Leggo questa dichiarazione di Fassino e mi vengono dei dubbi:

E’ interesse strategico del Paese che la rete Telecom resti italiana

Ok, tutto bello, peccato che:

  • mi piacerebbe capire in che modo si possa intervenire nella gestione di un’azienda privata: una bella statalizzazione forzata?
  • forse era il caso di pensarci prima di privatizzarla: stiamo parlando del 1997-1999 e dei governi Prodi e D’Alema, se proprio volete prendervela con qualcuno… Sarebbe bastato scorporare la rete, mantenerla in gestione oppure affittarla per un lungo periodo: non è il mio lavoro ma immagino che esistessero decine di possibili e valide alternative.
  • perché quando il protezionismo è degli altri è brutto e cattivo? Questa non è un frase di Tremonti o Berlusconi, è dello stesso autore della prima citazione 🙄

    La piccola guerra energetica tra Francia e Italia dimostra solo che c’è ancora troppo poca Europa e non troppa. È una ben fragile difesa la tentazione neoprotezionista di fronte all’interdipendenza dei mercati e alla globalizzazione. Con concorrenti come Cina e India si può competere solo se l’Europa gioca la sua dimensione continentale con 450 milioni di abitanti e mette a fattore comune l’enorme potenziale tecnologico, produttivo e finanziario delle economie di tutti i suoi Paesi.


Circa 10 giorni fa.

In ufficio ricevono la telefonata di Telecom (giunta tutt’altro che inaspettata): offrono il passaggio ad un contratto Alice Business con uno sconto sui primi x mesi (sinceramente non ricordo i dettagli economici), un’offerta del tutto simile a quella ricevuta da molti clienti residenziali.

Siccome sono “teoricamente” il responsabile informatico è stato chiesto il mio parere prima di spedire la conferma: armato di pazienza, ho inviato un fax chiedendo se fosse possibile:

  • mantenere il router attuale
  • continuare ad utilizzare i 5 account @tin.it associati all’abbonamento in uso
  • modificare l’IP del router (non ci crederete ma non è una cosa così scontata con Telecom…)

In tempi record ho ricevuto la telefonata della signora Luisella in cui mi veniva confermato che: non era possibile usare il router esistente, gli account @tin.it sarebbero rimasti utilizzabili, non c’erano problemi con l’IP.

Fine settimana scorsa

Chiama Telecom per avvisare che devono passare a tirare una nuova linea per l’ADSL. Non ne capisco il motivo ma l’appuntamento viene fissato per lunedì alle 14.30

Lunedì 14.30

Arriva la coppia di tecnici Telecom, decisamente giovani rispetto allo standard (meglio). Primo problema: non è possibile tirare un cavo nuovo, la centralina è satura e non è possibile mettere nuove derivazioni 😕

Si giunge alla conclusione di convertire la linea esistente, al che faccio presente che:

  • non possiamo rimanere per giorni senza ADSL
  • mi è stato assicurato che le 5 caselle @tin.it continueranno a funzionare: vista l’espressione del TT (Tecnico Telecom), specifico che in caso contrario mi riattaccano la vecchia ADSL e si riprendono il router Telecom

A questo punto vanno in centrale, girano la linea da Tin.it ad Alice e tornano per montare il router: non si tratta della solita astronave ma di una specie di Netgear sovrappeso marcato Pirelli capace di gestire fino a 20Mbit (ma se non ho capito male l’abbonamento che stanno attivando è 5Mbit con IP fisso).

Il TT accende il router, collega il suo notebook ma il router non funziona: non riesce a scaricare la configurazione da centrale. Dopo aver ravanato per qualche minuto decidono di tornare in centrale e provare a configurare il router direttamente da lì (nel frattempo mi riattivano la linea Tin.it): l’accordo è “Se riesco a configurare il router ti chiamo prima di sera, in caso contrario fissiamo un nuovo appuntamento”.

Prima stranezza: il vecchio router funziona su PPPoA e usa un utente legato al contratto Tin.it, dopo aver ricollegato la linea adsl il router è partito immediatamente, ben prima che i TT arrivassero in centrale per girare la linea…

In ogni caso sono le 20.30 di martedì e non ho più sentito nessuno.

To be continued…


Quali sono i criteri per valutare la reale efficacia di un sistema anti-spam? Purtroppo il numero di messaggi rilevati non è sufficiente: dati 1000 messaggi, il sistema ne ha identificati X e persi per strada Y. Questo dato, per quanto significativo, valuta solo una parte del meccanismo.

Un dato fondamentale è quello dei “falsi positivi”: si ha un falso positivo quando un messaggio buono (normalmente chiamato HAM, prosciutto, in contrapposizione a SPAM, carne in scatola) viene considerato spam e gestito come tale.

Più è efficace un sistema anti-spam, più è pericoloso un falso positivo: se il filtro è efficiente, l’utente sarà portato a non verificare i messaggi considerati come spam e fidarsi del sistema stesso.

Normalmente è possibile tarare l’aggressività del filtro: ad esempio, nel caso di Thunderbird il filtro Baesyano associa al messaggio un punteggio, se questo punteggio supera la soglia 90 il messaggio viene marcato come posta indesiderata.
L’utente può, a suo rischio e pericolo, modificare questo valore agendo sul parametro mail.adaptivefilters.junk_threshold. Riducendo il valore aumenterà la quantità di spam rilevato ma anche la possibilità di avere falsi positivi.

Se siete interessati all’argomento, date un’occhiata alla serie di articoli che Casper sta dedicando alla questione: valutazione dei filtri anti-spam e dei falsi positivi in alcuni tra i più diffusi client e-mail.

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Una foto vecchia di circa un anno che raccoglie ancora oggi qualche commento su Flickr.

Echinopsis (si tratta del fiore di un cactus) fotografato con EOS 350D + Sigma 24-70mm ƒ2.8

echinopsis.jpg


Segnalazione blog

1 Aprile 2007

Ebbene sì: sono riuscito a traviarne un altro 😛

Quattro amministratori di eXtenZilla, quattro blog (uno, due, tre e quattro, anche se l’ultimo sembra essersi dimenticato di avere un blog), senza contarne un paio dello staff di Mozilla Italia (uno e due).

Benvenuto a Iacchi, un uomo (uomo… 😛 ) che riesce ad infilare consonanti aspirate dove mente umana non può nemmeno concepire la presenza di una consonante, un uomo che chiede alla cameriera della pizzeria “una maialona stesa” tra l’ilarità generale 😛

P.S. ricordate che oggi è il primo di aprile, non fidatevi di tutto quello che leggete
P.P.S. tutto ciò che leggete in questo post è pura verità, il pesce d’aprile non c’entra

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