Il post di scuse di Marco Pratellesi sulla questione Paulthewineguy è talmente ben scritto che nessuno si è accorto di un particolare:

Alcuni blogger ci hanno giustamente criticati per non aver riportato correttamente fra le fonti il nome dell’autore Paulthewineguy e il link diretto alle pagine di Flickr che abbiamo utilizzato per ripendere le foto.

La mancata citazione era solo una parte (piccola) del problema: della parte “utilizzo non commerciale” della licenza non vogliamo parlarne?

Prendo atto che tutti là fuori sembrano soddisfatti della risposta, e direi che ancora una volta si è persa una buona occasione: obbligare un media mainstream a discutere di licenze creative commons e della loro corretta applicazione.

Ultimo consiglio al Corriere: cambiate quella gallery! Avete un sito fatto come si deve, poi usate una galleria con JavaScript e tabelle per il layout che risale al 2000 o giù di lì.


New root

19 Gennaio 2008

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Visto che sono bloccato in casa, malaticcio e con poca voglia di fare, ho deciso di dare una svolta alla root di questo dominio: fino a pochi giorni fa c’era una “pagina” con il claim di technorati e un redirect automatico verso il blog, da oggi c’è una nuova homepage con un minimo di senso.

Si tratta di un primo e parziale passo, con il tempo vedrò di integrare e sistemare questo esperimento. Per il momento si ringraziano kurai per l’idea di fondo,  SimplePie per il software, Humanized per i colori, Anobii per il badge, Lightbox per gli effetti sulle foto.

Tag Technorati:

Punto della situazione

13 Gennaio 2008

Eccomi qua, ancora in debito di un paio di post sulla EOS 40D e sul Microsoft Web Solutions Toolkit per cui non trovo il tempo di fare prove e la voglia di scrivere. La causa di questa apatia mista a fastidio è duplice: da un lato la mancanza di tempo – per fare un esempio, tra pacchi inviati e ricevuti casa mia sembra un hub di smistamento in questi giorni – , dall’altro una profonda sensazione di insofferenza che mi sale ogni volta che guardo l’editor di WordPress.

Il motivo è presto spiegato: nei giorni scorsi ho ricevuto la seconda minaccia di denuncia per quanto scrivo in questo blog (per i lettori più “giovani”, ecco la prima).

Non si tratta di IBS, H3G, TopHost o simili – con buona probabilità in quel caso avrei ricevuto direttamente comunicazioni da uno studio legale –, si tratta di un individuo che si ritiene diffamato e danneggiato da quanto ho scritto in passato. Sia ben chiaro: non ho alcuna intenzione di spiegare chi sia la persona in questione o indicare il post incriminato, e chi sapesse (o ritenesse di sapere) di chi sto parlando è pregato di tenere le proprie opinioni per sé 😉

Benché abbia già ricevuto un parere legale confortante dall’amico che mi ha aiutato nella prima occasione – a lui va tutta la mia stima e la mia riconoscenza –, non posso nascondere che il fastidio permane: tra le altre cose il primo episodio si è verificato in un periodo non certo felice per la mia famiglia, e questo contribuisce ad alimentare ricordi dolorosi.

[MODE PERRY MASON]

Se c’è un aspetto che quell’esperienza ha ulteriormente rafforzato in me è di scrivere sempre con nozione di causa e mai d’istinto, ma ancor di più, per quanto sia possibile farlo rimanendo dietro a un monitor, di andare oltre quello che è il semplice mio sentire soggettivo rispetto a storie, fatti e situazioni di cui sono protagonista reale e che possono riguardare direttamente o indirettamente altre persone con cui interagisco, in passato come nel presente.

Proprio per questo, conscio anche del mio ruolo e responsabilità, scrivo di vicende vere, accadute (non è certo il dato temporale a farle apparire come mai esistite) dimostrate e dimostrabili tramite fonti o documenti terzi, senza nessuna costruzione interpretativa o congettura volutamente contraria a priori, con toni opportuni e consequenziali a ciò che viene raccontato.

