Riflessioni su FIAT
22 Maggio 2006
Sono l’unico ad avere dubbi quando sente parlare di FIAT? Io avevo in portafoglio delle azioni FIAT (poche) e le ho vendute pochi giorni dopo l’indennizzo ricevuto da General Motors.
Dal mio punto di vista (quello di un non addetto ai lavori che non è in grado di leggere il bilancio di una società) la giustificazione è semplice: se una società sul baratro (GM) è disposta a pagare 1,55 miliardi di euro pur di non pigliarsi FIAT vuol dire che l’azienda ripudiata non è poi messa così bene, alla faccia dei manager e dei loro piani di risanamento.
Un anno fa FIAT piangeva miseria e batteva cassa (integrazione), le immatricolazioni e le quote di mercato erano ai minimi storici e, per concludere in bellezza, c’era lo sciopero delle bisarche. Negli ultimi mesi FIAT ha messo a segno un vero e proprio rally in borsa (guarda caso dopo che sono entrate le banche), ed ogni mese le immatricolazioni della casa torinese hanno incrementi percentuali notevoli: nell’ultimo mese +6.6% sul mercato italiano, +12% in Europa.
Come è possibile? Io non ne vedo molte in circolazione di Gran Punto, Idea e compagnia bella; non conoscendo il mondo dei concessionari di automobili, mi viene quasi il dubbio che stiano immatricolando a raffica le auto per poi rivenderle a km zero. Se è così tra 6-12 mesi sarà di nuovo miseria e andranno a chiedere al Governo degli incentivi per il mercato dell’automobile?
Quotazione titolo FIAT ultimi 6 mesi (fonte Yahoo)
Personalmente la FIAT che crolla in borsa per colpa dello scandalo Juventus mi sembra una gran presa per i fondelli…
7 commenti/trackback a “Riflessioni su FIAT”
Trackback e pingback
- Nessun trackback o pingback disponibile per questo articolo
Non è possibile inserire nuovi commenti. I commenti vengono disattivati automaticamente dopo 60 giorni.
22 Maggio 2006 alle 13:58
1) Sei uno sporco capitalista!…
2) …beato te…
3) … per essere ignorante in materia, la tua analisi è lucida ed obiettiva: COMPLIMENTI!
22 Maggio 2006 alle 14:33
Intanto oggi è uscito questo: Fiat in forte calo, oltre il -5%
Nello specifico si può dire che, anche se il discorso da fare sarebbe molto lungo e approfondito: il settore auto, per quanto ogni tot di tempo escano fuori notizie confortanti, alcune delle quali da te già elencate, non rappresenta più il core business della famiglia agnelli, all’interno delle quali ci sono due correnti opposte, una capitanata da jonh elkann, l’altra dal cugino andrea agnelli.
Il primo convinto che la strada dell’auto sia ancora quella da percorrere principalmente, l’altro al contrario no, è più per una diversifacazione dell’impero imprenditoriale torinese.
Considerando poi che i maggiori azionisti sono quasi tutte membri della stessa famiglia, è che l’onere dei vari investimenti e aumenti di capitale, sono a loro carico, si può comprendere come la seconda ipotesti al momento vada per la maggiore.
Il tutto ancora no si verifica, sia perchè di fatto l’erede designato dall’avvocato è john elkann, quindi al momento è lui a prendere le dicisioni più importanti, sia perchè volenti o nolenti, la fiat per il sistema paese è ancora la principale industria.
Questo fa capire il perchè non si sta anxora discutendo di vendita del comparto auto ad altre indutrie del settore.
Motivo per cui, se si vuole fare speculazione, allora può convenire avere queste azioni in modo da guadagnarci con una possiblie vendita o opa in prospettiva, sicuramente non sono azioni da tenere per lungo tempo, come singola e semplice forma di risparmio e investimento.
Sicuramente il mercato, per chi veramente vuole investire in borsa, e non seguire semplici mode, offre di meglio, e per quanto credibile una tale affermazione, di più sicuro.
