AMD, produttore di CPU e principale concorrente di Intel, ha deciso di fare compere ed ha acquisito ATI, produttore di chip per schede grafiche; totale della spesa 5.4 miliardi di $.

Apple è passata ai processori Intel da pochi mesi e già si trova la prima fregatura: ATI e nVidia sono le uniche alternative nel campo delle GPU, Intel ha già stabilito che non rinnoverà l’accordo commerciale con ATI (decisione abbastanza ovvia) e probabilmente non sarebbe molto contenta di un accordo Apple-ATI, le GPU Intel non sono un granché (vedi benchmark del GMA950).

Questa è la situazione attuale della gamma MacIntel:

  • iMac: scheda ATI X1600 da 128MB e 256MB
  • Mac Mini, MacBook: integrata Intel GMA950 con memoria condivisa
  • MacBook Pro: ATI Mobility Radeon X1600 da 128MB e 256MB

Gli unici Mac con scheda nVidia sono i “vecchi” PowerMac G5 (Geforce 6600 o QuadroFX), forse destinati alla sparizione già dal prossimo lunedì, sostituiti da un MacPro con processore Xeon 5100; in questo caso sono curioso di vedere quale scheda video monteranno.
Il tempo mostrerà i frutti di questa fusione AMD-ATI e la validità dell’accordo Intel-Apple, non tralasciando il settore server dove AMD sta ottenendo consensi grazie ai processori Opteron.

Parlando di fusioni, è un dato di fatto che l’acquisizione di Macromedia da parte di Adobe non ha ancora prodotto risultati degni di nota: basti pensare che gli utenti Adobe ancora attendono la versione Universal Binary di PhotoShop e soci. Naturalmente le situazioni sono diverse: in quel caso due “concorrenti” si sono uniti e sono diventati in pratica il monopolista del settore, nel caso AMD+ATI uno dei due competitor (AMD-Intel) ha deciso di rafforzarsi facendo acquisti in un settore strategico.

Tag Technorati: , , ,

5 commenti/trackback a “AMD compra ATI: cosa cambia?”

  1. prometeo scrive:

    Il fatto che Intel non rinnoverà l’accordo con ATI, prima di tutto deve essere dimostrato: Intel porta a casa molti, molti quattrini con le licenze dei chipset, e l’ATI RD600 sarà/é la migliore piattaforma gaming pronta per Conroe. Dubito che alla Intel non ci rifletteranno svariate volte prima di dire di no: oppure sono disposti a pagare nVidia per avere la licenza SLI? Forse è meglio ricevere piuttosto che dare…
    L’importanza dell’accordo ATI-AMD sta nel fatto che senza di esso, AMD non sarebbe mai diventata un fornitore “globale” dei costruttori PC, e non avrebbe potuto intascare il grosso, grosso contratto che si profila all’orizzonte con Dell: non solo server 4-way, ma a tutti i livelli. Stiamo parlando di un 50% di tutti i PC Dell offerti che dovrebbero montare CPU AMD: server, desktop e laptop. E con ATI, l’AMD può fornire tutti i pezzi necessari al PC: CPU, chipset e scheda grafica, con soluzioni professionali, soluzioni ufficio, di fascia bassa, e anche gaming multi-GPU…
    E visto che i volumi di Conroe fino alla fine dell’anno saranno praticamente insignificanti (

  2. flod scrive:
  3. prometeo scrive:

    Umf, commento chilometrico tagliato senza nemmeno un avviso… 🙁
    Comunque, ti consiglio anche questa lettura per capire la schizofrenia di Intel:
    http://uk.theinquirer.net/?article=33323
    Hanno deciso di spararsi nei piedi perchè ATI è diventata parte di AMD (cosa ancora non definitiva tra l’altro), nascondendo i sistemi RD600 CrossFire, che pare volino coi Conroe: contenti loro… Comunque il chipset ci sarà e verrà venduto in quantità prima della fine dell’anno: magari poi Intel ci ripensa e non rinuncia alla percentuale sui circa 100milioni di $ a trimestre dei chipset ATI (se non erro circa i due terzi vanno nelle tasche di Intel sotto forma di royalties).

  4. flod scrive:

    Strano che sia stato tagliato il commento 😕 Ricordo commenti molto più lunghi.

Trackback e pingback

  1. Addio G5 at pseudotecnico:blog
    [...] Nel WWDC 2006 (ancora in corso) sono appena stati presentati i nuovi Mac Pro con doppio processore XEON e…

Non è possibile inserire nuovi commenti. I commenti vengono disattivati automaticamente dopo 60 giorni.