Come scritto nel post della settimana scorsa, nella grande maggioranza dei casi scatto con la macchina impostata su priorità di diaframma: esistono però situazioni specifiche in cui la priorità di tempo permette di ottenere foto con effetti particolari (acqua che scorre, fuochi d’artificio) oppure è indispensabile per avere foto non mosse (avvenimenti sportivi, animali in movimento, foto in ambiente con poca luce).

Un tipico esempio è l’utilizzo di tempi lunghi (diversi secondi) per i paesaggi marini: l’esposizione lunga permette di ottenere un mare molto “pastoso” 😉

Alba e mare
Eos 350D, Canon 17-40mm ƒ4, cavalletto, tempo di esposizione 4 secondi

Se il treppiede è un optional per le altre foto, in questi casi diventa indispensabile, a meno che abbiate decenni di esperienza con l’allegro chirurgo 😛

Suggerimento banale: meglio evitare soggetti in movimento all’interno del campo visivo, ammesso che non stiate volutamente cercando l’effetto scia delle luci.

Con questa foto dovrei aver concluso la serie “Alba al RomagnaCamp” 😉


4 commenti/trackback a “Fotografia: la priorità di tempo”

  1. Fabrizio scrive:

    Informazioni utilissime! Grazie!

  2. Giuseppe Aniello scrive:

    ti consiglio di provare anche l’effetto fantasma, quando lasci i tempi lunghi e il soggetto in movimento… è na cazzata ma è sempre na cosa carina 😀

  3. Daniele scrive:

    Anche io tengo sempre su Av (aperture-value) perché la considero la modalità che mi “appaga” di più. Nonostante questo ci sono casi in cui Tv (time-value) serve eccome per ridurre i tempi. La foto che pubblichi è un esempio, bellissima!

Trackback e pingback

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    [...] Se il treppiede è un optional per le altre foto, in questi casi diventa indispensabile, a meno che abbiate…

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