Ciao
22 Maggio 2006 alle 14:55
@Halifax: aldilà dei discorsi sugli asset societari di Fiat non dimenticare che le banche hanno in mano una bella percentuale dell’azienda (27% se non ricordo male) e diventa un circolo vizioso attraverso cui è facile alzare il valore del titolo.
Per la cronaca la maggior parte dei miei risparmi sono investiti in obbligazioni ed azioni ENEL, alla faccia di Beppe Grillo 😛
22 Maggio 2006 alle 15:08
Ma infatti non ho dimenticato il discorso banche, altrimenti non avrei scritto che il settore auto verrà in prospettiva venduto.
A loro non interessa realizzare nuovi modelli, ma esclusivamente non perdere e aumentare il valore del loro investimento, cioè l’unica materia di sui s’interessano e trattano: i soldi.
Vada per le obbligazioni, come anche per l’ENEL (soprattutto da quando ha venduto Wind, che era per loro più peso che non un valore societario),
avrei fatto un pensierino anche sulle azioni ENI però 🙂
22 Maggio 2006 alle 16:36
la ripresa di fiat non è solo l’aumento di immatricolazioni, che comunque va visto in realazione agli altri (i.e. non vedo tante grandi punto in giro, ma sono tutte in più, mentre se vedo molte peugeot 206 non riesco valutare se siano nuove o no).
C’è d considerare che sono riusciti non solo ad abbattere una buona parte dei debiti, ma anche a stringere una rete di accordi commerciali con aziende locali in una marea di mercati in forte crescite, dall’india alla cina all’est europeo.
Il grosso calo in borsa imo è solo una presa di beneficio di alcuni fondi importanti, non è che indichi niente di male.
22 Maggio 2006 alle 17:30
Per quanto riguarda la general motors, io sapevo che aveva deciso di rescindere il contratto con la FIAT pur pagando una cifra perché non aveva la disponibilità di pagare l’altra cifra, ben più alta, concordata dell’accordo; questo, a prescindere sallo stato di salute della FIAT.
Per quanto riguarda le banche, non so se vi siete visti la puntata di report di ieri sera; se non l’avete fatto tra una settimana dovrebbe essere presente su RaiClick, potrebbe essere una buona idea vederla.
25 Maggio 2006 alle 12:43
GM voleva acqusire e smantellare FIAT…
Si sapeva, era questo il gioco che GM ha sempre fatto con tutte le società acquisite.
Ed è anche *giuto*. Nella misura in cui non ci si fa scrupoli ovviamente…
GM sta male, e non ha la forza per scontrarsi con lo stato (la FIAT IMHO è parastatale, oltre ad essere paraculare…) nel momento in cui, presa la maggioranza delle azioni, decidesse di chiudere baracca (di fatto avrebbe convertito tutto ridimensionando però le strutture…).
GM rinuncia a FIAT e il titolo dovrebbe star meglio! Ma non ci sta, proprio perchè FIAT non sta meglio di prima. Mancano innovazione, mercato, crescirta, e soprattutto mancano i dividendi!
E senza quelli, chi le vuole le azioni FIAT?
L’ingresso delle banche è un altro segno di debolezza: le banche non investono in automobili, stanno li solo per cercare di salvare i loro crediti.
Poi ci sono altri duemila discorsi da fare, ma vedo che a mò di “non addetto ai lavori” di certe cose ne capisci abbastanza 😉
Hai fatto bene a vendere… Sull’ENEL? Mah! Il mercato va verso l’apertura a nuovi competitors. Non so quanto durerà la posizione privilegiata di ENEL nel settore energetico.
Oggi è solida e può permettersi un altro black out (tanto c’è solo lei 😀 ). Ma da qui a poco tutto diventerà molto concorrenziale. Sapranno rispondere adeguatamente?!
E’ un rischio, ma normale che sia così 🙂