Bel programma…

15 Novembre 2010

Come definire un client di posta elettronica (Apple Mail) che, quando elimini un account, cancella dal disco tutte le mail archiviate in locale? E “cancellare” non vuol dire «le metto nel cestino», vuol dire «ti braso i file dal disco» senza possibilità di ripristino, a meno di avere un backup o ricorrere a software di recupero dati.

La mia prima idea è stata “bel programma di merda” (mi scuso per l’uso improprio del termine programma).

P.S. l’avviso sulla versione preistorica di Mail che ho incontrato stamattina era decisamente meno esplicito di quello nell’immagine qua sopra


iPezza

16 Luglio 2010

L’iPhone 4 presenta un drastico calo di ricezione se impugnato in un certo modo? Nessun problema, cambiamo il modo in cui viene visualizzata la quantità di segnale disponibile, e già che stiamo rappezzando spostiamo il limite inferiore un po’ più in basso (via AnandTech). Un po’ come risolvere il problema dei suicidi tra i lavoratori piazzando reti di salvataggio sotto i palazzi. Come soluzione alternativa cerchiamo di convincervi, attraverso fonti anonime, che il problema è una long standing software issue.

Interessante notare come la distribuzione precedente delle barre fosse completamente disomogenea (terza barra strettissima, quarta e soprattutto quinta barra enormi), mostrando una copertura migliore di quella effettiva, con somma gioia dell’operatore in uso.

Sono davvero curioso di vedere cosa raccontano alla conferenza stampa di questa sera.

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Appunti su Android

23 Luglio 2009

WebIn vista del cambio di operatore – ormai quasi certo il passaggio a settembre da abbonamento business H3G a ricaricabile TIM – mi sto guardando attorno per sostituire anche il cellulare, visto che dovrò restituire il Nokia E90 in comodato e l’HTC Touch Pro attualmente in uso è formalmente “in prova”.

Ad oggi il dubbio è tra acquistare un iPhone o un terminale con sistema operativo Android. Come ho avuto modo di scrivere da altre parti, sono assolutamente convinto dell’attuale superiorità di iPhone rispetto a qualunque altro dispositivo sul mercato (inteso come hardware+software, senza contare l’AppStore), quello che mi spinge verso Android sono sicuramente le prospettive di crescita e, non lo nascondo, un maggiore senso di libertà.

Situazione terminali Android: al momento il dispositivo più interessante sembra essere il Samsung Galaxy (recensione di PhoneArena), con un prezzo intorno ai 449€. Il “vecchio” HTC Magic è già sceso sotto i 400€, mentre il nuovo HTC Hero dovrebbe posizionarsi oltre la soglia psicologica dei 500€ (in ogni caso ben al di sotto del prezzo in un iPhone 3GS da 16GB).

Rispetto ai concorrenti il Samsung Galaxy presenta uno schermo AMOLED, una batteria più capiente (1500mA contro 1350mA), protezione in vetro dello schermo, jack standard per le cuffie (non presente su HTC Magic), mentre peso e dimensioni rimangono paragonabili a quelli del Magic (anzi, leggermente più sottile).

Con la diffusione di Android, siti e blog monotematici spuntano come funghi dopo un temporale estivo. Al momento sto seguendo questi via feed reader (sono in valutazione da un paio di giorni), se ne avete altri da consigliare sono in ascolto 😉


iPhone e H3G

21 Giugno 2009

Nel caso in cui abbiate appena traslocato su Marte e vi fossero sfuggite le ultime notizie:

  • è uscito l’iPhone 3GS;
  • è possibile acquistarlo anche su Apple Store, pagandolo 20€ in meno rispetto ai ladroni che continuano a vendere il 3G a prezzi esorbitanti;
  • H3G distribuirà in Italia l’iPhone 3G dalla prossima settimana e il 3Gs da luglio (comunicato stampa).

