Disponibile Firefox 2.0.0.7

19 Settembre 2007

È disponibile Firefox 2.0.0.7 (note di versione), con una pezza alla grave vulnerabilità legata al plugin QuickTime.

Direttamente dal blog di Window Snyder 😉

Firefox 2.0.0.7 was released this afternoon to patch the QuickTime issue described here. This will protect Firefox users from the public critical security vulnerability until a patch is available from Apple. I would like to personally thank the individuals at Apple who worked with us and the engineers at Mozilla that work so hard to get security updates out so quickly.

This issue was patched in only six (or 6.25 according to John O’Duinn) days. When a vendor ships security fixes quickly, it lowers the incentive for attackers to spend time developing and deploying an exploit for that issue. The window of opportunity for attackers is reduced and so is the potential to compromise users. So thanks you guys, for helping destroy the economics of malicious exploit development.


Finalmente vengono messi a tacere i dubbi sul futuro (e sul possibile abbandono) di Thunderbird. Direttamente dal blog di Mitchell Baker e dalle news di Mozilla.com.

Per quanto riguarda il fronte Mozilla italiano, ci sono novità in arrivo: stay tuned (stateve accuorti), appuntamento ad ottobre 😉

MOUNTAIN VIEW, CALIFORNIA – 17 Settembre 2007 – Mozilla ha presentato oggi un nuovo progetto per stimolare l’innovazione nel campo della posta elettronica e delle comunicazioni su Internet. Mozilla ha pianificato lo sviluppo di un nuovo software di comunicazione basato sul codice e sul marchio di Thunderbird. Questa nuova iniziativa ha inoltre lo scopo di far crescere una solida comunità di sviluppatori, in modo da rendere possibile futuri miglioramenti attraverso il processo di sviluppo Open Source e fondato sulla comunità, filosofia alla base del browser web Firefox.

Il dottor David Ascher, attualmente CTO e VP Engineering in ActiveState, entrerà in Mozilla per creare una nuova società focalizzata sulla posta elettronica. Ascher è un componente attivo della comunità Mozilla dal 2000, inizialmente come responsabile di Komodo, un ambiente di sviluppo integrato (IDE) basato su Mozilla. Si tratta inoltre di uno dei leader riconosciuti della comunità Open Source, anche in considerazione del suo ruolo di direttore della Python Software Foundation.

“Portare innovazione nel campo della posta elettronica e delle comunicazioni su Internet significa creare nuove possibilità di scelta nello spettro dei software legati al Web”, dichiara Mitchell Baker, consigliere della Mozilla Foundation. “David è da anni un componente rispettato della comunità Mozilla e siamo entusiasti che abbia deciso di entrare in Mozilla per guidare questo importante sforzo.”

Nel luglio 2007, Baker ha sollecitato pubblicamente la comunità a fornire opinioni sul possibile futuro di Thunderbird. Al termine di un’attiva discussione pubblica, il consiglio della Mozilla Foundation ha approvato la creazione di una nuova società sussidiaria della Mozilla Foundation dedicata allo sviluppo, all’innovazione e al miglioramento del software legato alla posta elettronica e alle comunicazioni su Internet.

Mozilla contribuirà con 3 milioni di dollari alla nascita di questa nuova società.

Milioni di persone nel mondo si affidano a Thunderbird come applicazione principale per la gestione della propria posta elettronica. Per tutti questi utenti non ci sarà nessun cambiamento. Durante il periodo di sviluppo di questa nuova iniziativa Mozilla continuerà a distribuire regolarmente agli utilizzatori di Thunderbird aggiornamenti di sicurezza e stabilità, rimanendo focalizzata sulle esigenze degli utenti.

Mozilla è una comunità globale impegnata nello sviluppo di software e tecnologia libere e Open Source in grado di migliorare l’esperienza online di ciascuna persona. Lavoriamo seguendo un processo di sviluppo altamente disciplinato, trasparente e basato sulla cooperazione, sotto il controllo dell’organizzazione senza fini di lucro Mozilla Foundation. In qualità di consociata interamente controllata da Mozilla Foundation, Mozilla Corporation si impegna nello sviluppo e nella promozione dei prodotti Mozilla. Questa struttura unica consente a Mozilla di supportare finanziariamente e far crescere una comunità innovativa, competitiva e di successo. Per ulteriori informazioni su Mozilla visita il sito www.mozilla.com.


Come scritto nel post della settimana scorsa, nella grande maggioranza dei casi scatto con la macchina impostata su priorità di diaframma: esistono però situazioni specifiche in cui la priorità di tempo permette di ottenere foto con effetti particolari (acqua che scorre, fuochi d’artificio) oppure è indispensabile per avere foto non mosse (avvenimenti sportivi, animali in movimento, foto in ambiente con poca luce).

Un tipico esempio è l’utilizzo di tempi lunghi (diversi secondi) per i paesaggi marini: l’esposizione lunga permette di ottenere un mare molto “pastoso” 😉

Alba e mare
Eos 350D, Canon 17-40mm ƒ4, cavalletto, tempo di esposizione 4 secondi

Se il treppiede è un optional per le altre foto, in questi casi diventa indispensabile, a meno che abbiate decenni di esperienza con l’allegro chirurgo 😛

Suggerimento banale: meglio evitare soggetti in movimento all’interno del campo visivo, ammesso che non stiate volutamente cercando l’effetto scia delle luci.

