Per prima cosa ringrazio il buon Giovy per il prezioso suggerimento, poi ne approfitto per segnalarvi una panoramica sulle opzioni di aggiornamento per Windows Vista:

  • l’aggiornamento è disponibile per utenti con una licenza di Windows 2000 o Windows XP (nelle varie versioni, compresi Media Center e Tablet Edition)
  • gli utenti di Windows 2000 e Windows XP 64 bit sono obbligati ad effettuare una “clean install” (niente aggiornamento mantenendo le impostazioni, se lo si desidera è possibile usare Windows Easy Transfer)

A prima vista la versione upgrade di Windows Vista si installa solo a partire da un sistema operativo funzionante (nel mio caso ho installato Windows XP sp1 e poi l’upgrade a Vista Business).
Questo significa anche che non è possibile installare su Parallels: avviando da una macchina virtuale Windows XP l’installer si blocca per il mancato supporto ACPI, avviando direttamente una nuova installazione non è possibile procedere (viene richiesta la presenza di un OS funzionante).

In realtà esiste il trucco.

1) Si avvia l’installazione direttamente dal DVD di Windows Vista Upgrade

Screenshot Windows Vista

2) Nel momento in cui bisogna digitare il cd-key, non si inserisce nulla e si prosegue

Screenshot Windows Vista

Screenshot Windows Vista

3) Nella schermata successiva viene richiesta la versione di Windows Vista di cui si possiede la licenza (questo significa che tutti i DVD sono identici)

Screenshot Windows Vista

4) L’installazione procede tranquillamente e si ottiene una copia di Windows Vista attiva per 30 giorni: non è possibile inserire il codice cd-key e attivare la copia in quanto viene segnalato che si tratta di un codice Upgrade

Screenshot Windows Vista

5) Si inserisce il cd e si ripete la procedura di installazione partendo dalla versione appena installata


Lo PseudoVista

3 Febbraio 2007

Finalmente stamattina ho trovato il tempo di installare Windows Vista sul “muletto”: si tratta della versione Business Upgrade (ricevuta con il MAPS).

dopo_small.jpg

Caratteristiche del muletto, hostname Mordor 😛

  • Pentium 4 3.0Ghz
  • scheda madre Abit IS7
  • lettore DVD
  • scheda video ATI Radeon 9250 128MB
  • 1 gb di ram
  • 2 hard-disk SATA da 160GB in Raid1 (controller sulla scheda madre)
  • monitor Dell 24″ con connessione VGA (la DVI è già occupata dal desktop, Sauron)

Primo problema: l’installazione della versione upgrade deve essere avviata da un’installazione funzionante di Windows, quindi non è possibile installarla direttamente su Parallels. Purtroppo non si riesce ad installarla nemmeno partendo da una macchina virtuale con Windows XP: l’installer si blocca per la mancanza del supporto ACPI.

A questo punto installo Windows XP Pro sp1 e poi faccio l’upgrade a Vista; tra le altre opzioni è possibile fare l’aggiornamento senza mantenere le impostazioni del sistema operativo già presente (la cartella windows viene rinominata in windows.old).

L’installazione procede rapida e indolore: l’unico driver richiesto è stato quello del controller SATA, per il resto il sistema si è arrangiato in maniera egregia e decisamente rapida. Nel giro di mezz’ora il sistema è installato e funzionante, anche se c’è qualche problema con la qualità dell’immagine (gestire la risoluzione di 1920×1200 non è cosa semplice).

prima_small.jpg

Un momento di tregua dell’alzheimer mi permette di ricordare che, da qualche parte, ho una scheda video decisamente più performante della Radeon: una Geforce FX5700LE con 256MB. Sostituendo la scheda, l’analisi delle prestazioni migliora decisamente e l’immagine sul monitor è ottimale.

dopo_small.jpg

Windows Vista mi concede persino il lusso di attivare Aero: finestre semitrasparenti (basta guardare la parte superiore della finestra nel secondo screenshot), chiusure con animazioni della finestra, scroll 3D tra le applicazioni (l’unica utilità di questa funzione è stupire i conoscenti…).
Nota a margine: la fluidità degli effetti di Mac Os X è ancora molto lontana 😉

Rispetto alla RC1 le prestazioni sembrano decisamente migliorate: il task manager (che non si chiama più task manager ma Gestione attività) segnala circa 450MB di Ram occupata (con Aero, Firefox e NOD32).

