Sito Agenzia delle Entrate

19 Dicembre 2006

Mi accorgo oggi che hanno rinnovato il sito dell’Agenzia delle Entrate: layout fluido, codice valido W3C (HTML 4.01 strict),  nemmeno un’ombra di tabella per il layout, solo un paio di errori veniali nel css.
Un segno dei tempi che cambiano.

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Signore e signori, dopo anni e anni di trepidante attesa Microsoft rende disponibile per il download la versione 7 di Internet Explorer (peraltro facendosi bruciare il lancio da Yahoo).

Peccato che:

  1. sia solo in inglese: in italiano forse arriverà alla fine del 2006 o all’inizio del prossimo anno insieme ad altre lingue di seconda categoria (se può interessare sembra che l’italiano venga dopo il finlandese…)
  2. sia compatibile solo con Windows XP SP2, Windows XP 64bit, Windows 2003 server (ma questo già si sapeva)

Personalmente trovo abbastanza surreale la disponibilità della sola versione inglese:

  • Mozilla Foundation, basandosi sul lavoro di volontari non pagati, riesce a rilasciare ogni anno una versione aggiornata del browser in decine di lingue
  • Microsoft, che ha avuto a disposizione tempo (anni), persone e soldi per questa release, se ne frega e rilascia solo la versione in inglese

A queste considerazioni aggiungo una notizie delle ultime ore: meno di 24 ore e IE7 colleziona il suo primo bug (per essere onesti di scarsa gravità)*. In proposito mi piacerebbe sentire il parere di chi scrive queste parole:

La pretestuosa maggior sicurezza di Firefox su IE è tutta da dimostrare.

Il nuovo IE7 di cui attendiamo (forse per oggi) la distribuzione mostra nella RC funzionalità, potenzialità, sicurezza notevolmente superiori a quelle di IE6 … non prendo neppure in considerazione Firefox che rimane molte spanne sotto.

* Stamattina scopro che Microsoft reagisce scagionando il figliol prodigo Internet Explorer 7 e accusando il figlio brutto e cattivo Outlook Express

These reports are technically inaccurate: the issue concerned in these reports is not in Internet Explorer 7 (or any other version) at all. Rather, it is in a different Windows component, specifically a component in Outlook Express. While these reports use Internet Explorer as a vector the vulnerability itself is in Outlook Express.

While we are aware that the issue has been publicly disclosed, we’re not aware of it being used in any attacks against customers.

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Incoerenza sul P2P?

17 Dicembre 2005

Questo post nasce dalla lettura di queste righe sul blog di Davidonzo; siccome il tutto risultava troppo lungo, ho preferito evitare di usare i commenti del blog.

Io sono del tutto contrario al P2P inteso come scambio di materiale protetto da diritti d’autore; se una persona decide di usarlo, deve essere consapevole che sta operando al di fuori della legge e che potrebbe subirne le conseguenze. Troppo comodo lamentarsi perché le pene sono del tutto sproporzionate rispetto al reato.

È del tutto inutile e ipocrita nascondersi dietro il dito della “lotta contro le major”: se stai scaricando l’ultimo album di Anastacia lo stai facendo perché non hai voglia di spendere i soldi per acquistarlo. Non me ne frega una beata cippa che il cd sia troppo caro: fanne a meno! Non te l’ha prescritto il medico di ascoltarlo.
Accendi la radio, collegati ad Internet ed ascolta le radio internazionali, scarica il disco o la canzone da iTunes: le alternative non mancano, peccato che manchi la volontà di vederle.

Lo stesso giudizio riguarda l’utilizzo di software non originale: se non puoi permetterti di spendere centinaia di euro per l’ultima versione di Windows, Office o di Photoshop, cerca delle alternative Open Source o Free Software (Linux, OpenOffice, Gimp), non issare la ridicola bandiera della lotta al monopolio di Microsoft.

Il discorso è sempre quello: le major non accettano il fatto che il p2p sia un nuovo competitor di mercato.

