iPod Touch?

21 Luglio 2008

Tutto questo parlare di iPhone – nessun interesse verso l’arnese, da queste parti si lavora perfettamente con un Nokia E90, soprattutto dopo che l’ultimo aggiornamento ha risolto molti dei miei problemi con QuickOffice – mi ha fatto venire una mezza idea di acquistare un iPod Touch.

C’è da aggiungere anche che i 4GB dell’iPod Nano 1G sono esauriti da una vita, un fornitore ha un’offerta interessante per gli iPod Touch da 16GB a stock e non sento il bisogno degli n-mila GB dell’iPod Classic. Peccato solo che a settembre siano previste novità o quantomeno limature di prezzo.

Qualche consiglio per gli acquisti? Mi interessa soprattutto il parere dei possessori di iPod Touch poco soddisfatti dell’acquisto 😉

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You talkin' to me?

Canon EOS 40D, Canon 50mm ƒ1.4, mano libera

Il soggetto – detto anche il bestia – ha minacciato ritorsioni in caso di mancata pubblicazione della foto nella rubrica domenicale. Si apprezzino l’espressività e la “posa De Niro”.

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Visto che questo blog è ormai preda del deliquio estivo e sfoggia una frequenza di pubblicazione degna di un bradipo accidioso, vediamo di dedicare il sabato mattina alla scrittura di un post da vecchio rompicoglioni (cit).

Nota per i piccoli padawan aspiranti blogstar: scrivere un post di sabato mattina non è sicuramente la ricetta per il successo del vostro blog. Nella scala dei blogpeccati il post del sabato è superato solo dal post della domenica; se non ci credete controllate la produzione delle vostre blogstar preferite (quelle circondate da folle di fans urlanti e commentatori devoti), non troverete quasi mai un post domenicale. Se proprio devi scrivere di domenica, fallo ma non farlo sapere in giro e usa la pubblicazione programmata.

Scrivere di sabato è un po’ come finire a parlare di sistemi operativi e CPU al primo appuntamento galante con un individuo di sesso femminile. Nella maggior parte dei casi chi sta dall’altra parte non apprezza, se invece sei fortunato trovi un pubblico sopra la media in termini di attenzione e qualità (tipo una geek girl che elogia il TDP). E si sa che il pubblico di qualità non fa massa ma dà grandi soddisfazioni.

Torniamo a bolla. Sotto i nostri occhi si consuma quotidianamente una tragedia: là fuori esistono decine (centinaia) di blog che non riescono a produrre contenuti e si riducono a rimasticare sistematicamente le notizie altrui.

Il rimasticatore per necessità non possiede per limiti biologici la capacità di produrre contenuti originali ma avverte il dovere morale di mantenere un blog che mandi quotidianamente al macero miliardi di bit di informazione (oppure spera di guadagnarsi da vivere con gli adsense). In assenza di contenuti, per tenere vivo il blog basta diventare un “rimasticatore di notizie”: prendi una notizia, fai un copia/incolla sul tuo blog e ci piazzi un bel [Via] con tanto di link. Coscienza a posto, post inserito, bit consumati. E già che ci siamo abbiamo dato una botta all’indicizzazione – Google passa e archivia il “non post” con i “non contenuti”- e una alle famigerate classifiche che tracciano le discussioni. Dopato.

Il rimasticatore consapevole è perfettamente in grado di formulare riflessioni di senso compiuto e ritiene che il newsmastering sia cosa buona e giusta. Irrecuperabile.

Il rimasticatore in incognito (il peggiore) prende una notizia (tipicamente tecnologica e in inglese), aspetta qualche giorno per non farsi notare, la risputa fuori in italiano senza citare la fonte e cambiando un paio di virgole qua e là. Subdolo e astuto (crede lui).

Se non c’è nulla da aggiungere a quello che altri hanno già scritto, forse sarebbe il caso di usare un account su del.icio.us, un tumblr o strumenti simili – c’è solo l’imbarazzo della scelta – e  condividere solo i link che ritieni interessanti. Ah, ho già detto che odio i link di del.icio.us nel feed dei blog? 😛

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Ipse dixit

17 Luglio 2008

Ormai (per fortuna) ho una visione della blogosfera abbastanza personale… scrivo quando ho voglia, seguo solo chi mi interessa e non mi faccio (più) scrupoli ad abbandonare chi non ha più contenuti interessanti da offrire.

Amen 🙂

Citazione tratta da “Il ritorno del figliol prodigo”.

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Se siete in possesso di un MacBook* dotato di touchpad multitouch, potete utilizzare le gestures avanzate come swipe e pinch anche in Firefox (date un’occhiata ai video nella pagina del sito Apple se non avete mai visto il multitouch in azione). Per farlo è sufficiente scaricare e installare MultiClutch, un piccolo software in grado di associare delle combinazioni di tasti ai diversi gesti, in modo globale oppure per singola applicazione.

Nel mio caso ho scelto di utilizzare lo swipe (lo scorrimento orizzontale delle tre dita) per muovermi avanti e indietro, e il pinch per aumentare o ridurre lo zoom della pagina. Già che siamo in argomento, ricordo che su SUMO è presente l’elenco completo delle scorciatoie da tastiera di Firefox 😉


Nuovi esperimenti con la fotografia ad alta velocità: quando ti accorgi che la volta scorsa il tempo di scatto era 1/250 perché non avevi impostato la modalità corretta sul flash, ti senti decisamente un idiota 🙁

Silk red

Canon EOS 40D, Sigma Macro 150mm ƒ2.8, flash 430ex, treppiede

Non si tratta di una bolla d’aria, ma della reazione alla caduta di una goccia all’interno di un secchio rosso. Potete vedere la fase successiva (altra foto), denominata “il mostro della laguna” 😛

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