Server mini-itx: fase 1

21 Dicembre 2005

È iniziata la fase di reperimento materiale per la costruzione del mini server casalingo; il criterio di fondo è “ridurre ingombri e rumore risparmiando dove possibile”.

Ecco la lista della spesa:

  • scheda madre VIA Epia ME6000 LVDS, con processore Eden a 600Mhz: la scelta è caduta sul modello base della serie 6000 per l’assenza di ventole e l’utilizzo che ne verrà fatto (niente media-center)
  • case Travla C138 Nero: è possibile montarci un disco da 3.5″ e non impone limite sull’altezza del banco di ram. Usando un disco da 2.5″ è disponibile uno slot pci, da usare per una seconda scheda di rete se decido di fargli fare anche da firewall
  • 512 MB ram PC3200
  • hard disk 2.5″ WD600UE, uguale al modello del nuovo notebook ma capacità da 60GB
  • LG GCC-4243N combo 24X24X24X-8X; scartato il masterizzatore DVD perché costa il doppio e ne ho già 3 in casa 😉

I primi due pezzi sono stati acquistati sul sito mini-itx.it (niente sconti 🙁 ); seguirà un post con le foto del montaggio del mini-server ed un riepilogo dei costi.

Ancora devo decidere se utilizzare una distribuzione tipo SME Server oppure farmi del male compilandoci sopra Gentoo 😉


Vista la necessità di fare costi per il 2005 ho anticipato l’acquisto del nuovo notebook; il vecchio portatile, un Toshiba PentiumIII 900 Mhz con diversi anni sulle spalle, tra qualche mese probabilmente verrà utilizzato con Kubuntu (non appena avrò la completa sicurezza di aver travasato tutti i dati e tutti i programmi).

Il nuovo notebook è un MaxData (marchio semi-sconosciuto in Italia ma veramente ottimo) PRO 8100 IS Select (58) IT con le seguenti caratteristiche (full BTO):

  • PentiumM 760 2.0 Ghz
  • 1 Gb di ram DDR2 533Mhz PC4200 (1 banco)
  • monitor 15″ (1400 * 1050px)
  • connettività wi-fi (Intel 2915) e bluetooth
  • disco fisso da 80GB (Scorpio WD800VE 5400rpm)
  • masterizzatore DVD +/- RW dual layer
  • 335x36x275mm, 2.8Kg
  • garanzia 3 anni collect&return

Le prime impressioni a caldo:

  • lo schermo è privo di cerniera per la chiusura; visto che sembra comunque particolarmente robusto, credo che si tratti solo di farci l’abitudine
  • la risoluzione è ottimale considerata la mia predilezione per i caratteri piccoli; a questo punto mi domando come si riesca a leggere a 1920×1200 su un 15.4″ (Dell)
  • la batteria sporge sul retro, il che non è il massimo dal punto di vista estetico
  • al posto dei soliti piedini di gomma, il fondo del notebook è rialzato dal piano di appoggio con delle sottili sporgenze di plastica rigida; il mio unico dubbio riguarda la durata di questi appoggi (spero lunga)

Se non bastasse sto raccattando i pezzi per farmi un server casalingo mini-itx da tenere acceso 24/7/365 😉


Incoerenza sul P2P?

17 Dicembre 2005

Questo post nasce dalla lettura di queste righe sul blog di Davidonzo; siccome il tutto risultava troppo lungo, ho preferito evitare di usare i commenti del blog.

Io sono del tutto contrario al P2P inteso come scambio di materiale protetto da diritti d’autore; se una persona decide di usarlo, deve essere consapevole che sta operando al di fuori della legge e che potrebbe subirne le conseguenze. Troppo comodo lamentarsi perché le pene sono del tutto sproporzionate rispetto al reato.

È del tutto inutile e ipocrita nascondersi dietro il dito della “lotta contro le major”: se stai scaricando l’ultimo album di Anastacia lo stai facendo perché non hai voglia di spendere i soldi per acquistarlo. Non me ne frega una beata cippa che il cd sia troppo caro: fanne a meno! Non te l’ha prescritto il medico di ascoltarlo.
Accendi la radio, collegati ad Internet ed ascolta le radio internazionali, scarica il disco o la canzone da iTunes: le alternative non mancano, peccato che manchi la volontà di vederle.

