Consiglio musicale

2 Agosto 2005

Finalmente sono riuscito a scovare una canzone che cercavo da diverso tempo: ogni tanto capita di sentirla come sottofondo di servizi televisivi (ad es. ieri sera a Sfide su Rai Tre), oppure come colonna sonora a telefilm americani.

Il titolo è Mad World di Gary Jules & Michael Andrews e su iTunes non si trova 🙁 (ma si trova in 2 secondi con Google)

All around me are familiar faces
Worn out places, worn out faces
Bright and early for their daily races
Going nowhere, going nowhere
Their tears are filling up their glasses
No expression, no expression
Hide my head I want to drown my sorrow
No tomorrow, no tomorrow

And I find it kinda funny
I find it kinda sad
The dreams in which I’m dying
Are the best I’ve ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles
It’s a very, very mad world mad world

Children waiting for the day they feel good
Happy Birthday, Happy Birthday
Made to feel the way that every child should
Sit and listen, sit and listen
Went to school and I was very nervous
No one knew me, no one knew me
Hello teacher tell me what’s my lesson
Look right through me, look right through me

And I find it kinda funny
I find it kinda sad
The dreams in which I’m dying
Are the best I’ve ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles
It’s a very, very mad world … world
Enlarge your world
Mad world

Un’altra canzone simile è Everything dei Lifehouse.


Google AdSense

18 Luglio 2005

A partire da oggi, questo blog aderisce al programma Google AdSense: sulla destra trovate i banner (solo testuali) degli annunci, sul fondo la barra di ricerca.

Non credo che potrò comprarmi un Ferrari Modena con gli introiti derivanti da queste pubblicità, visto anche il numero di accessi generati dal blog; diciamo che si è trattato più che altro di curiosità verso il meccanismo.

Lato negativo della cosa: la validazione della pagina va completamente a farsi benedire.


Frustrato da alcune discussioni lette sul rapporto Mozilla-l10n in questi giorni, vorrei fare qualche riflessione sulla visione del mondo di un’americano medio.
Su MozillaZine un primo fenomeno ha chiesto “Ma che cavolo di lingua è il Polacco?”, un’altro fenomeno gli ha risposto “Se l’inglese era buono per Gesù, è buono anche per me”. Della serie, questo è il frutto di una cultura basata sui test a risposta multipla.

In realtà, lo spunto per questo post nasce anche da un link visto sul blog di Uncino. In quella pagina si legge che la decima situazione tipicamente da film è: “The Eiffel Tower can be seen from any window of any building in Paris.”

Tanto per capirci, date un’occhiata a questo interessante test del National Geographic, citato anche da Michael Moore (che non adoro) in una sua vecchia intervista; se volete potete anche provare a rispondere alle domande facendo clic su SURVEY. Anzi, vi consiglio di farlo e dare un’occhiata, dopo ogni risposta, alle percentuali di risposte corrette suddivise per nazione.
Esempi? Solo il 25% degli intervistati negli USA sa che le due nazioni con oltre un miliardo di abitanti sono India e Cina; solo il 42% riesce ad indicare il Giappone su una carta geografica (contro l’81% italiano), il 56% l’Italia!!!!! Che cavolo ci venite a fare in ferie??!! Andate in Svezia, tanto solo il 16% saprebbe dove si trova.


7 Luglio 2005

Quando sono salito in macchina ed ho saputo di Londra dalla radio, il mio primo pensiero è stato: ok, a chi toccherà la prossima volta? Parigi, Berlino, Roma? O magari Milano?
All’appello mancano solo le navi, ormai hanno già usato aerei, treni, metropolitane e bus.

Mondo di merda.


Ancora 50mm in azione

23 Giugno 2005

Questo è il 50mm in versione finta macro; più passa il tempo, più apprezzo la focale fissa.


Santoro e Grillo

19 Giugno 2005

Premesso che di politica in questo blog non ne voglio parlare, solo una piccola riflessione a margine sulla televisione italiana.

Iera sera, verso le 20, stavo sistemando alcune cose sul PowerBook ed ho acceso la tv per vedere cosa stavano trasmettendo; ad un certo punto arrivo su TeleLombardia, dove va in onda l’ennesimo spettacolo teatrale del signor Santoro e del suo circo.

Il circo in questione è costituito da varia umanità, con alcune presenze fisse:

  • lui che gira con la sua cartelletta in mano, ammicca e sorride beota ad ogni battuta, anche a quelle obiettivamente poco riuscite; non ridere sarebbe ammissione di colpa sulla qualità degli ospiti
  • la signora Guzzanti, martire della programmazione televisiva, greve come suo solito nei suoi tentativi di essere divertente; come si può scherzare sul cancro di una persona?
  • la signora Sgrena […]
  • il signor Travaglio, giornalista sconosciuto diventato improvvisamente il nuovo Montanelli nel momento in cui decide di fare avvocato dell’accusa, giudice e giuria in televisione
  • il signor Vauro, collega della signora Sgrena e già ospite fisso del sig. Santoro sulle trasmissione Rai
  • un paio di ospiti a rotazione, mescolati al resto del circo; tali presenze sono da accomunare a sagome di cartone, raramente gli viene permesso di aprire bocca tra una pregnante imitazione della signora Guzzanti ed una vignetta del signor Vauro

Il signor Santoro è soltanto un uomo di un’estrema vanità che VIVE per apparire davanti ad una telecamera; se ne avesse i mezzi economici, non sarebbe diverso dal signor Berlusconi.
Persegue i suoi scopi con cinica determinazione; qualcuno di voi si ricorda di averlo votato per rappresentarci al Parlamento Europeo? Complimenti…
Ancora non sono riuscito a capire qual è lo scopo delle sue azioni; di sicuro non è una “missione per la libertà”, come diceva sul suo sito cercando i voti degli elettori. Libertà significa confronto, ed il contraddittorio è sempre stato un optional nelle sue trasmissioni.

Veniamo al titolo: cosa c’entra Beppe Grillo? Ad un certo punto ha annunciato uno spezzone dello spettacolo di Grillo, definendolo “un’altro trombato della televisione italiana”.

Mi dispiace farglielo notare, signor Santoro: Grillo non va in televisione da molto più tempo di lei. Perché? Per il semplice motivo che non guarda in faccia nessuno: se ha qualcosa da dire, lo dice, fregandosene dei partiti, dei poteri forti e di tutto il resto. Ad esempio, non ha bisogno di pararsi il fondoschiena per assicurarsi un posto al Parlamento Europeo.

Lasci perdere, signor Santoro: Beppe Grillo è altra cosa.