Questa è la libera traduzione della mail inviata al gruppo mozilla-l10n da parte di Asa Dotzler; speriamo che sia la volta buona…

Sin dalla sua creazione, lo sviluppo di Mozilla si è fondato su pochi elementi chiave, ed il processo di localizzazione è sempre stato uno di questi. Nei primi tempi c’erano risorse interne a Netscape che producevano un numero ristretto di versioni localizzate — fondamentalmente francese, tedesco e giapponese. In breve tempo la comunità di localizzatori di Mozilla si è rafforzata ed ha ampiamente superato le capacità di Netscape, portando al rilascio di Mozilla 1.0.x in più di trenta versioni localizzate ed oggi la Mozilla Application Suite, considerando tutte le versioni, è disponibile in circa 120 versioni localizzate.

La lamentela maggiore ricevuta riguardo al processo di localizzazione riguardava il fatto che molte versioni localizzate venivano rilasciate molto tempo dopo la versione en-US. Con Firefox abbiamo preso a cuore la questione ed abbiamo integrato il processo di localizzazione nel CVS, in modo da poter utilizzare le medesime procedure di compilazione di Mozilla per creare versioni localizzate contemporaneamente alla build en-US. Abbiamo fatto grandi progressi, distribuendo decine di versioni localizzate simultaneamente all’uscita di Firefox 1.0. Con la versione 1.5 cercheremo di fare ancora meglio — un numero maggiore di versioni localizzate e l’integrazione di Thunderbird nel CVS!

Automatizzare il processo ha risolto solo in parte la questione. Abbiamo ancora grossi problemi di comunicazione e questo provoca molto stress, sia da parte dei team di localizzazione, sia da parte dei gruppi che si occupano delle build, dei rilasci e del QA. Chase, io, Sarah, Marcia, Jay, bsmedberg, ed altri abbiamo cercato di trovare il tempo per lavorare in contatto con i team di localizzatori e per mantenerci aggiornati seguendo il gruppo npm.l10n. Questo non è stato sufficiente e ce ne siamo resi conto tutti.

Bene, abbiamo grandi notizie. Axel Hecht, collaboratore da lungo tempo di Mozilla e sostenitore della causa l10n, si è unito a Mozilla per agire come punto di collegamento tra i localizzatori e Mozilla. Axel lavorerà con i team e si assicurerà che le loro lamentele vengano discusse nelle riunioni appropriate (drivers meetings, release coordination meetings, ecc.) e ci aiuterà a meglio integrare tutti i nostri sforzi. L’obiettivo è smettere di considerare Mozilla e la comunità l10n come due entità separate.

Voglio ringraziare Axel e dargli il benvenuto per questo nuovo lavoro in Mozilla. Sono certo che lo sforzo di Axel per gestire i problemi e la comunicazione del gruppo l10n verrà giudicato da tutti voi come un gradito miglioramento al nostro metodo di lavoro.


BBCodeXtra 0.2.4

9 Settembre 2005

È disponibile la nuova versione dell’estensione BBCodeXtra, la 0.2.4, compatibile con la versione 1.5 beta1 di Firefox rilasciata in questi giorni.

Ecco un breve elenco delle modifiche rispetto alla versione 0.2.3:

  • corretti alcuni piccoli errori nella generazione del codice (es. quote senza autore, creazioni elenchi in html/xhtml)
  • nuovo set di icone e nuovo logo
  • compatibilità con Mac Os X
  • possibilità di aggiornamento automatico

Se siete interessati, date un’occhiata al sito ufficiale dell’estensione oppure alla pagina di Mozilla Update.


La prossima settimana verrà rilasciata la versione beta1 di Firefox 1.5; per chi fosse interessato questa è la roadmap dettagliata, tenendo conto che le date, soprattutto quelle più lontane nel tempo, difficilmente vengono rispettate:

  • 6 settembre: chiusura del CVS per il rilascio della versione 1.5beta1
  • 8 settembre: rilascio 1.5beta1
  • 3 ottobre: chiusura del CVS per il rilascio della versione 1.5beta2
  • 5 ottobre: rilascio 1.5beta2
  • 26 ottobre: chiusura del CVS per il rilascio della versione 1.5RC1 (release candidate 1)
  • 28 ottobre: rilascio 1.5RC1

Oggi ho scoperto una funzione, presente nella nuova versione del pandino rosso, decisamente interessante: è possibile creare fogli di stile personalizzati per ogni sito.

Mi rendo conto che messa in questo modo non sembra un’innovazione straordinaria, però le immagini valgono più di mille parole: date un’occhiata a quello che è possibile fare su questo blog. Nel caso specifico il sito modificato è BugZilla: basta fare clic su “[…] avant” per visualizzare uno screenshot della situazione attuale e su “[…] après” per visualizzare il sito con il foglio di stile personalizzato.
Pur non avendola mai provata, credo che la stessa operazione fosse realizzabile con l’estensione GreaseMonkey: il fatto di poterlo fare direttamente in Firefox è comunque un passo in avanti, anche in termini di sicurezza.

Le modifiche vengono gestite attraverso il file userContent.css (questo è il testo da inserire per BugZilla): questo significa che sono facilmente eliminabili e sono legate al singolo profilo.


