In attesa del keynote
9 Gennaio 2007
Caro zio Steve,
tra 9 giorni è il mio compleanno e ancora non ho deciso cosa regalarmi; hai capito bene, non ti chiedo di farmi un regalo, sono disposto a pagarlo di tasca mia. Siccome quest’anno faccio cifra tonda (1E*), vorrei approfittarne.
Cosa ne diresti, una volta per tutte, di mettere in commercio qualcosa del genere?
“Industry executives and competitors believe that Apple has developed the first of a new generation of devices that are closer to personal computers in pocket form, meaning that they will easily handle music, entertainment, productivity tasks and communications on cellular and other wireless networks,” the TImes wrote.
Confidando nella tua bontà, ci rivediamo stasera dopo il keynote.
Tuo,
PS (che sta per PseudoTecnico, non Post Scriptum)
P.S. (che stavolta sta per Post Scriptum) in caso contrario vengo lì e ti taglio le gomme alla Mercedes…
Consigli per gli acquisti: MacBook
14 Novembre 2006
Con questo articolo inauguriamo l’angolo della posta: chi siamo noi per non averne uno? Ce l’hanno Grazia, Chi e Andrea Beggi, possiamo forse noi essere da meno? 😛
Ricevo questo messaggio da un accanito fan di questo blog, talmente accanito che la richiesta è pervenuta come messaggio privato su un forum:
Ho visto un discreto numero di vili macchine, quando il mio sguardo si è posato su un MacBook ita nero, 1,83 con 512 di ram…
Ordunque, ero allettato molto dall’offerta (100 e qualcosa al mese per una decina di mesi) allorquando […] mi sono imbattuto in un articolo su PI che parlava della Sindrome RSS.
Ora, assai mi allettava la possibilità di avere un Mac da poter smanazzare, poterci metere linux e Xp per le bazzecole necessarie ogni giorno, ma… Ci sarà ordunque da temere davvero al riguardo?
Tralasciando la scrittura in stile tardo ‘800 (nel senso di un autore dell’ ‘800 leggermente ritardato :P), facciamo qualche considerazione.
Quello che hai visto è un modello “vecchio”, ossia con processore Core Duo: i nuovi MacBook neri (top di gamma) vengono infatti forniti di serie con 1Gb di Ram e processore Core 2 Duo a 2.0Ghz.
Questo non significa che sia un notebook da disprezzare, anzi: stessa scocca, stesso fascinoso design, il cambio di CPU non aumenta di molto le capacità di calcolo e le prestazioni della macchina.
La sindrome di “spegnimento improvviso” colpisce solo alcuni utenti MacBook, non tutti: trattandosi di una “prima serie” è quasi inevitabile che il modello presenti qualche anomalia. Dal momento che il problema viene comunque risolto in assistenza (probabilmente con sostituzione scheda logica) c’è da pensare (sperare) che gli ultimi esemplari e la nuova serie non siano affetti dal problema.
Veniamo al discorso “Linux e Windows sul MacBook”. Le possibilità sono due: virtualizzazione oppure BootCamp.
Per la virtualizzazione ti serve un software e Parallels ha un costo più che accettabile (69,95€ su AppleStore): il problema è che ti serve molta più ram di quella disponibile (512MB) e le prestazioni sono inferiori a quelle di un sistema non virtualizzato (per quanto mi riguarda sono comunque più che accettabili).
BootCamp: BootCamp è un software in beta, liberamente scaricabile, e non si sa di preciso cosa succederà quando finirà la fase di beta testing.
Probabilmente per avere le funzionalità di BootCamp bisognerà acquistare il nuovo sistema operativo di casa Apple: Leopard (Mac Os X 10.5) è atteso per la primavera del 2007, magari uscirà a gennaio giusto per fare un ulteriore sgambetto a Windows Vista; i costi di acquisto di una licenza Mac Os X sono molto inferiori rispetto ad una licenza di Windows (Tiger costa 129€).
Veniamo alle conclusioni: un MacBook nero prima generazione può essere un ottimo acquisto, molto dipende dal prezzo. Nelle previsioni di spesa considera da subito un aumento di ram ad almeno 1GB (meglio ancora 1.5GB): saranno soldi spesi bene 😉
Personalizzare il dizionario di Firefox 2
12 Novembre 2006
Nei giorni scorsi sul blog di html.it è apparso un articolo relativo proprio a questo argomento, la personalizzazione del dizionario di Firefox 2, con un link ad un interessante articolo in inglese.
