Microsoft, curiosità su licenze OEM
30 Luglio 2005
La maggior parte delle persone conosce le licenze OEM, dove OEM è l’acronimo di Original Equipment Manufacturer: si tratta di licenze vendute esclusivamente insieme ad un nuovo pc. Esistono licenze OEM per gli applicativi e per i sistemi operativi; il vantaggio principale è che il loro costo è decisamente inferiore rispetto ad una licenza standard FPP (Full Package Product).
Veniamo alle curiosità: il listino delle licenze OEM è in $ (U.S. dollar), non nella valuta locale. Questo significa che il prezzo delle licenze OEM segue il cambio dollaro/valuta locale.
Molti lo sanno, tanti fanno finta di niente: una licenza OEM, a differenza di quella FPP, non è trasferibile ed è legata al pc con cui è stata venduta. A questo proposito, altra curiosità: non si può esporre in fattura il prezzo dettagliato delle licenze OEM, questo dovrebbe rientrare nel costo complessivo del pc.
In realtà, una licenza OEM diventa trasferibile se si abbina ad una Software Assurance, nell’ambito dei contratti di Licenza volume (ad esempio MYOL, multi-year open license, oppure Open Subscription License); quest’ultima, peraltro, dà diritto a ricevere le versioni aggiornate del software coperto.
Altra curiosità: Microsoft Office OEM può essere venduto solo con un pc completo, mentre Microsoft Windows OEM può essere venduto insieme ad un componente hardware non periferico. Praticamente stiamo parlando di qualsiasi componente che non siano cavi e ventole: ram, processore, hard disk, lettore floppy-cd-dvd, mouse e tastiera.
Ultima cosa: la licenza OEM, ad esclusione di Windows XP Professional, non dà diritto al downgrade: in altre parole, acquistando Office 2003 non è possibile installare Office 2000 ed essere in regola
Autenticità Windows – ci siamo
27 Luglio 2005
Stasera ho aperto Microsoft Update (non Windows Update) per verificare la presenza di aggiornamenti per Office e mi ha chiesto di installare lo Strumento di verifica dell’autenticità di Windows KB892130.
Al termine dell’installazione del componente ho provato nuovamente a cercare aggiornamenti: a questo punto si è aperta una finestra di Convalida autenticità di Windows, dove l’utente può scegliere se procedere con la Convalida o visualizzare solo gli aggiornamenti per gli altri prodotti. Nel secondo caso, cito testualmente, “Se non viene eseguito l’aggiornamento di Windows, il computer sarà più vulnerabile e meno protetto.”
Per chi fosse interessato all’articolo della knowledge base, questo è il link.
Arrivato anche il MAPS
20 Luglio 2005
Stamattina il corriere mi ha consegnato il pacco del MAPS; oltre ad una serie interminabile di cd, la scatola contiene abbondante materiale commerciale sotto forma di cd e brochure.
Appena avrò un attimo di tempo ho intenzione di installare Windows2003 Server Small Business Premium sul server di backup casalingo, sostituendo Gentoo che attualmente fa solo da file server.
MAPS
5 Luglio 2005
Sono reduce da una giornata intera in compagnia di tre gentili signori Microsoft; tema della sessione, “Windows 2003 Server SBE e le PMI”.
La scoperta folgorante della giornata è il MAPS, acronimo di Microsoft Action Pack Subscription; si tratta di un pacchetto, a me totalmente ignoto, dedicato ai professionisti ed alle aziende del settore che contiene un valore in licenze pari a circa 27.000 euro. Il MAPS contiene pacchetti non destinati alla vendita, quindi per uso interno: Windows 2003 server (standard, web edition, sbe), Exchange 2003, ISA 2000, Windows XP, Office 2003, Virtual PC 2004, Visio, Project, ecc. ecc.
Per richiederlo bisogna essere registrati come Microsoft Partner: il livello base è completamente gratuito, basta compilare online un questionario. Il costo iva esclusa di MAPS per il primo anno è di 320 euro, per i successivi 256 euro: nell’anno di abbonamento sono previsti tre invii trimestrali di aggiornamenti; al termine del contratto, nel caso di mancato rinnovo, il software utilizzato deve essere rimosso dai propri sistemi.
Personalmente lo trovo molto utile, soprattutto per testare sul campo i sistemi server senza investire grandi cifre.
Nota a margine di uno dei relatori: dalla metà di luglio, Windows Update farà controlli sul product key di Windows, escludendo quelli riconducibili a versioni non originali. Ma non era già così?
Consigli da MS per un player mp3
26 Marzo 2005
Fonte slashDot.org
Microsoft ne ha sfornata un’altra delle sue: una pratica guida all’acquisto di un lettore mp3.
Più che consigli per l’acquisto, avrebbero potuto intitolarla “Perché non acquistare un iPod”:
- il titolo ed il punto 1 spiegano che il lettore mp3 deve avere una “flash memory”: scartiamo tutta la famiglia iPod tranne lo shuffle
- punto 2 tutti gli accessori devono essere inclusi (arm-band, cuffie, ecc.), non ha senso acquistare queste cose a parte, anche se costano meno di 100$
- punto 3 deve esserci un display, per cui fuori anche lo shuffle che aveva passato indenne il punto 1
- punto 4 è il punto meno chiaro; se non ho capito male, sostengono che il vero player DEVE avere una radio FM, in modo che sia un professionista a creare la vostra playlist (!?)
- punto 5 qui si parla di quante canzoni in formato WMA 64k (!?) ci stanno su un lettore, la scelta del formato è puramente casuale
- punto 6 si sfiora la comica: non potete vincolarvi ad un unico negozio online quando potete acquistare da Napster, Msn Music o qualsiasi store il cui nome non inizi con la i
Conclusione: se volete un lettore serio, non comprate un pessimo iPod dalla Apple, ma andate su questo splendido sito.
Ridicoli…
AMD64
27 Dicembre 2004
AMD produce dei bellissimi processori a 64 bit con la possibilità di scalare dinamicamente la frequenza attraverso questa utility Cool&Quiet.
Come possessore di un AMD64 mi sono detto: sembra interessante, proviamo a vedere se funziona…
Come prima cosa bisogna abilitare il Cool&Quiet ed il supporto ACPI 2.0 nel bios, poi aggiornare il driver del processore nella Gestione Periferiche ed infine installare il software.
Quando si tenta di avviare Cool&Quiet il risultato è una serie infinita di finestre di errore che ti avvisa che , is not a valid integer.
La soluzione, semplice quando imbarazzante, è mettere nelle opzioni internazionali il . come separatore delle cifre decimali al posto della virgola: il fenomeno che ha realizzato il software non si è reso conto che esistono anche altri paesi oltre agli Stati Uniti.
Ora provo a scrivere alla AMD e vedo cosa rispondono…