I fatti per quello che sono, per come, alla luce della loro negatività o positività,oggettivamente appaiono senza analisi, svisceramento malizioso o dietrologia, senza stare a domandarsi le cause o i motivi che ne hanno determinato lo svolgimento ma confrontandoli soltanto con quella che è la mia idea delle cose e della vita senza influenzare nessuno; cercando altresì, per quanto possibile, che questa caratteristica di verità, riscontrabile e documentabile da chiunque senza accessi privilegiati, risulti sempre anche alla base degli scritti di coloro che intervengono nel mio spazio, lasciandoli alla loro libera e responsabile opinione.

Questo perché là fuori, nel mondo reale e non virtuale, ci sono persone che non possono (volontariamente o impossibilitate a farlo) o non vogliono difendersi attraverso il confronto e la discussione e useranno altri strumenti (per lo più errati). Persone non disposte a riconoscere e comprendere le regole che accomunano tutti noi che operiamo nel web e che implicitamente accettiamo nel momento in cui decidiamo di farne parte.

A questo punto credo di aver dato anche troppo spazio a questa assurda questione; con questo post desideravo solamente spiegare il mio attuale stato d’animo e farne partecipe chi mi segue.

Da questo momento in poi, se necessario, mi adopererò di fronte a questa questione seguendo soltanto quelle che sono le modalità più opportune e giuste a cautelare la mia persona e la mia professionalità. Sono convinto di essere ampiamente dalla parte della ragione – confortato in questo anche dall’appoggio morale e materiale di amici e colleghi che hanno già espresso da subito la loro solidarietà e la loro volontà a essermi vicini concretamente in questa storia –, e sono disposto a perderci tempo, soldi e fegato se mai fosse necessario farlo.

[/MODE PERRY MASON]

A breve questo blog tornerà a essere meno incazzoso. Forse.


Lavori in corso

6 Gennaio 2008

A tempo perso sto mettendo un po’ di pezze al tema del blog. In ordine sparso:

  • aggiunta una terza colonna: mi dispiace per gli utenti che ancora usano una risoluzione 800×600 ma è giunta l’ora di allargare. Per minimizzare la rottura di scatole ho concentrato nella prima colonna tutti i link utili per navigare nel sito (pagine, ricerca, ultimi post e commenti), nella seconda pubblicità e cazzabubbole;
  • sono ricomparsi un po’ di font serif nei titoli, per il resto dimensioni e colori rimangono invariati;
  • riorganizzata la struttura html del tema e il foglio di stile

Ho verificato la corretta visualizzazione su Firefox 2 e 3, Opera 9, Safari 3, Internet Explorer 7. Internet Explorer 6 non l’ho ancora provato, ma non dovreste usarlo nemmeno voi 😉

Considerata la scarsità di tempo da dedicare a queste operazioni di restyling, il tema di questo blog è da considerarsi “cantiere aperto a tempo indeterminato”. Se vi va, segnalatemi nei commenti eventuali problemi di visualizzazione 😉

Tag Technorati:

Riprendo un’idea interessante di Tambu e vi presento lo pseudoZeitgeist per il 2007.

Top 10 keyword

  1. blonde
  2. svchost.exe
  3. svchost
  4. pseudotecnico
  5. bikini
  6. lost season 3
  7. rthdcpl.exe
  8. xps m1330
  9. f24 telematico
  10. pdf creator vista

Avrei pensato ad almeno una keyword legata alla fotografia o Mozilla, invece nulla. Primo argomento fotografico è “Canon 50mm” in posizione 69 (non lasciatevi andare a pensieri sconci, brutti maiali 😛 ) e “Firefox 2.0.0.3” in posizione 74.

Vi starete chiedendo: ma cosa c’entrano la keyword 1 e 5 con questo blog!? Colpa di un commento del rapitore di sciarpe.

Post più letti

  1. Cosa mi tocca fare (vedi commento del Beggi)
  2. SVCHOST.EXE al 100%
  3. Nuovo virus: schermo nero dopo il bios
  4. Indeducibilità spese acquisto e gestione automezzi (Prodi vergognati)
  5. SBS Usb BlueTooth Adapter

Provenienza dei visitatori

Motori di ricerca:  69,82%
Traffico diretto: 12,56%
Siti di provenienza: 17,61%


Appunti digitali

29 Dicembre 2007

Non pago di aver criticato in passato blogo.it e blogosfere.it, facciamoci qualche nuovo amichetto digitale…

Nei giorni scorsi ho letto con discreto interesse la polemica sugli schiavi del nano-publishing: da più parti si è tirato in ballo Appunti Digitali, il blog di Hardware Upgrade. Visto che ci scrivono almeno un paio di blogger che stazionano da tempo nel mio feed reader, ho deciso di dare un’occhiata alle prime due pagine di articoli.

