L’amico informatico
6 Aprile 2007
Interessante provocazione di Stefano Epifani
Se sei un informatico parenti, amici, conoscenti e pure sconosciuti non perderanno occasione per chiederti di tutto, senza considerazione per orari, impegni, tempi, costi…
Riporto anche qui il commento che ho inserito direttamente nel post
Credo che la motivazione vada equamente divisa nella percezione altrui del lavoro dell’informatico e nella difficoltà di definire il lavoro stesso dell’informatico.
Detto tra noi che vuol dire fare l’informatico? È un po’ come dire che di lavoro faccio “l’umanista”, non ha molto senso…
Io lavoro da 8 anni nel settore e mi occupo un po’ di tutto: non sono un programmatore ma programmo, mi occupo di assistenza hardware e software ma non sono un sistemista, realizzo siti web ma non sono un web designer, faccio assistenza su pc ma uso abitualmente un mac, ecc. ecc. Sono una contraddizione vivente, figlia di un mercato del lavoro che ti obbliga a non perdere neppure un’occasione.
In sostanza nemmeno io sarei in grado di definire la mia professione in poche parole, quello che traspare all’esterno è che lavoro con i computer 12 ore al giorno.
Se chiedi a mia madre che lavoro faccio, lei risponderà candidamente “Lavora con i computer, ci passa le ore davanti…”, il che immagino sia la traduzione perfetta di “è un informatico” 😉Per fare il medico, il commercialista e l’avvocato devi seguire un corso ben preciso di studi, avere una laurea, un esame di stato, ecc. ecc.
E’ semplice capire se sei medico oppure no, è più complicato per le persone capire se sei un informatico in un paese dove la tecnologia ricopre da sempre un ruolo di secondo piano.
28 commenti/trackback a “L’amico informatico”
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6 Aprile 2007 alle 09:20
Oramai non posso più nemmeno avvicinarmi alla macchinetta del caffè: appena qualcuno mi vede comincia la solfa
E non capiscono che quella domanda – che per loro rappresenta un argomento di svago – per me non lo è affatto.
Come se io non dovessi/potessi/sapessi far altro che pensare a questi cavolo di computer da mane a sera, mentre tutto quello che voglio è starne fuori anche solo per cinque minuti…
The world won’t listen…
Ciao 😉
6 Aprile 2007 alle 09:52
Io di solito sono costretto a rispondere visto che sono lì per lavoro 🙁
Situazione tipica:
Se il problema è grave spesso mi viene chiesto: “non è che riesci a fare un salto a casa mia per sistemarlo? Ovviamente pagando…”
Dal momento che non ci sono velati sottintesi nella richiesta ( 🙁 ), la risposta automatica è: mi dispiace ma ho deciso di non lavorare con i privati, solo con uffici e aziende, e la sera è praticamente impossibile trovarmi 😉
6 Aprile 2007 alle 10:29
Bè PT magari son solo nascosti bene 😀 che ne sai potresti trovare l’amore della tua vita o almeno una notte di passione 😀
6 Aprile 2007 alle 11:07
Quando capita una situazione del genere (ragazza carina che chiede e nessun altro che possa testimoniare la mia disponibilità) è bene cogliere l’occasione…
Ma questo è proprio un caso limite… 😉
6 Aprile 2007 alle 11:08
Ancora un po’ e sistemo il titolo: “L’amico informatico e un pelino assatanato” 😛
6 Aprile 2007 alle 11:12
Basta che lo modifichi in:
L’amico informatico eterosessuale e non completamente idiota
😛
6 Aprile 2007 alle 11:44
Mi stai velatamente dando dell’idiota? 😛
6 Aprile 2007 alle 11:47
…lungi da me un simile pensiero!
Mi stavo solamente difendendo (malamente) dalla velata accusa di “assatanamento”… 😛
6 Aprile 2007 alle 11:54
Comunque questo rimane un ottimo Argomento, PT.
Vero, come spesso ho scritto su XZ: basta che ne capisci un pelino di p.c. che subito frotte di scrocconi tentano di farti riparare il loro elaboratore elettronico…
6 Aprile 2007 alle 12:13
…salvo poi fare la faccia storta dicendo
quando magari in un paio di clic di mouse hai risolto un problema con cui costoro stavano combattendo da mesi (virus e menate varie).
