Microsoft Origami

10 Marzo 2006

Siamo di fronte ad un nuovo e rivoluzionario dispositivo? No. Dalle parti di Microsoft hanno semplicemente deciso di rispolverare Windows Xp Tablet Edition e rinfrescare il fallimentare progetto Tablet PC.
Come se non bastasse hanno deciso di creare una campagna di viral marketing per un prodotto che non ha nulla di innovativo, e per loro stessa ammissione:

Overall, the campaign was successful beyond our wildest expectations and frankly maybe a little too successful. When we came up with this idea a few months ago, this was intended to be a small, grassroots effort to generate some interest in the UMPC.

Avrà successo il progetto Origami? No. Farà la stessa fine dei Tablet PC, finendo nella migliore delle ipotesi tra le mani di manager afflitti da ignoranza informatica e abbondanza di budget.
Se una persona ha bisogno di portabilità usa un palmare, non si porta appresso uno scatolotto con schermo da 7″; se ha esigenze più complesse cercherà un compromesso usando un portatile da 11″ o 12″, non certo un palmare obeso sprovvisto di tastiera.
Per bontà non infierisco sulla tastiera sloga-pollici posizionata agli angoli dello schermo touch screen.

C’è da sperare che gli altri partner riescano a produrre qualcosa di meglio sfruttando la tecnologia UMPC (Ultra Mobile PC), personalmente continuo a sperare in un palmare targato Apple.


Patch MS per la falla WMF

6 Gennaio 2006

Microsoft ha rilasciato in anticipo la patch per correggere la falla dei WMF; ulteriori dettagli sono disponibili in questo bollettino.
Accorrete numerosi, visto che stavolta non si tratta di una falla ma di un bello squarcio 😉


Microsoft & Firefox?

17 Novembre 2005

Microsoft ha finalmente ammesso l’esistenza del browser di casa Mozilla!
Oggi ho scoperto che hanno creato nientemeno che un plug-in per Firefox nell’ambito del Windows Genuine Program: spero per loro che questo funzioni meglio dell’ActiveX per Explorer 😉

Fonte: IEBlog


Oggi ho fatto la conoscenza di un nuovo virus/worm, particolarmente infame, su un pc con sistema operativo Windows 2000; sinceramente non ho ancora avuto tempo di trovare il nome del piccolo figlio di buona donna.

Sintomi: dopo la schermata del bios della scheda madre e del controller dei dischi fissi, lo schermo diventa nero e il disco fisso non lavora.

Causa: il file boot.ini è corrotto. La dimensione è di circa 200kb ed aprendolo con il blocco note assomiglia ad un file exe. Il problema si risolve mettendo un file boot.ini corretto.

Ecco un esempio di file boot.ini corretto per Windows 2000
[boot loader]
timeout=30
default=multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINNT
[operating systems]
multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINNT="Microsoft Windows 2000 Professional" /fastdetect

Per un sistema Windows XP è sufficiente sostituire WINDOWS a WINNT
[boot loader]
timeout=30
default=multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS
[operating systems]
multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1)\WINDOWS="Microsoft Windows XP Professional" /noexecute=optin /fastdetect

Ovviamente bisogna adeguare la stringa multi(0)disk(0)rdisk(0)partition(1) al proprio sistema 😉


Office 2003 Service Pack2

28 Settembre 2005

Oggi il simpatico Microsoft Update mi ha avvisato della presenza del Service Pack 2 di Office 2003.

Per ulteriori informazioni vi rimando alla pagina del sito Microsoft.


Per curiosità oggi mi sono scaricato l’opuscolo dedicato alla sicurezza distribuito da Microsoft: per chi fosse interessato si tratta di ben 24 pagine disponibili a questo indirizzo (link diretto al pdf). L’impronta del testo è fondamentalmente commerciale, non tecnica. La prima parte, quella relativa al decalogo per la sicurezza, è scritta in modo chiaro e semplice: personalmente mi verrebbe voglia di farla leggere a tutti i clienti 🙁

Si arriva al capitolo sui costi della manutenzione e cominciano ad arrivare opinioni meno condivisibili:

La tecnologia Microsoft, a differenza di altre, per esempio di quelle open source, garantisce un costante livello di aggiornamento e da tempo gode di numerosi strumenti e canali di supporto. Non è affidata alla buona volontà di capaci programmatori che lavorano in maniera autonoma, ma regolarmente perfezionata dal lavoro di migliaia di ricercatori Microsoft attenti a mettere a disposizione delle imprese tutte le novità utili per rendere più sicuri i sistemi informativi e rispondere rapidamente alle esigenze di aggiornamento.

Bella l’idea di indorare la pillola parlando di “capaci programmatori”, ma il discorso non regge: personalmente credo che uno dei veri punti di forza dell’Open Source sia proprio la velocità di reazione e risoluzione dei bug.

Segue la solita storia sul TCO (Total Cost of Ownership), per cui il costo delle licenze rappresenta solo il 9% e non conviene investire tempo nell’Open Source.
Quello che so per certo è che:

  • nell’ultimo pc venduto il costo delle licenze rappresentava oltre il 40% del costo complessivo della macchina
  • la manutenzione software è necessaria a prescindere dal tipo di software utilizzato. Anzi, a voler guardare, usando Linux non dovrei preoccuparmi di virus, antivirus, antispyware, ecc. ecc.
  • la manutenzione hardware non dipende, se non in percentuale irrisoria, dal tipo di software utilizzato

Certo è che quel 40% di costo iniziale può essere utilizzato per investire in hardware migliore ed inevitabilmente più costoso: alimentatori, schede madri, dischi fissi in configurazione RAID, ram, ecc. ecc. .

Visto che non mi piace rimanere sul vago, diamo un esempio pratico considerando due pc; il prezzo indicato comprende un ipotetico ricarico da parte del venditore:
PC Microsoft, costo 775 €: Windows XP Professional OEM, Office XP SBE OEM, case anonimo con alimentatore incluso, MB Abit IS7, Pentium4 3Ghz, 512 Mb di Ram, Hd SATA 120GB, Ati 9250SE 128MB
PC Linux, costo 640 €: Linux, OpenOffice, case NZXT Trinity nero, alimentatore 400W, MB Abit IS7, Pentium4 3Ghz, 1 Gb di Ram, 2 Hd SATA 160GB raid1 software, Ati 9250SE 128MB
Risparmiando 130 € ho un case migliore, il doppio della Ram e volendo il doppio dello spazio di storage (non in questo caso considerata la configurazione raid1).

Dimenticavo: leggendo l’opuscolo ho scoperto che service pack è sostantivo femminile, “la Service Pack 2” 😉