L’analisi è spudoratamente superficiale, visto che ho dato un’occhiata solo a pochi articoli. La prima impressione è buona: gli argomenti non sono certo cutting edge, ma si è scelta la strada dell’approfondimento e questo è positivo. Lo stile di scrittura di molti autori è buono, sicuramente migliore di quello di altri blog più o meno famosi.

Sarà “deformazione professionale” ma a un certo punto l’occhio mi casca su un articolo dedicato a Firefox. Ora, vorrei chiarire definitivamente questa cosa: non passo la mia vita a cercare articoli su Mozilla o Firefox nel tentativo di segnalare gli errori altrui – diventando un talebano, come qualcuno ha fastidiosamente sostenuto. La spiegazione è molto più semplice: conosco bene l’argomento e sono in grado di valutare la competenza di chi ha scritto un articolo (e quanto si è informato prima di scriverlo). Se mi intendessi di carburatori, farei lo stesso con articoli dedicati ai motori 😉

 Non vi parlerò però di plug in (componenti aggiuntivi) all’interno di questo post.

Liberamente tratto dalla guida di Mozilla Firefox:

  • i plugin aggiungono nuove funzionalità a Firefox, per esempio la possibilità di eseguire audio o filmati. A differenza di altre applicazioni esterne, un plugin si installa nella cartella Plugins e normalmente viene aperto all’interno di Firefox stesso. Ad esempio, un plugin audio permette di ascoltare i file audio all’interno di una pagina web. Il Flash player e Java sono entrambi esempi di plugin.
  • i componenti aggiuntivi comprendono sia le estensioni sia i temi.

Riassumendo: estensione≠plugin.

Firefox Wonder Edition 1.1 è dedicato a chi non può aspettare ma non solo: questa speciale versione basata su una vecchia, ma stabile e più leggera release 1.5, oltre ad essere considerevlomente meno avida di memoria, non ha bisogno di installazione.

Uhm, non conoscevo ‘sta porcata questo progetto: in pratica si invita l’utente a navigare con una versione (portable) non supportata da aggiornamenti di sicurezza – cito testualmente «special version of Firefox that combines one of the most efficient Firefox build with special extras that make it the fastest Firefox around for Windows» – e con un po’ di estensioni.

Il ramo 1.5.0.x di Firefox è morto sette mesi fa con la versione 1.5.0.12 e Firefox Nightmare Edition ti fa navigare, almeno stando agli screenshot, con la 1.5.0.7 nuda e cruda (non compilata da loro, visto nome e icona riportato nella barra della finestra) e NoScript. Bella soluzione del piffero.

Il codice di Firefox ha subito in questa versione un’importante revisione per ottenere leggerezza e velocità nell’esecuzione.

Si parla di SwiftWeasel. A questo punto è doveroso dare un’occhiata al Wiki del progetto:

Its basically Firefox with a new name and graphics. Swiftweasel is based on the same idea. The browser will work and act like Mozilla Firefox. The extensions and themes that work in Firefox will work in Swiftweasel. Because it is built from the same code as Firefox.

Per quanto ne so (ma potrei sbagliare) tutte le ottimizzazioni sono fatte a livello di compilazione e di configurazione (IPv6, HTTP pipeline, ecc. ecc.), non di codice sorgente.

Sia chiaro che non ho nulla contro l’autore di questo articolo (non lo conosco), anche se mi piacerebbe tanto capire il senso di questa frase nella sua scheda:

Adoro i “geek” tecnologici ma raramente sento la necessità di acquistarli.

Forse “gadget”? 😉

Ultima frecciatina all’amico Tambu: mi hai fatto le pulci per Hiddy e la sua scarsa accessibilità, ti faccio notare che per inserire un solo commento ho dovuto digitare 4 (quattro!) volte quel maledetto captcha, eppure ci vedo decisamente bene 😉