crazyegg.pngL’altro giorno leggevo di Crazy Egg su ProBlogger e ho deciso di fare una prova al volo di questo servizio: Crazy Egg permette di visualizzare graficamente il comportamento dei visitatori e, sulla base dei dati raccolti, cercare di migliorare l’usabilità del proprio sito.

È possibile attivare un account free con alcuni limiti rispetto ai piani a pagamento: l’utente può controllare contemporaneamente quattro pagine per un massimo di 5000 contatti mensili. Per attivare il monitoraggio delle pagine basta creare un nuovo criterio di controllo e inserire il codice JavaScript risultante nella pagina.

criterio.png

Ci sono quattro diversi tipi di visualizzazione.

Overlay

Viene messo accanto ad ogni link un segnaposto con alcune informazioni utili: numero di clic, percentuale sul totale, provenienza dei visitatori che hanno usato quel link.

overlay.png

List

Un elenco dei clic con la possibilità di esportarli in formato CSV

list.png

Heatmap

La classica (e affascinante) mappa di calore 😛

heatmap.png

Confetti

Sicuramente la modalità di visualizzazione più interessante: ogni clic è rappresentato da un punto colorato ed è possibile scegliere tra diverse viste (referer, sistema operativo, dimensione della finestra).

confetti.png

Particolarmente affascinante l’opzione “time to click”, ossia li tempo trascorso prima che il visitatore utilizzi un determinato link.

Conclusioni

Sull’utilità e sulla qualità del servizio ci sono pochi dubbi. Per il momento l’ho attivato solo sulla index di questo blog (per un giorno e mezzo), per cui i risultati sono decisamente limitati.

Un paio di cose che balzano all’occhio:

  • i link misteriosi attirano ovviamente l’attenzione del visitatore (link su termini come “questo” o “quello” senza far capire il contenuto del link)
  • la maggior parte dei visitatori non utilizza il titolo del post per andare alla pagina con i commenti ma il link con il numero dei commenti in fondo al post (non l’avrei dato per scontato)
  • se l’immagine è di dimensioni accettabili (esempio), praticamente nessuno ci fa clic sopra per ingrandirla
  • con l’opzione “time to click” si scopre che la maggior parte dei link interni viene ignorata per i primi secondi: in altre parole prima leggono il post e poi eventualmente aprono i link. Fanno eccezione i link misteriosi, gli unici a ricevere clic nei primi secondi.
Tag Technorati: ,

Giusto un paio di esempi per mostrare come BlogBabel sia uno strumento utile per la navigazione e non una semplice classifica 😉

Esempio 1

Sono interessato al Nokia E90, voglio tenere d’occhio i post sull’argomento. Come faccio? Semplice: faccio una ricerca usando la chiave E90 e arrivo a questa pagina. Posso ordinare i risultati in base a quattro criteri: rilevanza, data, classifica oppure data&rilevanza.

La qualità dei risultati è in qualche modo garantita dal fatto che i blog presenti in BlogBabel sono approvati manualmente da un gruppo di editor: sicuramente ci sarà qualche doppione, qualche post fotocopia e qualche produzione di dubbia utilità, ma almeno sono sicuro di evitare i soliti siti marchettari che troverei con un normale motore di ricerca.

Se ho intenzione di controllare periodicamente questa pagina posso inserirla nei segnalibri, anche se l’ideale sarebbe avere un feed apposito come avviene in Google Blog Search.

Esempio 2

Voglio seguire i blog che mi linkano oppure quelli che inseriscono collegamenti ad un determinato blog? Vado nella scheda e faccio clic sul numero di link in ingresso, a quel punto posso abbonarmi al feed “I link di XXX” (dove XXX è il nome del blog).

A proposito: se vi chiedete il perché dell’azzeramento dei dati storici nelle schede dei singoli blog, la spiegazione è in questo messaggio di Ludo.

Considerazioni a margine

Qualche tempo fa avevo espresso un dubbio sulla nuova home page di BlogBabel

La nuova home page di BlogBabel è però un invito a parlarsi addosso (autoreferenzialità): ne parlano tizio, caio e sempronio, già che ci sono ne parlo pure io! E perché ne parlo anche io se non ho nulla da aggiungere? Perché in questo modo il mio link finirà nella home page di BlogBabel e magari qualcuno verrà a leggere il mio blog (spam).

A distanza di mesi, qualcuno di voi ha potuto verificare questa cosa? Sinceramente non visito ogni giorno BlogBabel per cui non posso esserne certo, ma qualche dubbio ce l’ho (ancora tutto da verificare).


A quanto pare sì, ma solo quelli che scrivono in inglese visto che hanno ignorato questo blog e sono finiti su questo.

Stamattina ho dato una controllata a LLOOGG e l’occhio è inevitabilmente cascato su uno strano referer: fusion.us.dell.com (più precisamente http://fusion.us.dell.com/Fusion/Core/update.aspx?id=7088301 )

Cosa fa il bravo blogger investigatore dagli occhi cisposi alle 6 di mattina? Visto che il sito non è raggiungibile, gli viene il dubbio che faccia parte di una intranet e si mette a cercare su Google alla ricerca di una risposta. Ecco un paio di risultati con la soluzione: Dell scandaglia il web alla ricerca di blogger alle prese con problemi con i propri computer, una persona in carne e ossa del customer care manda una mail per scoprire i motivi dell’insoddisfazione del cliente (ma non sempre risponde).