Con questa foto dovrei aver concluso la serie “Alba al RomagnaCamp” 😉


Stamattina nella posta elettronica trovo un invito di Luca ad unirmi ad uno strano gruppo su FaceBook: Indigeni digitali. Non c’è che dire, il nome è strano ma basta guardare l’elenco degli officers, dal Corporate cerbottaniere al Generale dell’armata dei parapalle, per capire che si tratta di un bel gruppo di teste pensanti.

A quel punto sono sufficienti 5 minuti per capire cosa sta succedendo e farsi cadere un poco le braccia.

C’è chi si appropria del nome *Camp per organizzare un evento che nulla c’entra con un BarCamp, e per peggiorare la situazione decide pure di usare il Wiki ufficiale e il sito BarcampItalia.

Come conciliare questa frase

Sarà un momento di incontro per semplici utenti Internet e professionisti che vogliono approfondire i temi della sicurezza online e proporre nuove modalità di protezione dalla pirateria informatica.

E questa?

Ecco perchè così tanta gente, badate, gente normale (strano per un BarCamp) e molto interessata alle due presentazioni mattutine; presentazioni curate dai due sponsor dell’ evento, aperte alla discussione e ripeto molto partecipate. In pratica questo era un corso di formazione e l’ 80% dei partecipanti lavorava in banca compreso il gruppeto di più giovani con le polo che lavoravano per l’ azienda sponsorizzante (che poi era organizzante).

Coloro che hanno organizzato questo “non BarCamp” (vorrei usare termini più grevi, ma per una volta eviterò) usando strumenti come il blog dei Barcamp italiani o il Wiki ufficiale, dovrebbe semplicemente chiedere scusa, pubblicamente e in modo credibile. Non ho motivo di dubitare di quanto scritto da Sid: non vedo perché avrebbe dovuto inventarsi una storia del genere. Sta a voi spiegare cosa sia successo, sperando che la colpa non ricada sulle incomprensioni al tavolo dell’accettazione…

Visto che hanno un blog, chissà che non controllino pure le blog reactions. A proposito di blog: il tema è scazzato (immagini disallineate in vari punti) e la versione di WordPress non è aggiornata, come azienda potete fare di meglio (e magari lasciare il link a WordPress da qualche parte) 😉

C’è anche chi sta organizzando la terza edizione del marketing camp e sceglierà 10 “esploratori digitali”, ovviamente selezionati ad insindacabile giudizio dell’organizzatore (che io non sono ancora riuscito ad incrociare ad un barcamp vero). Visto che la polemica è vecchia, cito un vecchio post di Stefano Vitta (essendo tra gli invitati al tempo non può certo essere accusato di invidia):

Se si usa il termine Camp e quindi si vuole identificare l’evento come uno dei tanti BarCamp che, in numero sempre maggiore, si stanno svolgendo in Italia, le critiche sono giustificate. I BarCamp sono nati proprio per essere aperti alla partecipazione di tutti. Io credo basterebbe cambiargli nome…


Non sarà un tramonto ma… 😉

Eos 350D, Canon 70-200mm ƒ4, cavalletto, scattata alle 6 di mattina di fronte al Bocabarranca (RomagnaCamp)

Alba (Marina Romea)


Continuano le pseudo-lotte con il nuovo notebook con Windows Vista: purtroppo non c’è verso di farlo collegare via Wi-Fi al router 3Com con protezione WPA, per cui è attualmente collegato alla Fonera (e la connessione funziona perfettamente). Nemmeno l’hotfix indicato nella KB935222 è stato in grado di risolvere il problema.

Discreta rottura di scatole: la Fonera non funziona in modalità bridge ma solo in modalità route, per cui non riesco ad assegnare al Wi-Fi privato la stessa classe IP della connessione LAN (ne approfitto per ringraziare Giorgio e Dema per il supporto) 🙁

Giusto per completare un tranquillo sabato mattina di rotture di scatole, stamattina non riuscivo a collegarmi dal notebook con Windows Vista ad una condivisione sull’iMac (Mac Os X 10.4.10).

Ecco una soluzione valida per Windows Vista Ultimate e Business:

  • fare clic su Pannello di Controllo
  • aprire Sistema e manutenzione
  • spostarsi verso il fondo e fare clic su Strumenti di amministrazione
  • fare doppio clic su Criteri di protezione locale
  • fare clic sul triangolo accanto a Criteri locali
  • fare clic nella colonna di sinistra su Opzioni di protezione
  • cercare la voce Protezione di rete: livello di autenticazione LAN Manager
  • nella finestra successiva selezionare Invia LM e NTLM; usa protezione sessione NTLMv2 se negoziata (il default sul mio Vista Ultimate è “Invia solo risposta NTLMv2”)
  • confermare e riavviare il pc

La soluzione l’ho trovata qui, in fondo c’è anche la chiave di registro da modificare per Windows Vista Home 😉