook). Personalmente spero che sia l’anno della diffusione di massa dei dischi SSD, almeno i prezzi per gigabyte scenderanno 😉

Fonte Engadget


Nuovo iArrivato

26 Dicembre 2010

Ho visto per la prima volta un iMac 27″ da un cliente qualche settimana fa ed è stato subito colpo di fulmine. Dopo aver venduto il mio “vecchio” iMac da 20″ (in termini di obsolescenza quattro anni per un Mac non sono comunque paragonabili a quattro anni per un pc), mi sono deciso ad acquistare il modello base con processore i5.

In un colpo solo ho risolto il limite di memoria di 3GB, i problemi di spazio su disco e sulla scrivania (la risoluzione di 2560×1440 pixel mi permette di abbandonare senza ripensamenti la precedente configurazione dual monitor).

iMac 27"

La procedura d’acquisto è stata abbastanza surreale:

  1. ho contattato telefonicamente l’AppleStore Imprese e chiesto una quotazione via e-mail. Lo sconto era di circa il 3% per cui, considerando i tempi di attesa e le complicazioni burocratiche (si tratta di una fattura intrastat, mi pare di capire che l’IVA la paghi comunque e poi te la rimborsano), ho deciso di cercare una strada alternativa;
  2. ho contattato un rivenditore Apple e chiesto un preventivo, facendogli presente che avevo già in mano un’offerta con il 3% di sconto. La risposta è stata che sotto a quel prezzo non potevano scendere, al massimo potevano offrirmi la stessa quotazione. Pro: disponibilità immediata di un pezzo.
  3. ricontatto il rappresentante dell’AppleStore Imprese dicendogli che ho un’offerta equivalente e con merce subito disponibile. Mi aspettavo un’ulteriore ribasso, considerando anche che il giorno del Black Friday gli sconti sugli iMac erano di 101€, invece mi sento rispondere che sotto a quella cifra non può scendere (ma potrebbe farmi sconti maggiori se acquistassi come privato, ancora devo capire perché…);
  4. visto che lo stesso sconto lo posso ottenere dal mio fornitore abituale di hardware, decido di ordinarlo da loro: consegna prevista 24 dicembre, pagamento posticipato. Il giorno seguente verifico l’ordine e la data stimata di consegna è stata posticipata al 18 gennaio, per cui potrebbero anche spostarla più avanti;
  5. per pura curiosità controllo il sito di MediaWorld e scopro che l’iMac è in vendita in bundle con una multifunzione Epson, per cui lo sconto effettivo (79€) è superiore a quello proposto dai canali ufficiali Apple (la stampante posso facilmente rivenderla perdendoci poco o nulla). Il punto vendita più vicino ne ha tre pezzi disponibili.

Morale della favola: i canali “ufficiali” Apple hanno perso l’ennesimo cliente. Onestamente non me la sento nemmeno di biasimare l’altro fornitore, la disponibilità dei prodotti Apple è da sempre imprevedibile: ultimamente ho acquistato da loro Logic Express, ci ha messo circa un mese ad arrivare mentre sul sito Apple risultava disponibile in 24 ore.

iMac 27" 2010 (back)

Il retro del nuovo iMac

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