Piccola considerazione personale: forse i clienti sarebbero meno insoddisfatti se ricevessero i notebook che hanno già pagato 😉

Nel frattempo un rapido aggiornamento sul notebook disperso: sembra che i ritardi interessino non solo gli XPS M1330 ma anche gli Inspiron 1720. Giusto ieri ho ricevuto un SMS di un amico che sta subendo la mia stessa trafila: prima ESD in luglio, poi agosto, adesso settembre.
La settimana prossima spero di ricevere qualche informazione definitiva dal mio commerciale di riferimento.


Firefox è un software Open Source e gratuito realizzato dalla Mozilla Foundation. Da dove posso scaricare Firefox? Ho a disposizione un’ampia scelta di siti ufficiali:

Tralasciando il sito della nostra associazione, sono tutti siti facilmente riconoscibili: hanno una grafica omogenea e nel footer è chiaramente indicato il © della Fondazione.

Da qualche anno Google ha introdotto nel sistema AdSense i referral: si tratta di piccoli banner o pulsanti che consentono all’utente di scaricare software come Firefox o il Google Pack, oppure di aderire a Google Adsense.

Come funziona? Semplice: l’utente scarica e installa “Firefox con Google Toolbar” e chi ha piazzato il banner guadagna qualche euro.

A questo punto l’idea geniale: faccio un sito civetta, ci piazzo il mio bel pulsantone referral, scrivo quattro righe su Firefox e già che ci sono metto anche qualche pubblicità di Google AdSense per arrotondare. Se proprio sono un tipo sveglio, pubblicizzo anche il mio sito con la campagna AdWords (pago affinché il mio sito compaia tra i risultati di ricerca come link sponsorizzato).

adwords.png

Sul forum di Mozilla Italia potete trovare un elenco parziale di questi siti in lingua italiana: ieri sera ho provveduto a contattare il servizio di abuse di Altervista, visto che il piccolo genio ha deciso di utilizzare la grafica di Mozilla Europe e soprattutto la mia traduzione, senza averne alcun diritto.

Chiunque abbia scambiato con me quattro chiacchiere sull’argomento sa che non ho mai nascosto il fatto di essermi prefissato un “guadagno annuale ideale”.

Non me ne voglia Napolux ma ultimamente, in un modo o nell’altro, sembra che debba finire in uno dei miei rant: dopo aver letto il suo post ho buttato l’occhio nella sidebar, e vedo due link “Firefox ITA download” e “Firefox Download”. I domini di riferimento sono scaricafirefox.it e downloadfirefox.it, il whois non lascia dubbi sul proprietario dei domini.

Non c’è che dire, i siti sono fatti bene: i testi sono originali, c’è il disclaimer paraculo “Firefox è un marchio registrato di proprietà della Mozilla Foundation“. Mi chiedo però se Napolux, o qualcuno degli altri titolari di siti civetta, abbia mai letto le Mozilla Trademark Policies, le relative FAQ oppure compilato il modulo di Mozilla domain license agreement

The Mozilla trademarks include, among others, the names Mozilla®, mozilla.org®, Firefox®, Thunderbird™, Bugzilla™, Camino®, Sunbird™ and SeaMonkey®, as well as the Mozilla logo, Firefox logo, Thunderbird logo, SeaMonkey logo, Camino logo and the red lizard logo.

O meglio ancora

If you want to include all or part of a Mozilla trademark in a domain name, you have to receive written permission from Mozilla. People naturally associate domain names with organizations whose names sound similar. Almost any use of a Mozilla trademark in a domain name is likely to confuse consumers, thus running afoul of the overarching requirement that any use of a Mozilla trademark be non-confusing. If you would like to build a Mozilla, Firefox Internet browser or Thunderbird e-mail client promotional site for your region, we encourage you to join an existing official localization project.

Prima di partire con gli insulti nei commenti:

  • credo di aver espresso in modo esauriente la mia posizione sulla pubblicità nei blog all’interno del post precedente, non ho intenzione di tornarci sopra. In questo post si discute di tutt’altra cosa
  • perché ne scrivo solo oggi? Semplice, perché il blog di Napolux è un blog che non seguo, ho notato i due link in questione oggi andando a leggere i commenti nel post
  • se volessi fare sterile polemica e farmi un po’ di pubblicità (potrete non crederci ma non ne sento il bisogno), questi post li scriverei in modo ben diverso e in altro periodo 😉

La mia sala macchine

14 Agosto 2007

Devo ammetterlo, ogni tanto il conte™ c’ha anche delle belle idee 😛

Chiunque possieda una rete costituita da più computer si sarà posto il problema di assegnare un nome ai computer della LAN (a dirla tutta conosco una persona che affibbia nomi anche al cellulare e all’iPod…): il vero geek normalmente sceglie un filone ben preciso e prosegue su quella strada.

Qualche anno fa lavoravo in uno studio dove i nomi dei computer in sala corsi erano quelli dei sette nani: il giorno in cui abbiamo formattato il tutto eravamo in tre a cercare il nome del maledetto settimo nano 😛

Bando alle ciance, questa è la mia rete 😉

lan_small.jpg

Al Dell XPS M1330, ammesso che arrivi, spetterebbe il nome di un altro hobbit.


… serve a questo (via Luca su Twitter)?

Giusto per trasparenza, da queste parti non si è mai stati contrari alla pubblicità nei blog (AdSense,  text link ads e simili): qualche giorno fa mi hanno contattato via e-mail per inserire uno spazio pubblicitario su questo blog, la cifra offerta era più che ragionevole e il risultato lo vedete nella sidebar sopra al modulo di ricerca.

Stabilito questo, se mai un giorno mi vedrete andare in giro a vendere link come un rappresentante di pentole, fatemi una cortesia: sputatemi in un occhio 😉

P.S. la prossima volta che partecipate a uno di quei simpatici concorsini dove il blogger di turno vi regala qualcosa, fateci un pensierino 😉