A questo punto resta da capire con quali piani verrà distribuito, l’upfront e soprattutto se contatteranno i clienti esistenti. Personalmente mi aspetto almeno una telefonata prima di settembre (scadenza del contratto di 24 mesi) 🙂

P.S. non sono stato rapito dagli alieni, ma ultimamente scrivo più di là in pseudoinglese che qui. E finché la blogopalla italiana non saprà far altro che trastullarsi con il “letto grande” di Silvio, dubito che l’andazzo cambierà.

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key(minor)note

11 Gennaio 2009

Titolo alternativo: Is the end of Apple as we know it?
Sottotitolo: Fossi in voi mi preoccuperei della salute di Apple, non degli ormoni di Steve

Visto il clamoroso ritardo, mi limito ad alcuni spu(n)ti di riflessione dopo il keynote di martedì scorso chez MacWorld:

  • un keynote senza Steve Jobs è un po’ come una torta di mele senza mele (e non se ne capisce del tutto il motivo, visto che non dice e non fa nulla di diverso da quello che farebbero altri al suo posto, grazie a testi e demo preparati con precisione da Canton Ticino);
  • Phil Schiller ha l’appeal di un venditore texano di automobili, forse sarebbe il caso di trovare un sostituto più adatto al palco. Ma Jonathan Ive ha le pulci che non lo mettete mai davanti ad una telecamera?
  • sempre più software e meno hardware (vedi l’ennesimo mancato aggiornamento del MacMini). Per rifarsi gli occhi basta dare un’occhiata alla copertura del CES 2009 su Engadget;
  • perché dovrei pagare una seconda volta canzoni che ho già acquistato? Per guadagnare 128kbps che non riuscirò ad apprezzare con gli auricolari scrausi che fornite in dotazione con ogni iPod?
  • continuo a pensare che un notebook senza batteria rimovibile sia una porcata, anche se mi racconti che la batteria è fatta a mano da piccoli artigiani cinesi che tagliano i pezzi con una katana di 300 anni;
  • opzione matte per i MacBook Pro 17″, della serie “te l’avevo detto“;
  • GarageBand introduce i video per imparare a suonare. Un appunto: se proprio vuoi insegnarmi a suonare la parte di chitarra di Roxanne, mi ci devi mettere Andy Summers o Dominic Miller, non Sting (che peraltro è ormai una via di mezzo tra un vampiro di Buffy e Roberto Cavalli).

Disclaimer: questo post è stato scritto su un riluttante MacBook Pro

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Considerazioni post keynote

15 Ottobre 2008

Considerazioni in ordine sparso sul keynote Apple di ieri sera, cercando di non frantumar le gonadi con l’elenco delle novità e specifiche tecniche (potete trovarle su altri n-mila blog questa mattina).

Core business

Il fatto che in un solo keynote – e in un’atmosfera piuttosto spartana – sia stata rinnovata praticamente tutta la gamma di notebook e display fa pensare. Nello stesso evento hanno aggiornato completamente tre linee di notebook (air, macbook, macbook pro) e aggiunto un display LED (i tre display ADC risultano ancora in vendita su AppleStore), non ricordo un keynote con così tante novità.

Rumors

Il sig. Jobs non è più bravo come una volta a segar le gambe ai “rumoristi”: gli ultimi due keynote hanno presentato delle non novità (nel senso che erano nuove una settimana prima). Infiltrati più affidabili oppure volontà precisa di Apple?

Sub Notebook

Manca un netbook: personalmente ritengo che Apple non sia interessata a un mercato dove i guadagni si fanno sulla quantità (il margine su un netbook non è certamente paragonabile a quello di un MBPro da 2000€).

Manca un notebook con display inferiore ai 13″: peccato, conosco molti utenti Mac che si fionderebbero su un modello del genere.

Varie ed eventuali

Non condivido la scelta di avere solo display glossy sui notebook professionali, il tempo (e le recensioni) ci diranno se i professionisti della grafica (e del colore) apprezzeranno.

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