Siamo noi che sbagliamo tutto: vogliamo sempre essere troppo efficienti… Faremmo meglio a paludarci con gli abiti rituali dei sacerdoti Aztechi e inventarci una cerimonia religiosa all’interno della quale compiere i nostri interventi di manutenzione.
Così godremmo certamente di credito maggiore.
6 Aprile 2007 alle 12:45
Quello di stamattina:
Ciao, senti, mia figlia (ingegnere informatico con 5 anni di università) ieri sera ha spento il computer e stamattina non va.
Io: start-pannellodicontrollo-impostazioni-connessionidirete-retelocalelan-clickcoldestro-“abilita”
20 € grazie.
La gente impara in fretta se picchi dove fa male.(Copyright mio!)
6 Aprile 2007 alle 12:57
Tasto dolente… ci sono cosiddetti “amici” che si fanno vivi esclusivamente quando gli salta il PC. Da qualche tempo ho risolto in modo drastico: sparo una tariffa oraria allucinante, senza riguardi per nessuno. E funziona alla grande.
6 Aprile 2007 alle 13:09
Stavo per scrivere qualcosa del genere stamattina ma poi il fatto che il vicinato legga il mio blog mi ha bloccato… MisterN è infromatico e qui c’è gente che arriva a bussare la porta anche di notte per problemi al pc io fino a due anni fa disegnavo siti etc (ora lo faccio come hobby e per pochi clienti visto che ho anche un’altro lavoro) ma la gente continua a chiedere consigli, pareeri,loghi e sistemazioni varie dei propri siti aggratis come niente fosse… ma…
6 Aprile 2007 alle 13:40
Non è male come idea! Peccato che il più delle volte non hai tempo/ti rompi le palle a fare tutti i riti 😀
@wtf: per esperienza, una persona può anche avere il dottorato di ricerca in informatica ma non capirci un cavolo di computer.
6 Aprile 2007 alle 20:34
Forse il punto centrale della questione è stato colto proprio nell’ultimo intervento di iacchi, e cioè che purtroppo in Italia non sempre il percorso di studi specifico (vuoi per il ritardo nel perfezionamento dei corsi, per la mancanza di strutture, mezzi, docenti qualificati, ecc.)va di pari da passo con la preparazione delle persone, e quindi è molto frequente il caso in cui qualche possessore di laurea, dottorato, ecc. ne sappia meno di chi da piccolino si dilettava da solo con il commodore 64 e da grande ti usa 6 linguaggi di programmazione in scioltezza.
D’altronde basta vedere come si ottiene la cosiddetta “Patente Europea”, che conoscenze vengono richieste per ottenerle (anche se ora si sono accorti che esiste Linux e OpenOffice tra gli altri).
P.S. Comunque anche chi ha a che fare con azzeccagarbugli et similia ha i suoi bei grattacapi, chissà come mai non appena si viene a conoscenza che si è operatori del diritto, c’è sempre qualcuno che ha qualche proprietà da gestire, qualche lite condominiale da dirimere, ecc. 😆 😆
7 Aprile 2007 alle 01:06
Al telefono…
mia madre: “sono riuscita a copiare dal floppy al desktop, ma dalla chiavetta ancora no… come faccio”
io: Click…
mia madre: TU TU TU TU TU TU TU
7 Aprile 2007 alle 10:25
…con la differenza che i primi diventano Project Manager e fanno carriera occupandosi di aria fritta, mentre i secondi rimangono tecnici a vita… 🙁
7 Aprile 2007 alle 11:55
Sante parole, Suedehead… 🙁
7 Aprile 2007 alle 12:04
@Suedehead: non è sempre così, in qualche modo il vento sta cambiando, sempre di più quando si effettuano ricerche di personale specializzato, non esaminano più solo il curriculum alla ricerca del titolo in possesso, prima di questo ti mettono davanti ad una postazione e ti chiedono: “Lei, cosa sa fare?”
7 Aprile 2007 alle 13:40
Questo non è necessariamente un male… Come si suol dire: chi non sa fare niente viene messo nei ruoli dove non può nuocere (o nuocere meno): quelli dirigenziali!
Ti imagini se il software fosse scritto tutto da queste persone?