La cartella con i dati dell’utente non è più posizionata in “Documents and settings” ma in “Users”: nella finestra del file manager tale cartella verrà visualizzata come cartella Utenti (viene introdotto un livello intermedio localizzato in stile Mac Os X), la cartella Documenti corrisponderà alla directory c:\users\nome_utente\Documents.

Cambia anche la barra degli indirizzi

barra_indirizzi.jpg

Facendo clic sulla parte vuota della barra degli indirizzi sarà possibile digitare il percorso come nelle precedenti versioni di Windows: ad esempio, per raggiungere la cartella dei profili di Firefox basterà digitare %Appdata%\Mozilla\Firefox\Profiles (il percorso corrispondente su disco è C:\Users\nome_utente\AppData\Roaming\Mozilla\Firefox\Profiles).

Piccolo tip: se volete aprire il prompt dei comandi, basta digitare cmd nella barra degli indirizzi.

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Le licenze OEM di Vista

29 Gennaio 2007

Mi riallaccio a questo post di Fullo su Windows Vista

Aumento del costo dell’hardware: non ci credo neanche se mi firmano col sangue che la versione OEM di Vista Business costerà ancora come la stessa di XP Pro

Tenuto conto del fatto che le quotazioni delle licenze OEM sono in dollari e possono dipendere dal fornitore, ecco una panoramica dei costi delle licenze di Windows Vista paragonate con quelle di Windows XP:

  • Windows Vista Business: stesso costo di Windows XP Professional
  • Windows Vista Ultimate: +35% rispetto a Windows XP Professional
  • Windows Vista Home Basic: stesso costo di Windows XP Home
  • Windows Home Premium: +27% rispetto a Windows HP Home

aumento della pirateria del SO che tutti vorranno e nessuno si potrà permettere

Sinceramente spero che stavolta abbiano creato un ottimo sistema anti-copia: in questo modo le persone saranno obbligate a pensarci due volte prima di installare una versione pirata del SO (e valuteranno anche le alternative).

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Da qualche giorno rilevavo un fastidioso problema sul pc desktop con Windows XP Professional: normalmente apro una decina di finestre (così si spiega l’utilità del 24″) e utilizzo la barra delle applicazioni per passare da un programma all’altro.

Descrizione del problema:

  • se la finestra è già aperta in background e non ridotta a icona, facendo clic sul corrispondente rettangolo nella barra delle applicazioni la finestra non viene visualizzata e il rettangolo inizia a lampeggiare
  • se apro un’applicazione il rettangolo dell’applicazione lampeggia e la finestra non acquisisce il focus
  • premendo sulla tastiera il tasto con l’icona di Windows non si apre il menu avvio
  • facendo clic con il tasto destro sul rettangolo dell’applicazione, questo si mette a lampeggiare ma non appare il menu contestuale

Soluzione Microsoft ai problemi di focus:

  • aprire regedit (con la dovuta consapevolezza…)
  • individuare la chiave HKEY_CURRENT_USER\Control Panel\Desktop
  • cercare il parametro ForegroundLockTimeout ed impostarlo a 0 (il valore predefinito è 200000, 0x00030d40 in esadecimale)
  • riavviare il pc

Nota: per modificare questo valore è anche possibile utilizzare Tweak UI (sezione general->focus).

Purtroppo nel mio caso non si è risolto nulla: a questo punto non resta che cercare il colpevole terminando, uno alla volta, i processi attivi (54) e sperare che il problema non sia in qualche chiave di registro scassata o file dll.

Alla fine il colpevole è risultato essere il software VIA RAID TOOL (lo strumento per il controllo dei dischi raid su controller VIA): per il momento mi sono limitato ad eliminarlo dall’esecuzione automatica; con calma, nei prossimi giorni, cercherò eventuali aggiornamenti.
La cosa assurda (ma non troppo trattandosi di Windows) è che l’anomalia sia iniziata in modo del tutto casuale (le ultime modifiche sul sistema risalgono ad almeno due settimane prima della comparsa del problema) e che tale software non abbia mai creato problemi in 3 anni.

viaraid.png

Rieccomi dopo circa 48 ore di sequestro da parte di Telecom Italia: niente linea telefonica e ovviamente niente ADSL (guasto in centrale) 🙁

Ultimamente è periodo di virus: dopo almeno 5 pc infettati da Link Optimizer e Gromozon, oggi è il turno di uno splendido notebook.
Caratteristiche del potente mezzo: Compaq Armada E500, PentiumIII a qualche cosa, 256MB di ram, Windows XP Professional (sp0), qualche centinaio di virus, niente cd di ripristino né del sistema operativo e, chicca conclusiva, lettore cd non funzionante.

