La blogopalla polemica

6 Ottobre 2007

Tra i blogger con maggiore visibilità ci sono attriti e inimicizie personali, ormai l’abbiamo capito e ce ne siamo fatti una ragione: alla fine la blogopalla che gravita intorno a BlogBabel è l’equivalente di un paesotto di provincia, dove molti si conoscono e la gente mormora.

Quello che fa crollare le braccia è vedere persone intelligenti scagliarsi contro il nemico di turno con frecciatine inutili e con la capacità costruttiva di un discorso improvvisato di George Bush. Ci sono poi altri che cercano di entrare a gamba tesa nella polemica, probabilmente con l’obiettivo di sempre: raggiungere maggiore visibilità.

Stamattina stavo per scrivere un post per sottolineare che le lamentele non sono sempre spontanee e disinteressate, che a volte val la pena controllare i microcosmi e i rapporti personali, quando ho trovato questo post di Matteo Balocco. Direi che non c’è nulla da aggiungere.

Solo un piccolo appunto: volete criticare i blogger e la blogopalla? Sta a voi decidere se farlo in modo ironico o in modo greve, le possibilità non mancano. Basta evitare i toni da bambini delle elementari 😉

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È da un po’ di tempo che ho intenzione di scrivere questo post, ma per qualche motivo è sempre rimasto solo nella mia testa e non è mai arrivato all’editor di WordPress. Di cosa parliamo? Di blogger, consapevolezza, fotografie e licenze.

Personalmente ho un’immagine del blogger come un soggetto dotato di consapevolezza superiore alla media, il gradino dell’evoluzione successivo rispetto all’utente medio di MySpace. Naturalmente non sto parlando del proto-blogger, ad esempio un profugo di MySpace appena approdato a wordpress.com, ma di un utente che il blog lo usa da qualche tempo e ha capito come deve (dovrebbe) comportarsi: il blogger serio (avevo una mezza intenzione di scrivere “blogger autorevole” per il gusto di vedere Gaspar spezzarmi le braccine a colpi di i-chuan, poi ho rinunciato per evitargli la trasferta).

Faccio qualche esempio:

  • il blogger serio non si sognerebbe mai di prendere un post scritto da un’altra persona, fare un copia/incolla nel proprio spazio personale senza cambiare una virgola e senza citare l’autore
  • il blogger serio si amputa un dito piuttosto che non citare una fonte, a quello ci pensano già i numerosi quotidiani e giornalisti approdati in massa sul web (e dopo il fenomeno Grillo aumenteranno, oh se aumenteranno, e in proporzione aumenteranno le castronerie che saremo costretti a leggere)
  • il blogger serio non partecipa ai contest e non ne organizza
  • il blogger serio non si autocandida nei concorsi

Stabilito questo, mi chiedo perché molti blogger non applichino la medesima consapevolezza che riservano ai contenuti anche alle fotografie e alle illustrazioni.

Quando prendete una fotografia da Flickr o da altri servizi simili, avete mai buttato l’occhio sulla licenza? Su, non è difficile, si trova in basso a destra…

licenza.png

Questa è la licenza di tutte le mie fotografie su Flickr: cosa significa? Significa che siete liberi di usarle, non per uso commerciale, ma che dovete chiaramente attribuirne la paternità. In pratica dovete far capire da dove arriva quella fotografia, con un link all’immagine originale oppure all’autore.

Volete qualche esempio corretto? Prendete un qualsiasi post del blog di Luca Sartoni. Volete qualche esempio negativo? Aprite i blog del vostro feed reader e controllate come vengono gestite le immagini, sono sicuro che avrete tanti (troppi) cattivi esempi a disposizione.

Altra cosa: avete mai controllato con che licenza caricate le immagini altrui sul vostro account di Flickr?

Potrei farvi un corposo elenco di blogger che caricano immagini coperte da copyright altrui con il proprio ©, altri caricano le proprie foto e mettono tutti i diritti riservati: naturalmente ciascuno è libero di vivere come vuole, ma dal momento che lì fuori ci sono pochi Cartier-Bresson, tendo a pensare che si tratti di una scelta non consapevole della licenza (Palmasco ad esempio è un professionista e usa licenze CC per le sue foto su Flickr).
Che poi, detto tra noi: se vogliono fregarvi la foto non sarà certo il simbolino © ad impedirglielo 😉

Volete arricchire i vostri blog con immagini e illustrazioni? C’è solo l’imbarazzo della scelta: i motori di ricerca, il sito Creative Commons e Flickr permettono di cercare elementi da riutilizzare liberamente, basta solo un pizzico di consapevolezza in più.