Casomai dovrebbero invertire gli stipendi…
7 Aprile 2007 alle 14:11
:”(
Quanto vi capisco, quanto…
Il fatto è che voi siete gente che ne sa un sacco, io invece sono qui, in mezzo alla natura, dove cose come elettricità e i pc stanno lentamente e inesorabilmente penetrando sostituendo le care carta e penna…
Ho incominciato sulla mia Cyrix 486 con otto mega di ram e win 3.11, e adesso non riesco a girare angolo i questo piccolo tumido paesino di collina senza essere assalito, oppure mi arrivano messaggi ad orari allucinanti…
Le solite banalità (mi metti la stampante?) richieste di aiuto vario (mah, certi file non si aprono più col programma giusto)…
Poi arrivi, e ti trovi i soliti pastrocchi allucinanti…
E io, che non sono tecnico, non posso neanche pretendere (ne’ tantomeno ricevo) offerte in denaro per le mie prestazioni…
Così, mi sono dovuto inventare una tattica: inizio a parlare, e parlo, parlo parlo…
Spiego che fare, che non fare, cosa c’è sotto, cosa mi passa per la testa, e via dicendo…
Di solito, per le cavolate più semplici, me la cavo con un disco di avvio, un buon antivirus/spyware/varie, e dopo otto/dieci minuti di quest’allegro bombardamento verbale, vengo liberato e mi pagano per poi non farsi più vivi se non in caso di morte totale del macchinario…
Che dici, miki, potrebbe essere definita “Tecnica Sokak ®” e potrei brevettarla per farci dei soldi?
7 Aprile 2007 alle 14:38
Quella di stamattina ha dell’eccezionale:
mi chiamano
aggiusto una cosina
la tipa mi fa:
“posso chiederti una cosa?”
Con voce mielosissima (mi era quasi partito il diabete…)
“ho un rubinetto che perde…”
mi sono trattenuto, ho fatto un respirone…
e poi l’ho aggiustato perchè stasera non sapevo cosa fare invece sembra che stasera abbia qualcuna a cui pagare la pizza.
Vedremo!
7 Aprile 2007 alle 15:23
Sokak, la tua tecnica va bene.
Ma poiché la gente se ne approfitta, perché non dici al malcapitato di turno che sei indaffarato e che lui è il 15° della lista (a pagamento)?
7 Aprile 2007 alle 16:30
…e infatti allo stipendio volevo riferirmi… 😉
8 Aprile 2007 alle 10:58
Miki, miki, non so…
Ultimamente, giro sempre con una manciata di notebook in macchina, che risistemo nelle pause pranzo a lavoro…
L’aria impegnata ce l’ho, anche se effettivamente non mi limito a fare altro che spazzare registri, formattare e ripristinare… Robe da bimbi, insomma…
Sentite qua: ma quanto si può chiedere, giusto per avere una vaga idea, per una prestazione su campo, in orario rigorosamente straordinario? Sono curioso!
Scena tipo:mi chiamano, arrivo con la vagonata di roba di cui sopra sempre in macchina, con aria corrucciata uso prima la mia pennetta muletto per un rapido antivirus/ecc., ricontrollo con un disco di avvio, sempre mugugnando in maniera incomprensibile, poi, come al solito, attacco l’ipod, e faccio partire il mio mozup con un download manager un paio d’ore per scaricare qualche video pesante/OOO/altro… Due orette piene, passate parlaparlando, e con l’espressione più impegnata di questa terra (e FDM in background)…
Pensa te, oggi ,mi tocca andare a pranzo dalla mia ragazza (sto per partire), per strada caricherò un navigatore satellitare, che mi toccherà aggiornare probabilmente in corsa, perché lo rivogliono stasera, e probabilmente oggi pomeriggio sul tardi, mi toccherà andare a correggere un installazione di windows… “Svista” (eh sì, il pc era stato portato dal tecnico a riformattare, e su un athlon 3200+ 512 + 256 video, invece di rimettere Xp pro, hanno messo Vista HP, perché “tanto la microsoft e i produttori seri hanno solo più Vista da installare”…)
:””(
10 Aprile 2007 alle 01:19
Io andrei in giro con questa:
http://www.thinkgeek.com/tshirts/frustrations/388b/
10 Aprile 2007 alle 06:06
Peccato che il rompiballe medio non mastichi l’inglese 😛
10 Aprile 2007 alle 11:23
Allora il mio programma “YourPcIsAShit” dovrò farlo tradurre in italiano, temo…. 🙁