NVidia, amara sorpresa
9 Settembre 2005
Fino ad oggi ho usato il monitor Dell 24” collegato sull’ingresso D-SUB (analogico, vga), vista anche la presenza dello swith KVM per collegare i miei due pc. Oggi ho deciso di provare a collegare il monitor via DVI-D ed ho scoperto che la mia scheda, una Geforce FX5700LE da 256 MB, non ce la fa! 🙁
La massima risoluzione impostabile è di 1680×1050, invece di 1920×1200; alla risoluzione massima (1680×1050) l’immagine sfarfalla paurosamente con righe orizzontali viola. Anche aggiornando i driver della scheda NVidia ed i driver del monitor non cambia assolutamente nulla.
A questo punto, temendo un problema del monitor, ho deciso di attaccare il DVI-D direttamente al secondo pc, che monta una più economica scheda ATI Radeon 9250 da 128 MB: tutto funziona perfettamente!
Da una ricerca sommaria in Internet mi pare di capire che sia un problema noto di NVidia, per cui mi sa che mi toccherà passare ad un’altra scheda video 🙁
Stranezza sito Apple per iPod Nano
9 Settembre 2005
Se qualcuno si fosse perso i commenti, ho già ordinato un iPod Nano da 4 GB di colore bianco, ben due ore dopo aver affermato che non l’avrei fatto…
Perché bianco? Perché nella mia mente malata persiste un’associazione PC-NERO vs MAC-BIANCO.
Su una scrivania tengo i pc: uno è un CM Stacker nero e grigio, l’altro un NZXT Trinity nero lucido, tastiera e mouse logitech neri, stampante LexMark e220 nera, monitor Dell nero con base grigia, lampada da tavolo nera, porta documenti nero. Le uniche cose non nere sono le casse Altec Lansing ed il Maxtor One Touch.
Sull’altra scrivania ho il Mac Mini, con tastiera e mouse bluetooth, tutto bianco perla; l’unica cosa che stona è il monitor lcd nero, ereditato dalla scrivania avversaria.
Detto questo, veniamo al motivo del presente post: vado sulla pagina dedicata all’iPod Nano, vado a guardare la lista degli accessori (dove adocchio il prossimo acquisto), e per curiosità clicco sull’alimentatore (USB power adapter). Dove vengo mandato? Alla pagina dell’alimentatore FireWire!
Peccato che l’iPod Nano venga venduto con un cavo USB (vedi galleria fotografica di ThinkSecret).
Da aggiungere che nelle pagine degli accessori mancano, al momento, le compatibilità con gli iPod Nano.
iPod nano
7 Settembre 2005
Steve Jobs ha appena annunciato l’uscita dell’iPod Phone e, soprattutto, del nuovo iPod Nano: capacità da 2 o 4 GB (199$ o 249$), schermo a colori con possibilità di visualizzare foto, batteria con autonomia da 14 ore, dimensioni notevolmente ridotte rispetto all’iPod Mini, disponibile nei colori bianco e nero.
Al momento gli Apple Store sono offline.
EDIT 20.13: lo store è ritornato online, praticamente a pochi secondi dalla fine dell’evento: 209€ e 269€ per i due modelli iPod Nano, spariti gli iPod Mini.
Prodotti Apple ricondizionati in Italia
7 Settembre 2005
Per prima cosa: cosa sono i prodotto ricondizionati (refurbished)? Si tratta normalmente di materiale che viene reso dal cliente e rimesso a nuovo dalla casa madre, ha una garanzia ridotta ed ovviamente un prezzo scontato rispetto al prodotto nuovo.
Purtroppo in Italia la situazione non è un granché sul fronte Apple: per sapere quali prodotti sono disponibili bisogna per forza chiamare un operatore dell’Apple Store.
L’altro giorno, per pura curiosità, ho provato a chiamare per avere informazioni:
- l’accesso ai prodotti ricondizionati è limitato agli utenti PRO: ok…
- il primo operatore mi ha comunicato che non c’è quasi nulla disponibile: amen….
- il secondo operatore, addetto alle vendite PRO, mi ha comunicato che l’ordinativo minimo è di 5 unità: cosa??!!
Sinceramente credo sia assurdo un limite minimo di pezzi da ordinare.
Tutt’altra storia negli USA: andate sull’AppleStore americano, guardate in fondo alla colonna di destra e fate clic sul cartellino SAVE (non metto il link per problemi con le sessioni). Si riesce a risparmiare un 26% sull’acquisto di un PowerBook, oppure il 22% su un 30″ Cinema Display 🙁
Note di servizio Fineco
6 Settembre 2005
Phishing
Attenzione al nuovo phishing che stavolta colpisce Banca Fineco.
Parmalat & Fineco
Quanti di voi hanno in portafoglio azioni Parmalat? Io, purtroppo, ne ho qualcuna e sono stufo di vederle: per conto mio quelle azioni sono carta straccia, e non si recupererà più un centesimo.
A quanto pare sembra che sia possibile vendere a Fineco le azioni al valore unitario di 0,001 € ; in questo modo è possibile far valere almeno la minusvalenza. L’alternativa è venderle ad altre persone che hanno a disposizione un conto titoli: secondo alcuni basta una scrittura privata in duplice copia, altri sostengono che serva un fissato bollato (??).
Personalmente sto cercando di informarmi tramite l’help desk.
A proposito della proposta di Alemanno di fine agosto, warrant in cambio delle vecchie azioni, vi consiglio di leggere questa pagina.
Tastiera da paura…
6 Settembre 2005
Definirla tastiera è decisamente riduttivo
Si chiama Optimus KeyBoard ed è una tastiera totalmente programmabile: può passare dal layout italiano a quello russo in un attimo e, se non siete soddisfatti, può anche passare al layout Photoshop o Quake (guardare le foto a fondo pagina per capire). Tutto questo grazie ai mini display che sostituiscono i tasti tradizionali.
Personalmente mi piacerebbe sapere:
- quanto costa? Parlano di un costo inferiore a quello di un buon telefono cellulare, per cui direi 300-400 euro.
- quanto pesa?
- quanto è delicata?
- cosa succede se si rompe un tasto?
Per chi fosse interessato, si tratta di un progetto reale ma la registrazione del brevetto non è ancora completa; gli autori sperano di iniziare la produzione per il 2006.