Santoro e Grillo
19 Giugno 2005
Premesso che di politica in questo blog non ne voglio parlare, solo una piccola riflessione a margine sulla televisione italiana.
Iera sera, verso le 20, stavo sistemando alcune cose sul PowerBook ed ho acceso la tv per vedere cosa stavano trasmettendo; ad un certo punto arrivo su TeleLombardia, dove va in onda l’ennesimo spettacolo teatrale del signor Santoro e del suo circo.
Il circo in questione è costituito da varia umanità, con alcune presenze fisse:
- lui che gira con la sua cartelletta in mano, ammicca e sorride beota ad ogni battuta, anche a quelle obiettivamente poco riuscite; non ridere sarebbe ammissione di colpa sulla qualità degli ospiti
- la signora Guzzanti, martire della programmazione televisiva, greve come suo solito nei suoi tentativi di essere divertente; come si può scherzare sul cancro di una persona?
- la signora Sgrena […]
- il signor Travaglio, giornalista sconosciuto diventato improvvisamente il nuovo Montanelli nel momento in cui decide di fare avvocato dell’accusa, giudice e giuria in televisione
- il signor Vauro, collega della signora Sgrena e già ospite fisso del sig. Santoro sulle trasmissione Rai
- un paio di ospiti a rotazione, mescolati al resto del circo; tali presenze sono da accomunare a sagome di cartone, raramente gli viene permesso di aprire bocca tra una pregnante imitazione della signora Guzzanti ed una vignetta del signor Vauro
Il signor Santoro è soltanto un uomo di un’estrema vanità che VIVE per apparire davanti ad una telecamera; se ne avesse i mezzi economici, non sarebbe diverso dal signor Berlusconi.
Persegue i suoi scopi con cinica determinazione; qualcuno di voi si ricorda di averlo votato per rappresentarci al Parlamento Europeo? Complimenti…
Ancora non sono riuscito a capire qual è lo scopo delle sue azioni; di sicuro non è una “missione per la libertà”, come diceva sul suo sito cercando i voti degli elettori. Libertà significa confronto, ed il contraddittorio è sempre stato un optional nelle sue trasmissioni.
Veniamo al titolo: cosa c’entra Beppe Grillo? Ad un certo punto ha annunciato uno spezzone dello spettacolo di Grillo, definendolo “un’altro trombato della televisione italiana”.
Mi dispiace farglielo notare, signor Santoro: Grillo non va in televisione da molto più tempo di lei. Perché? Per il semplice motivo che non guarda in faccia nessuno: se ha qualcosa da dire, lo dice, fregandosene dei partiti, dei poteri forti e di tutto il resto. Ad esempio, non ha bisogno di pararsi il fondoschiena per assicurarsi un posto al Parlamento Europeo.
Lasci perdere, signor Santoro: Beppe Grillo è altra cosa.
2 commenti/trackback a “Santoro e Grillo”
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27 Luglio 2005 alle 20:02
…Santoro non mi fa lo stesso effetto che procura a te anche se non mi è particolarmente simpatico, ma a parte questo, ho visto la trasmissione di cui parli (l’hanno data in onda in diretta su diverse piccole reti locali) e sono rimasto davvero attaccato allo schermo tutto il tempo, ringraziando d’avere la fortuna d’averla incontrata per caso su un canale che non vedo mai e che qualcuno avesse organizzato quel lavoro (la diretta era presa da un teatro di Roma, dove vivo e dove sono finito per coincidenza il giorno dopo per vedere un altro incontro su Terzani). L’insieme degli argomenti che trattavano è vero che non si può vedere sui canali principali, così come gli argomenti che tratta Grillo. Forse per questo c’entrava, non era una gara tra di loro a chi era più vittima della censura tv e a chi avesse più l’onore di questo, no?
Ciao,
Cornelius
27 Luglio 2005 alle 20:09
Credo di avere un’allergia per Santoro; sono sempre più convinto che si tratti di una persona che sfrutta tutti i mezzi, che si tratti di pubblico o di farsi eleggere al parlamento europeo, per raggiungere i propri obiettivi.