Tutte le parole aggiunte dall’utente al dizionario (tasto destro sul lemma evidenziato -> Aggiungi al dizionario) vengono salvate in un file, persdict.dat, situato all’interno della cartella del profilo. Nonostante l’estensione .dat si tratta di un comune file di testo con una struttura semplicissima: un lemma per ogni riga.
Per l’utente questo significa che è possibile:
- eliminare facilmente delle parole inserite per errore: basta modificare il file cancellando la riga sbagliata
- scambiare il proprio dizionario personalizzato con altri utenti: basta scambiarsi il file e sostituire quello esistente
- fare modifiche di massa: si apre il file persdict.dat e si inseriscono tutti i termini
- integrare dizionari esistenti
Riguardo all’integrazione dei dizionari esistenti, nel tutorial viene indicato come aggiungere a Firefox il dizionario di Microsoft Word: basta copiare il contenuto del file “custom.dic” nel file persdict.dat
Anche gli utenti Mac possono integrare il dizionario personalizzato già in uso in Mac Os X: il file del dizionario si trova nel file ~\Libreria\Spelling\it (nel caso di dizionario inglese sarà “en”, “fr” per il francese, ecc. ecc.).
Piccolo problema: il dizionario di Firefox è un file di testo con una sola parola per riga, quello di Mac Os X usa un formato decisamente “strano”.
Alla fine con Google ho trovato questo script Perl che genera un file con il formato in questione. Premesso che non conosco assolutamente Perl, questo script creato con Google e un po’ di copia/incolla sembra funzionare:
#!/usr/bin/perl
$zerobyte = pack("B8", 0);
open (IN, "< it") || die "Impossibile aprire il file it\n\n";
open (OUT, "> persdict.dat") || die "Impossibile creare il file persdict.dat\n\n";
while ($r = <IN>) {
$r =~ s/$zerobyte/\n/g;
print OUT $r;
}
close(IN);
close(OUT);
Basta creare un file converti.pl con il codice indicato, copiare il file it (il file del dizionario) in una cartella insieme con lo script, da terminale posizionarsi nella cartella ed eseguire perl converti.pl
: al termine dovrebbe apparire un file di testo (persdict.dat) correttamente formattato.
Sfondi multi schermo
11 Novembre 2006
Se tra i lettori c’è qualche fortunato utente con configurazione multi-monitor (tipicamente dual display), sicuramente saprà quanto è difficile trovare uno sfondo adeguato per personalizzare il proprio desktop.
Non sottovalutate mai la scelta dello sfondo: un desktop anonimo è notoriamente causa di scarsa produttività, quasi quanto avere una porcona disinibita o un’eroina manga con la sesta di reggiseno che vi tiene d’occhio tra il cestino e la cartella dei documenti (senza contare che questo non aumenterà sicuramente il vostro appeal agli occhi del gentil sesso) 😛
Detto questo, ecco un paio di link utili per sfondi ad alta risoluzione:
- www.mandolux.com: immagini stupende, molte realizzati appositamente per configurazioni multi display
- www.deviantart.com: nella sezione wallpaper è presente una categoria multi display (purtroppo un po’ scarsina sulle altissime risoluzioni).
Questo è il mio attuale desktop: 3360×1050 (dual 20″ wide, ossia 2 monitor con risoluzione 1680×1050)

MacBook Pro con Intel Core2Duo
24 Ottobre 2006
Mentre noi si litigava sull’uscita di Firefox 2.0, Apple ha presentato i MacBook Pro con processore Intel Core2Duo (prezzi a partire da 1.999€).
Due i dati salienti:
- niente restyling del case
- abbandoniamo definitivamente l’idea di un MacBook Pro con schermo ridotto (in altre parole un sostituto del vecchio PowerBook 12″); non ci resta che sperare in un modello ultra-portatile (10″ o 11″).
Windows XP on Mac
1 Ottobre 2006
Devo ammetterlo: fa un po’ impressione sentire il suono di avvio di XP uscire dalle casse dell’iMac 😛
Altrettanto impressionante è il tempo di avvio della macchina virtuale: ben inferiore ai 20 secondi con AVG installato. Se queste sono le prestazioni su un processore Merom e un disco SATA (e soli 512MB assegnati alla macchina virtuale), è il caso di iniziare a pensare seriamente all’utilizzo della virtualizzazione anche sui server nelle PMI (magari lo stanno già facendo e io non lo sapevo :P): in una botta sola ci si semplificano backup e ripristini dell’intero sistema.
Nota: la versione di XP è la Professional a 32bit, non la 64bit come sembrerebbe dal titolo della finestra 😉