Abituato a lavorare con i desktop virtuali sull’iMac e sul PowerBook (grazie a VirtueDesktop), nasce il problema di ottenere funzionalità simili anche sul nuovo notebook con Windows Vista. Piccola digressione: se penso che Linux ha un pieno supporto ai desktop virtuali da secoli, la versione in arrivo di Mac Os X avrà Spaces, per Windows XP esisteva un PowerToy fornito direttamente da Microsoft (Virtual Desktop Manager), mi sembra assurdo che Windows Vista non integri in modo nativo questo tipo di funzionalità 😕

Ecco il risultato delle mie ricerche su Google:

  • molti siti propongono Yod’m 3D, un software gratuito che nel frattempo è stato acquisito da Otaku Software, ha cambiato nome in Deskspace ed è diventato a pagamento (19.95USD)
  • c’è un’ottima pagina su Wikipedia dedicata ai desktop virtuali per i vari sistemi operativi
  • un buon software freeware (gratuito per uso privato, con licenze a partire da 10€ per uso commerciale) è Dexpot

Se volete provare Dexpot, ecco alcune informazioni utili:

  • è possibile creare fino a 20 desktop virtuali
  • non ci sono animazioni particolari nel passaggio tra un desktop virtuale e l’altro (non che servano, ma qualcuno storcerà il naso)
  • per passare da un desktop all’altro è possibile usare i tasti WINDOWS+freccia sinistra (o destra), oppure ALT+numero desktop. Tutte le scorciatoie da tastiera sono personalizzabili attraverso le opzioni (decisamente numerose)
  • facendo doppio clic sull’icona nella traybar è possibile visualizzare tutti i desktop disponibili e selezionare quello da attivare

schermi.jpg

Se avete Windows Vista è sicuramente un software da provare 😉


Oggi, nonostante l’impegno di qualche menagramo pugliese 😛 , ho ricevuto il pacco con il nuovo obiettivo: Canon EF 50mm ƒ1.4 USM.

Canon 50mm ƒ1.4 vs ƒ1.8

Qualche impressione al volo:

  • la qualità costruttiva è quella del Canon 85mm ƒ1.8, quindi decisamente superiore al 50mm ƒ1.8
  • il paraluce ES-71 II viene avvitato direttamente sull’obiettivo, non c’è bisogno di una ghiera aggiuntiva come avviene per l’ES-62
  • la messa a fuoco e il bokeh sono decisamente superiori, merito rispettivamente dell’USM e delle 8 lamelle del diaframma (sono 5 nel modello ƒ1.8)

Ora non resta che farci un bel po’ di foto 😉

Test 50mm f/1.4


Nokia E90 arrivato!

2 Ottobre 2007

Quando ormai cominciavo a rinunciare all’idea di avere tra le mani il Nokia E90 ordinato ad agosto, ecco che oggi il corriere mi ha fatto la sorpresa (ma non sono il solo).

Su Flickr potete vedere le foto dell’unboxing: adesso metto il “cellulare” sotto carica, domani mattina comincio a litigare con la sincronizzazione (Windows XP) e cerco di capire quali software installarci 😉

Nokia E90 lato

Oggi ero anche convinto di ricevere il 50mm ƒ1.4, invece il corriere non è passato. Stasera provo a verificare la spedizione sul sito TNT e scopro un nuovo stato dell’ordine, inquietante e mai visto:

stato_tnt.png

Solitamente quando la spedizione è in mano all’addetto alla consegna il pacco viene recapitato in giornata: sarà colpa della maledizione di Giovy?

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Ritorno sull’argomento tag cloud per le categorie di WordPress: oggi ho provato ad installare in locale la versione 2.3 di WordPress e, come previsto, lo script non è più compatibile.

La spiegazione è semplice: la tabella wp_categories è stata rimossa e i dati necessari per lo script sono stati distribuiti in due tabelle distinte:

  • nella tabella wp_terms troviamo i term_id e i nomi associati a questi term_id
  • nella tabella wp_term_taxonomy riusciamo ad associare una tipologia ai vari term_id (campo taxonomy) e recuperare il numero di post collegati (campo count)

A questo punto, per recuperare tutti i valori che prima erano disponibili in un’unica tabella è necessario selezionare i termini di tipo category e fare un join delle due tabelle.

Ecco il nuovo codice (file in formato txt), compatibile SOLO con WordPress 2.3

< ?php

// Recupero le informazioni sulle categorie dal database
$qrystr = "SELECT $wpdb->term_taxonomy.term_id AS id_categoria, count, name, taxonomy FROM $wpdb->term_taxonomy LEFT JOIN $wpdb->terms ON $wpdb->term_taxonomy.term_id=$wpdb->terms.term_id WHERE taxonomy='category' ORDER BY name";

$cats = $wpdb->get_results($qrystr);

//Recupero il numero massimo di post per una singola categoria
$max_value = 0;
foreach ($cats as $cat)
{
 if ($max_value < $cat->count) {
	$max_value = $cat->count;
 }  	
}

//Considero 15 scalini , a partire da 60% a 200%
//Per modificare questi due valori basta modificare i valori delle variabili
$percentuale_minima = 100;
$percentuale_massima = 230;
$percentuale_scalino = 10;
$numero_scalini = ($percentuale_massima-$percentuale_minima)/$percentuale_scalino;
$post_per_scalino = $max_value / $numero_scalini;
	
// Stampo tutte le categoria all'interno di un div (id=cloud)
// assegno una classe alla categoria (o alle categorie) più grandi
echo '
'; foreach ($cats as $cat) { if ($cat->count>0) { $catname = $cat->name; $catlink = get_category_link($cat->id_categoria); $postcnt = $cat->count; $percentuale_fontsize = $percentuale_minima+(Round($postcnt/$post_per_scalino)*$percentuale_scalino); echo ''; } else { echo ' style="font-size: ', $percentuale_fontsize,'%" title="',$postcnt,' post">'; } echo $catname,"\r"; } } echo "
"; ?>