Se non vivete in una caverna, saprete che Apple ha presentato Apple Watch questa settimana. Fatevi un giro sul sito: trovate da qualche parte indicazioni sulla capacità della batteria o sull’autonomia? Io non ci sono riuscito. Eppure è il punto fondamentale: una tecnologia simile non ha alcun senso senza una rivoluzione nel settore delle batterie. Che cosa me ne faccio di un orologio che devo ricaricare ogni sera, oppure ogni due giorni quando va bene?

Mi rendo conto di essere uno strano animale in questo senso: quando esco a correre o in mountain bike ho un GPS con cardiofrequenzimetro per tracciare il percorso, a volte un iPod shuffle per la musica e un telefono cellulare da pochi euro per chiamate di emergenza. Non voglio un unico oggetto che costi un patrimonio in grado di fare tutto questo, preferisco oggetti “stupidi” in grado di svolgere perfettamente il loro compito e con un costo individuale ridotto.

Rimango perplesso anche su alcune funzionalità:

  • Che cosa me ne faccio delle foto su un orologio con uno schermo minuscolo?
  • Come correggo qualcosa se la dettatura vocale non mi capisce?
  • Qual è l’affidabilità del cardiofrequenzimetro? I vari Garmin, Polar non hanno dispositivi senza fascia, per cui mi chiedo quando sia valido. In giro ho trovato solo il Mio Alpha, risultato di un progetto Kickstarter di un paio d’anni fa (peraltro sorge il dubbio se il sistema sia patented).

P.S. Perdonate il titolo in inglese, ma “tecnologia da indossare” o “tecnologia indossabile” non rende altrettanto bene.


7 commenti/trackback a “It is not time yet for wearables”

  1. xlthlx scrive:

    Ci sarebbe anche il Samsung Gear Fit, ma è Samsung (cioè compatibile con un numero limitatissimo di cellulari Samsung), che ha il cardiofrequenzimetro senza fascia.

  2. flod scrive:

    Il Samsung mi mancava (peggio dell’Apple Watch dal punto di vista dell’ecosistema chiuso…).
    Peraltro ho notato che il Mio Alpha non ha il GPS, per cui sono 150€ di solo cardiofrequenzimetro.

  3. xlthlx scrive:

    Visto che scelta veramente intelligente? Pensa che se non fosse un sistema chiuso avrei anche pensato di comprarlo, genii che non sono altro. Su Amazon il Gear Fit lo trovi a 150 euro, in questo momento.

  4. Marco scrive:

    Penso che l’affidabilità del cardio sia pari al resto del mercato degli smartwatch android, buona fintanto che il polso è fermo, ma inutilizzabile in movimento. Ed in effetti l’utilità è pressochè inesistente, se non per misurare il battito a determinate ore della giornata e tenerne traccia. In ogni caso penso si possa interfacciare ad una fascia.
    La batteria quasi sicuramente sarà da caricare ogni notte.

    Comunque, rispetto alla concorrenza, sembrano almeno aver realizzato una UI decente.

    Io aspetto il modello a cui potrò dire “K.I.T.T., vieni a prendermi.”.

  5. flod scrive:

    Quindi puntano a occupare il mercato di Fitbit, ecc. senza fascia esterna.

    Altra considerazione: non ha jack di uscita, per cui niente cuffie a meno che siano Bluetooth (altra batteria…). Per fortuna che Beats ha un paio di cuffie wireless a solo 379,95 € (o auricolari a 199,95 €).

  6. Emanuele scrive:

    Io lo vedo come un oggetto di moda. In questo modo tutte le sue pecche diventano chiacchiere da nerd. Secondo me la Apple sta tentando quella strada lì per il wearable, perché sa bene che da oggetti come occhiali o orologi non potrai – facilmente – far uscire strumenti realmente produttivi.
    Ciao,
    Emanuele

  7. miki64 scrive:

    Che cosa me ne faccio di un orologio che devo ricaricare ogni sera, oppure ogni due giorni quando va bene?

    Ogni sera, a quanto sembra…
    http://www.tomshw.it/cont/news/apple-watch-va-ricaricato-ogni-notte-cook-insoddisfatto/59000/1.html

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