Prologo
Nel pomeriggio di ieri intervento presso un cliente: capannone di dimensioni discrete, io da solo come una particella di sodio nell’ufficio, un condizionatore d’aria strategicamente piazzato (lo stratega è ovviamente un pirla) mi spara addosso una corrente d’aria a circa 45°C manco fosse un phon.

Atto I
Un paio di settimane fa, asciugati dalle telefonate di Telecom (nel senso che le gonadi si disidratano riducendosi alle dimensioni di un’arachide a forza di sentire la storia sull’aggiornamento delle linee), hanno installato l’ADSL (Alice Business).
Il modem è quello solito (l’astronave azzurra). In realtà è un’astronave “strana” (a chiocciola?): c’è il solito modello “Star Trek” che “copula” con un suo simile tutto nero dedicato al modulo wi-fi (almeno credo, c’è una specie di appendice antennesca a forma di ‘recchia di venusiano).

Il cliente in assistenza si è lamentato del fatto che, dopo aver navigato tranquillamente per una decina di giorni, non riesce più a navigare: a questo punto disinstallo tutti i vari software di Alice, verifico l’ip del cesso router ninfomane e assegno un ip statico adeguato alla macchina.

Nacchio, non funziona: il router e il pc si pingano, il dns non risolve, Internet non funge.

Provo ad aprire la scheda del router con Internet Explorer 7: è tutta incasinata!

Router con IE7

A questo punto estrai la chiave usb e prova con Firefox portatile: scoperto l’arcano! Quei fenomeni di Telecom gli hanno messo l’ADSL con modulo wi-fi e cordless VoIP Aladino A CONSUMO!!! Il problema è che su IE7 non si vede il pulsante Connetti (ovviamente il cliente non mi ha detto che erano a consumo)

Router con Firefox

Finale
Il primo passo è stato scaricare ed installare Firefox 2.0.1, poi ho fatto un giro su Windows Update per verificare la presenza di aggiornamenti e mi sono trovato davanti una schermata di errore (impossibile eseguire i controlli ActiveX).

A quanto pare qualcuno aveva messo mano al livello di protezione di Internet Explorer: reimpostandolo sul livello predefinito, anche la pagina del router ha ricominciato a funzionare.
Come sempre il colpevole rimarrà impunito (chi? io? mai toccato quella roba lì!).


Telecom e le ADSL tin.it

15 Gennaio 2007

La spinta a scrivere questo post mi è arrivata da questo articolo sul blog di Lotek. Il problema? Se non hai una linea telefonica Telecom, non hai diritto ad avere un abbonamento ADSL Tin.it (quando se ne accorgono te lo disattivano).

In parte il problema mi tocca in prima persona visto che anche io sono un utente Telecom con un abbonamento ADSL Tin.it (ora Telecom Italia).
L’abbonamento ADSL stipulato nel marzo 2003 era quello a forfait da 256Kbit/s e 36,95€/mese; nel tempo la connessione è passata a 4Mbit/s mantenendo invariato il prezzo, Tin.it ha cambiato ragione sociale almeno un paio di volte (il contratto iniziale era con Seat Pagine Gialle s.r.l.).

Come detto il problema mi tocca solo in parte. Allo stato attuale non ho possibilità di abbandonare Telecom (o una qualsiasi linea fissa) e passare ad una connessione solo dati (e mi converrebbe, visto che il traffico telefonico di casa mia è risibile rispetto al canone fisso):

  • benché il contratto telefonico sia intestato al sottoscritto, la casa è dei miei genitori e le competenze in merito a computer scarseggiano
  • la casa è distribuita su 3 piani, usare dispositivi wireless sarebbe un problema non indifferente: già l’attuale router 3com fatica a coprirmi il piano interrato, dovrei riempire la casa di ripetitori per arrivare al primo piano
  • sono consapevole che il prezzo del mio abbonamento è tutto fuorché economico, ma l’idea di cambiare ADSL mi fa venire il mal di stomaco

Torniamo al punto iniziale: la stessa esperienza è toccata anche ad un mio cliente, anche se con modalità decisamente meno traumatiche.

Circa un anno fa ha rinunciato alla linea fissa Telecom (aveva un ISDN+linea ADSL tin.it) ed è passato a FastWeb. Su FastWeb usa la fonia ed un computer dedicato ad Internet (e separato dal resto della rete), manteneva la connessione tin.it per lo studio (per i software dell’Agenzia delle Entrate e poco altro).
Verso la fine del 2006 ha ricevuto una raccomandata da Telecom in cui veniva avvisato che a gennaio gli avrebbero staccato l’ADSL tin.it: nel contratto sarebbe scritto che la linea ADSL Tin.it dipende dalla presenza di una linea Telecom per la fonia.

Ovviamente nel contratto del 2003 in mio possesso (24/11/2003) non si parla di Telecom, visto che la società era Seat Pagine Gialle s.r.l., e quasi sicuramente si tratta di una versione non aggiornata dello stesso.
In questo contratto, all’articolo 3 è scritto:

Il cliente potrà utilizzare il Servizio:

  • solo ed esclusivamente dalla linea telefonica indicata in fase di adesione;

Probabilmente è questa la clausola su cui si appoggiano per avvalersi dell’art. 16 (Clausola risolutiva espressa).

Detto questo, una cosa è sicura: se avete ancora un abbonamento ADSL tin.it e decidete di cambiare compagnia telefonica per la fonia, sappiate che il problema esiste.

UPDATE: ho appena scoperto di essermi perso un articolo di Punto Informatico sull’argomento che risale addirittura a maggio 2006!

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Telefonata appena ricevuta.


Operatore:
“Buongiorno sig. XXX”
Io: “Buongiorno…”
Operatore: “Chiamo per conto di Telecom: volevo avvisarla che nella sua zona nei prossimi venti giorni è in programma un aggiornamento delle linee telefoniche. Ovviamente l’aggiornamento verrà fatto senza costi per lei. [NdPS: da quando Telecom mi avvisa per lavori di manutenzione sulle linee?]
Io: “…”
Operatore: “In seguito a questo aggiornamento a tutti gli utenti viene inviato il modem di Alice, tutto gratuito e …”
Io: “Stop! Fermi tutti! Io ho già un contratto ADSL con Tin.it (che peraltro ormai è Telecom Italia, quindi la vostra stessa parrocchia): sia chiaro che io non voglio alcun modem e non voglio che venga toccata in alcun modo la mia linea telefonica!”
Operatore: “Ah ok, mi scusi: evidentemente c’è un errore nella scheda. Lei è già a posto così. Buona giornata.”

Alcune riflessioni a mente fredda:

  • vista la risposta finale dell’operatore mi sembra chiaro che l’avviso era in realtà una richiesta camuffata: l’obbiettivo era semplicemente quello di attivare un contratto Alice sulla mia linea
  • se non ci fossi stato io a rispondere al telefono di casa? Avrebbero preso il silenzio per assenso? I miei genitori tendono a fidarsi quando qualcuno sostiene di chiamare per conto di Telecom e non fa richieste specifiche (anche se ormai li ho addestrati a rispondere “Adsl? Non so niente, chiami stasera dopo le 20 e parli con mio figlio”). Se mai dovessi trovarmi senza ADSL per colpa di un cambio provider non richiesto, giuro che cerco un avvocato e glielo sguinzaglio contro con la richiesta danni…

Sinceramente rimango basito di fronte a simili situazioni 😕

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