Per curiosità oggi mi sono scaricato l’opuscolo dedicato alla sicurezza distribuito da Microsoft: per chi fosse interessato si tratta di ben 24 pagine disponibili a questo indirizzo (link diretto al pdf). L’impronta del testo è fondamentalmente commerciale, non tecnica. La prima parte, quella relativa al decalogo per la sicurezza, è scritta in modo chiaro e semplice: personalmente mi verrebbe voglia di farla leggere a tutti i clienti 🙁

Si arriva al capitolo sui costi della manutenzione e cominciano ad arrivare opinioni meno condivisibili:

La tecnologia Microsoft, a differenza di altre, per esempio di quelle open source, garantisce un costante livello di aggiornamento e da tempo gode di numerosi strumenti e canali di supporto. Non è affidata alla buona volontà di capaci programmatori che lavorano in maniera autonoma, ma regolarmente perfezionata dal lavoro di migliaia di ricercatori Microsoft attenti a mettere a disposizione delle imprese tutte le novità utili per rendere più sicuri i sistemi informativi e rispondere rapidamente alle esigenze di aggiornamento.

Bella l’idea di indorare la pillola parlando di “capaci programmatori”, ma il discorso non regge: personalmente credo che uno dei veri punti di forza dell’Open Source sia proprio la velocità di reazione e risoluzione dei bug.

Segue la solita storia sul TCO (Total Cost of Ownership), per cui il costo delle licenze rappresenta solo il 9% e non conviene investire tempo nell’Open Source.
Quello che so per certo è che:

  • nell’ultimo pc venduto il costo delle licenze rappresentava oltre il 40% del costo complessivo della macchina
  • la manutenzione software è necessaria a prescindere dal tipo di software utilizzato. Anzi, a voler guardare, usando Linux non dovrei preoccuparmi di virus, antivirus, antispyware, ecc. ecc.
  • la manutenzione hardware non dipende, se non in percentuale irrisoria, dal tipo di software utilizzato

Certo è che quel 40% di costo iniziale può essere utilizzato per investire in hardware migliore ed inevitabilmente più costoso: alimentatori, schede madri, dischi fissi in configurazione RAID, ram, ecc. ecc. .

Visto che non mi piace rimanere sul vago, diamo un esempio pratico considerando due pc; il prezzo indicato comprende un ipotetico ricarico da parte del venditore:
PC Microsoft, costo 775 €: Windows XP Professional OEM, Office XP SBE OEM, case anonimo con alimentatore incluso, MB Abit IS7, Pentium4 3Ghz, 512 Mb di Ram, Hd SATA 120GB, Ati 9250SE 128MB
PC Linux, costo 640 €: Linux, OpenOffice, case NZXT Trinity nero, alimentatore 400W, MB Abit IS7, Pentium4 3Ghz, 1 Gb di Ram, 2 Hd SATA 160GB raid1 software, Ati 9250SE 128MB
Risparmiando 130 € ho un case migliore, il doppio della Ram e volendo il doppio dello spazio di storage (non in questo caso considerata la configurazione raid1).

Dimenticavo: leggendo l’opuscolo ho scoperto che service pack è sostantivo femminile, “la Service Pack 2” 😉


File OPML dei feed

26 Agosto 2005

Per non affollare ulteriormente la barra laterale di collegamenti, già impegnata dalla barra di Google AdSense che mi renderà miliardario e Presidente del Consiglio nei prossimi sei mesi, ho deciso di mettere a disposizione un file OPML con tutti i link dei feed rss che seguo. A proposito, grazie all’anonimo utente che mi ha dato lo spunto 😉

Personalmente per leggere i feed RSS uso Firefox in combinazione con l’estensione Sage: questa estensione permette di seguire i feed rss attraverso un comodo pannello laterale e, tramite le opzioni, è possibile esportare o importare un file di tipo OPML.
Il funzionamento di Sage è molto semplice: si crea una cartella all’interno dei segnalibri, un segnalibro al feed rss che interessa all’interno di questa cartella e si impostano le preferenze di Sage per controllare i feed in questa posizione. Lo stato di letto/non letto degli articoli viene gestito sfruttando la cronologia del browser.

Ecco un link al file pseudotecnico.opml; appena ho un attimo di tempo vedrò di aggiungerlo anche alla barra laterale. Come noterete sono tutti blog tecnici legati ad Internet, Tecnologia, Web Design, a parte poche eccezioni.

Piccolo angolo dedicato alla fase shopping:

  • il monitor è arrivato: da paura!!!! Nei prossimi giorni le foto e la recensione
  • sono diventato un’Ikea addicted: adoro i set da scrivania!

La notizie è apparsa ieri sul blog di Asa Dotzler, ripresa a sua volta dal blog di Chris Pederick, autore della splendida WebDeveloper ToolBar per Firefox: una simpatica società, AEVITA, ha preso l’estensione in questione e ne ha fatto un componente per Internet Explorer a pagamento, fregandosene beatamente di licenze ed affini (WebDeveloper è rilasciata sotto GPL).

La società in questione ha agito nel peggiore dei modi: hanno preso le icone originali dell’estensione e le hanno riutilizzate, si spera incorrendo in violazioni del Copyright visto che si tratta delle icone originali di Firefox; hanno usato la stessa struttura dell’estensione e, non contenti, hanno pure copiato pedissequamente pezzi della documentazione.

Asa Dotzler ha invitato i lettori del blog a contattare AEVITA per fargli notare la bontà del loro comportamento.