Alcune letture utili per capire cosa sta succedendo in questi giorni.

Il post di Mitchell Baker Thunderbird: Stability and Community Innovation

We’ve asked the question about Thunderbird and ongoing innovation a number of times.  We’ve tried for years to build Thunderbird as a highly innovative offering, where it plays a role in moving modern Internet messaging to a more open, innovative space, and where there is a growing, more active contributor base.  To date, we haven’t achieved this.  The exception to this statement is the Mozilla localization communities, which contributes immense effort into localizing Thunderbird into many languages.  However, the dedicated efforts of these groups have not been supported by an active contributor base in other areas. This puts great stress on a number of our localization communities.

Il post di Asa Dotzler

If Mozilla had infinite resources and focus, I’d want them to keep investing heavily in Thunderbird — even if I was the only Thunderbird user on the planet (I did say if Mozilla has infinite resources.) But I have first hand experience with resourcing and focus trade-offs across Mozilla projects and products and so I understand the shift to a sustaining mode rather than an innovation mode for Thunderbird and I think it’s the the right thing to do.

[…]

If you’re like me, and you just aren’t ready, for what ever reason, to move your messaging to a Web application, I encourage you to get on testing builds and call out regressions when they happen and if you’ve got the skills to do it, make some patches and help keep Thunderbird moving forward.

Cosa aggiungere? La decisione non giunge certo inaspettata visti gli insuccessi degli ultimi anni: l’uscita di scena di personaggi chiave, la nascita e la morte di Mozilla Messaging, il ruolo incolore di David Asher, gli appelli dell’ultimo periodo.

Personalmente continuerò ad utilizzare Thunderbird senza fasciarmi la testa (“running around with your heads chopped off”), non fosse altro per un corposo archivio di 9 anni di posta elettronica, più avanti valuterò obiettivamente i risultati di questo sviluppo “community-driven” e le alternative disponibili.


Canon 70-200mm ƒ4 vs 40mm ƒ2.8

Forse, considerato il tempo libero che ho nell’ultimo periodo, sarebbe stato più corretto scrivere “prima o poi” invece di prossimamente 😉

Quello sulla destra è il Canon EF 40mm f/2.8 STM (“pancake lens” per le ridotte dimensioni), spero di riuscire a fare qualche prova nel prossimo fine settimana.


Post CONFSL 2012

23 Giugno 2012

CONFSL 2012 - Mozilla Group

Un paio di considerazioni al volo su CONFSL 2012: l’organizzazione dell’evento è stata ottima, unico vero neo la mancanza di aria condizionata nelle aule (immagino la burocrazia universitaria…) e forse i tempi un po’ stretti tra un talk e l’altro. Purtroppo ho scattato pochissime foto vista la scarsità di luce nelle sale (per capirci: mosse a 1600 ISO e ƒ2.8).

Quello che mi ha deluso è stata la scarsa partecipazione di pubblico, in particolare degli studenti dell’università stessa. Studi ingegneria, ti organizzano 2 giorni di conferenze con (tra gli altri) uno dei portavoce ufficiali di Mozilla e il Project Leader di Debian e tu non ti degni nemmeno di andare a sentire che cosa hanno da dire? Forse sarebbe opportuno organizzare la conferenza in un periodo meno estivo (es. aprile o maggio) e trovare un modo per coinvolgere maggiormente gli studenti (basterebbero un paio di talk dei loro professori e un po’ di moral suasion).

Sul fronte Mozilla posso segnalare il buon risultato del keynote di Tristan Nitot*, a occhio e croce l’intervento più seguito e più interattivo nella sezione Q&A, e del talk di Marco Bonardo e Marcia Knous. Grande interesse per i due telefoni cellulari con Boot to Gecko.

* impegnato in diverse interviste nella sua breve trasferta italiana, vedi ad esempio quella già pubblicata su La Stampa


Da questa sera fino a sabato pomeriggio sarò in quel di Ancona per la 6a Conferenza Italiana sul Software Libero. Sul fronte Mozilla si segnalano:

  • il keynote di Tristan Nitot (22 giugno, 14.30) “User Freedom and control on the Web: from desktop to mobile”
  • il talk “Excellence in quality – How Mozilla successfully creates software for millions” con il buon Marco Bonardo e Marcia Knous, ormai membro ad honorem di Mozilla Italia 😉
  • la presenza del sottoscritto e di Iacopo (vice presidente di Mozilla Italia, nonché localizzatore di SeaMonkey e Lightning), Paolo Amadini e Marco Castelluccio.

Se volete venire a fare un saluto ci trovate in zona. Sicuramente gli altri non mordono, non garantisco per il sottoscritto 😉


Ritorno velocemente sull’argomento nuovi MacBook. Ho aggiunto un paio di link nei commenti al precedente post:

  • Ars Technica cerca di convincerci (con scarsi risultati) che il MacBook Pro 13″ sia ancora una buona scelta;
  • si parla di un MacBook Pro 13″ Retina prima della fine dell’anno. Peccato che il mondo dei Mac Rumors sia sempre in fermento e affidabile quanto le previsioni meteo del mio ginocchio destro.

Oggi mi sono preso la briga di fare uno schema confrontando alcuni modelli (clic per ingrandire)

Nota: per comodità ho arrotondato le cifre in caso di x,99 € e utilizzato solo l’altezza massima dell’Air

Se il fattore portabilità non è decisivo, ne esce che il 15″ è forse ancora la scelta migliore. Nello schema la colonna evidenziata in giallo prevede l’upgrade della RAM (da 4 a 8 GB) e dello schermo (opaco, 1680×1050). Escludendo la RAM il prezzo sarebbe di 1.999 €. Alcuni pro del MacBook Pro da 15″ rispetto ai modelli Air e Retina:

  • è possibile aumentare la RAM autonomamente. Peraltro, già oggi con meno di 200€ si può portare il totale della memoria a 16 GB (massimo supportato), quando Apple Store prevede al massimo 8 GB (+99 €);
  • è possibile sostituire l’hard-disk. Entro un un paio d’anni un disco SSD da 512 GB dovrebbe avere un costo accettabile se confrontato con i 1.000€ richiesti da Apple per la relativa opzione. Attualmente i dischi da 256 GB sono abbondantemente sotto i 300 €;
  • non servono adattatori per utilizzare firewire ed ethernet.

Cactus

Canon EOS 40D, Canon 24-70mm ƒ2.8, treppiede