Lo stesso giudizio riguarda l’utilizzo di software non originale: se non puoi permetterti di spendere centinaia di euro per l’ultima versione di Windows, Office o di Photoshop, cerca delle alternative Open Source o Free Software (Linux, OpenOffice, Gimp), non issare la ridicola bandiera della lotta al monopolio di Microsoft.

Il discorso è sempre quello: le major non accettano il fatto che il p2p sia un nuovo competitor di mercato.

Ma stiamo scherzando? È come sostenere che il contrabbandiere di sigarette è un competitor della tabaccheria all’angolo! Come può un sistema illegale essere un competitor? Partendo da un presupposto palesemente errato tutto il resto del discorso è, senza offesa, fuffa 😉

Voi mirate a far soldi, quando il vostro core dovrebbe essere la soddisfazione del cliente…

Mi sa che non viviamo nello stesso mondo…
L’unico scopo di un’azienda è il profitto: in alcuni campi (ampia competizione) la “soddisfazione del cliente” è direttamente proporzionale al profitto, ma la “soddisfazione del cliente” non sarà mai l’obiettivo di un’azienda. Perché? Perché la “soddisfazione del cliente” non ti paga l’affitto alla fine del mese, i dipendenti, l’INPS, le tasse, ecc. ecc.


Abbasso la talpa?

15 Dicembre 2005

Mi presento: sono una talpa!
Talpa inteso come persona dalle ridotte capacità visive, costretta a portare occhiali per riuscire a riconoscere la persona che ha di fronte e desidera ardentemente insultare.

Qualcuno ha notato che in tutti i telefilm solo il nerd o lo sfigato di turno portano gli occhiali? Secondo me è razzismo bello e buono…


Spread Internet Explorer

12 Dicembre 2005

Dopo Spread Firefox | Igniting the web, ecco a voi Spread Internet Explorer | Inflaming the web (scoperto attraverso il forum di Mozilla Italia): splendida l’idea del contatore in alto a destra con il conteggio delle anime perse (souls lost)

Se non fosse sufficiente ecco un altro sito interessante.


A me sembra che sulla cosa si stia facendo un gran parlare per nulla (vedi Attivissimo).

Qual è il problema? Se si crea via JavaScript un elemento nella cronologia particolarmente lungo, al riavvio Firefox potrebbe non avviarsi o risultare particolarmente lento. Soluzione: cancellare il file della cronologia (history.dat).

var buffer = "";
for (var i = 0; i < 5000; i++) { buffer += "A"; } var buffer2 = buffer; for (i = 0; i < 500; i++) { buffer2 += buffer; } document.title = buffer2;

Consideriamo questo articolo raggiungibile via ZioBudda; esemplare la conclusione (in grassetto per aumentare la suspence del lettore)

Faccenda ben piu' grave, l'autore dell'exploit (rintracciabile su Packet Storm), non esclude che sia possibile eseguire codice arbitrario sul computer della vittima.

Ci sono problemi a riprodurre il problema, figuriamoci a dimostrare che questo permetta di lanciare codice maligno sul pc dell'utente: "Non escludere" è molto diverso da "Dimostrare"!
Ad esempio: personalmente non mi sento di escludere che nelle prossime ore l'orbita della quarta luna di Giove in congiunzione astrale con la velocità rotazionale dei piattelli del mio hard-disk porti alla cancellazione del mio mp3 preferito.

Ancora più assurda la situazione riguardo a NoScript: tutti consigliavano l'installazione di questa estensione per risolvere il problema, peccato che non fosse vero! Per fortuna il buon Giorgio Maone ha rilasciato in fretta e furia una nuova versione con una pezza, un'opzione per troncare a 255 caratteri gli elementi della cronologia: ecco spiegato perché l'estensione presenta una stringa non localizzata (fonte eXtenZilla).