Ma stiamo scherzando? È come sostenere che il contrabbandiere di sigarette è un competitor della tabaccheria all’angolo! Come può un sistema illegale essere un competitor? Partendo da un presupposto palesemente errato tutto il resto del discorso è, senza offesa, fuffa 😉

Voi mirate a far soldi, quando il vostro core dovrebbe essere la soddisfazione del cliente…

Mi sa che non viviamo nello stesso mondo…
L’unico scopo di un’azienda è il profitto: in alcuni campi (ampia competizione) la “soddisfazione del cliente” è direttamente proporzionale al profitto, ma la “soddisfazione del cliente” non sarà mai l’obiettivo di un’azienda. Perché? Perché la “soddisfazione del cliente” non ti paga l’affitto alla fine del mese, i dipendenti, l’INPS, le tasse, ecc. ecc.


TopHost (ancora?)

6 Novembre 2005

Ho appena scoperto di essere linkato nientemeno che su una pagina di supporto del sito di TopHost; siccome non mi sono alterato, immagino di aver vinto un premio nella categoria “quelli che ci hanno messo alla gogna” in collaborazione con Blade Inside.

Vogliamo tendere la mano in segno di pace anche a coloro che si sono “alterati” e che ci hanno messo alla gogna, alcuni in maniera scientifica con i link studiati ad arte. Auguriamo loro di non doversi mai trovare in situazioni difficili come quelle che abbiamo dovuto fronteggiare:

A parte che passate per dei portasfiga notevoli, vi posso rassicurare che questo non succederà, per il semplice fatto che non mi occupo di hosting e non ho in programma di cambiare lavoro a breve termine.

Io NON ho un’azienda di hosting, NON ho amici che lavorano in aziende di hosting, NON devo fare marchette a nessuno, NON ricevo soldi ogni volta che cito un’azienda piuttosto di un’altra; questo blog è in hosting su Excom.it, se ne parlo (bene) è semplicemente perché ritengo di ricevere un servizio adeguato (se non superiore) alla cifra che pago.
Se la qualità del servizio venisse meno, comincerei a lamentarmi di Excom; per quanto riguarda TopHost, mi sono limitato a far notare un disservizio che colpiva alcuni dei blog che leggo.

Alcuni commenti presenti sul sito mi lasciano abbastanza perplesso: da un lato c’è chi difende a spada tratta TH (contenti voi, io almeno in questa occasione non ho subito i risultati del disservizio), dall’altro chi si lamenta per le perdite economiche legate alla non visibilità del sito. Ma stai scherzando? Apri un sito per lavoro e lo appoggi su un hosting che costa 9 euro all’anno? Secondo te hanno dei criceti obesi in testa quelli che spendono 7.95$ al mese per un hosting base su DreamHost?
Nella vita la qualità si paga, e credo che per 9 euro all’anno TopHost funzioni pure troppo bene.

Concludiamo con qualche consiglio di lettura:

  • la risposta di Pandemia
  • i commenti alle varie segnalazioni del supporto di TopHost, non tutti “vicini e comprensivi” come quelli riportati dallo staff

Statistiche browser

1 Novembre 2005

OneStat ha pubblicato le statistiche aggiornate sulla diffusione dei browser: nella classifica globale Mozilla Firefox sale all’11,51% (+2,82% rispetto ad aprile), Internet Explorer scende a 85,45% (-1,18%).

A mio avviso inspiegabile le differenze tra USA (Internet Explorer al 80,73%) e Regno Unito (Internet Explorer al 93,37%): non solo Firefox è sotto al 5%, ma anche Safari è a meno dell’1%!


Mac Os X 10.4.3 e Acid2

1 Novembre 2005

Come ampiamente scritto sui siti dedicati ad Apple, è disponibile l’aggiornamento a Mac Os X 10.4.3 (nel mio caso 56.8 MB di download).

informazioni mac 10.4.3

Da sottolineare il fatto che la versione di Safari compresa nel presente aggiornamento, la 2.0.2 (416.12), riesce finalmente a passare il test Acid2, aggiudicandosi il titolo di primo browser “ufficiale” (non in stadio beta, alfa o preview) a raggiungere questo traguardo.

acid2 con safari

La cosa strana è che, se si modifica la larghezza della finestra, il faccione salta; evidentemente non è un problema, visto che il traguardo è stato segnalato proprio sul sito di WebStandards. Tentando di modificare la dimensione della finestra in Firefox l’immagine sparisce e si ritorna al link per avviare il test.

acid2 con safari

Questo è il risultato, non certo straordinario, del motore Gecko alla versione 1.8 (incluso in Firefox 1.5)

acid2 con firefox 1.5