Dopo un paio d’ore di scansioni varie, mi sono ritrovato di fronte uno scorfano particolarmente ostinato: siccome il simpatico DeluxeCommunications mi ha fatto perdere delle ore, faccio un riassunto della situazione.

Il fetente si piazza nella cartella \programmi\deluxecommunications (all’interno ci troverete un file dxc.exe e un paio di dll), in \windows\system32 (dxc*numeroacaso*.dll) e in %AppData% (anche qui dll con nome pseudo casuale).

Purtroppo non sono riuscito a venirne a capo con i soliti strumenti: scansione profonda del NOD32, SpyBot S&D e HiJackThis. NOD32 rileva i file infetti ma non riesce a cancellarli (sono in uso), HiJackThis non riesce a cancellare i riferimenti sul registro presenti in

HKLM\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Run
HKLM\Software\Microsoft\Windows NT\Current Version\Windows-->AppInit_DLLS

Tu cancelli le chiavi, lui se le ricrea: non serve a nulla uccidere i processi nel task manager o controllare tra i servizi avviati 🙁

Via Google si trova una soluzione semplice (non verificata personalmente): eseguire da prompt dei comandi

c:\programmi\deluxecommunications\dxc.exe /u

Peccato che l’eseguibile sia stato segato al primo giro di antivirus. Conseguenza: non riesci a eliminare le dll (sono in uso).

Alla fine il colpo di culo fortuna: trovi un software, SUPERAntiSpyware, mai sentito nominare, che con un paio di scansioni di mezz’ora ti pulisce il computer che è ‘na bellezza!

Il fetente (DeluxeCommunications) mi ha anche permesso di imparare un altro aspetto del mondo anti-spyware.

Provate a cercare dxc.exe su Google: i primi risultati avranno indirizzi del tipo anti-spyware101, 411-spyware-remove, ecc. ecc.
Tutti questi siti vi fanno scaricare un FreeSpywareScanner.exe (o altro eseguibile dal nome molto simile) che non è altri che SpyHunter della Enigma Software Group Inc.: tale software fa la scansione ma non permette di rimuovere gli elementi individuati (la rimozione funziona solo con il programma completo, costo $29.99).

Vista la mancanza di trasparenza dei siti in questione (e di conseguenza dell’azienda), se mai dovrò spendere 30$ per un AntiSpyware lo farò per acquistare SUPERAntiSpyware 😉


Purtroppo è un problema che si verifica con una certa frequenza sui sistemi NT e risulta particolarmente fastidioso con Windows 2000: nel registro eventi viene riportato un evento con ID 1000

Tipo evento: Errore
Origine evento: Userenv
Categoria evento: Nessuno
ID evento: 1000
Data: 30/11/2006
Ora: 10.16.34
Utente: NT AUTHORITY\SYSTEM
Computer: SERVER
Descrizione: Impossibile scaricare il file del Registro di sistema. Se si dispone di un profilo di roaming, le impostazioni non vengono replicate. Rivolgersi all'amministratore.
DETTAGLI - Accesso negato. , Build numero ((2195)).

Conseguenze: i profili di roaming non vengono sincronizzati, in tutti i casi la disconnessione dell’utente richiede un paio di minuti dal momento che 60 secondi vengono sprecati nel tentativo di “liberare” il registro (la finestra riporta “Salvataggio delle informazioni in corso…”).

Soluzione: scaricarsi UPCHClean dal sito Microsoft (il download richiede la convalida di autenticità). Questo piccolo software attiva un servizio in grado di sbloccare il registro e inserire nel log i dettagli dell’applicazione colpevole dello stallo
Tipo evento: Informazioni
Origine evento: UPHClean
Categoria evento: Nessuno
ID evento: 1401
Data: 30/11/2006
Ora: 10.56.25
Utente: SERVER\nomeutente
Computer: SERVER
Descrizione: The following handles in user profile hive SERVER\nomeutente (S-1-5-21-1960408961-746137067-854245398-1005) have been remapped because they were preventing the profile from unloading successfully: svchost.exe (512) HKCU (0x398)

Come è possibile vedere, nella parte finale viene indicato il colpevole: nel caso specifico svchost.exe

Per scoprire i processi associati al PID 512 è possibile utilizzare il comando tlist -s nel prompt dei comandi. Il comando tlist.exe (tasklist.exe in Windows XP) non è disponibile nel sistema standard, va caricato dal cd di Windows 2000 installando gli strumenti di supporto da \support\tools\setup.exe

Per ulteriori informazioni potete consultare il file readme.txt associato al download di UPCHClean 😉