Pubblicità online: il tracking non è la soluzione
2 Febbraio 2015
Ho comprato le scarpe nuove per correre circa due settimane fa. Facebook, senza perdere un colpo, continua a propormi di comprare scarpe. Con buona probabilità continuerà così per almeno altre due settimane.
L’algoritmo “ti propongo X perché hai cercato X” funziona in un numero estremamente ridotto di casi.
L’algoritmo “ti propongo X perché so per certo che X serve per il tuo interesse Y” è sicuramente più efficace, ed è per questo motivo che ogni giorno che passa mi viene voglia di fare tabula rasa dell’account Facebook. Promemoria: se il prodotto è gratis, stai semplicemente pagando con i tuoi dati.
Oggi però Facebook si è superato.
Passi per le solite scarpe. Peccato che quello sopra sia un annuncio messo dal sottoscritto. Probabilità di comprare la bici messa in vendita da me stesso? Fate vobis.
2 commenti/trackback a “Pubblicità online: il tracking non è la soluzione”
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3 Febbraio 2015 alle 07:04
No Adblock? Ahiahiahaihaiiiiiii 🙂
3 Febbraio 2015 alle 08:37
AdBlock Plus è installata con lista X Files. Siccome non passo molto tempo su Facebook, onestamente non le avevo nemmeno notate prima dell’invasione di scarpe (e poco prima con pubblicità di ePrice). A questo punto ho aggiunto la lista specifica per Facebook.