Oggi pomeriggio riflettevo su quanto è difficile scrivere un post sullo ZenaCamp quando tante persone hanno già pubblicato il post perfetto, quello che avresti voluto scrivere tu (un esempio su tutti).

Potrei parlarvi dell’organizzazione perfetta, fare degli enormi complimenti ai ragazzi che hanno curato l’aspetto tecnico e organizzativo, descrivervi la splendida location, parlarvi della quantità di gadget che ci siamo portati a casa, ma non lo farò: vi parlerò del mio ZenaCamp, a costo di rompervi gli zebedei, scrivendo un non post sullo ZenaCamp 😉

Venerdì sera decido che è il caso di andare a letto presto, in realtà mi addormento verso mezzanotte e mi risveglio alle 2.59 del sabato: mi alzo, tanto so già che non riuscirò a riaddormentarmi, scendo a far colazione e comunico la lieta novella agli amici twitteri (sono ancora indeciso se chiamarli twitteri, che mi ricorda un po’ i quaccheri, oppure twittereuse, che però mi ricorda delle cinguettatrici d’alto bordo).

Sempre su Twitter scopro di essere stato ampiamente battuto da Giovy, il quale è salito su un treno mentre io ancora dormivo. Alle 4.15 faccio la mia partenza intelligente e mi dirigo verso Genova: A4, A21, A7, sembra una battaglia navale. Incontro l’alba verso le 5.45 nel pavese, un’alba bellissima, ti viene quasi voglia di accostare e fare una foto, ma non hai il cavalletto, ci sono i camion che corrono e sfuma ogni velleità artistica.

Sono le 7.00 e arrivo in quel di Genova: seguendo i consigli di Tambu punto verso il parcheggio di Piazza Vittoria. Faccio un giro, un salto al bar per il secondo caffè della giornata e poi salgo verso il Palazzo Ducale: qui incrocio uno strano individuo che gira per la piazza con un MacBook e una iSight.

Dopo aver dato un’occhiata agli splendidi palazzi e alla varia umanità presente nelle due piazze (ho contato due macchine della polizia e una dei carabinieri), decido di fare un salto in edicola e leggere il giornale: mentre esco dall’edicola vedo qualcuno che assomiglia ad Andrea Beggi aggirarsi per la piazza, ma non ho la certezza che sia lui. Leggo il mio giornale immerso nel sole della piazza e poi salgo le scale a chiocciola che portano allo ZenaCamp: qui incontro Tambu e Andrea Beggi (era lui), quest ultimo stava già pregando per la stabilità della rete wireless (alla fine ha retto alla grande, nonostante i dubbi di Andrea che nel pomeriggio si aggirava tra i portatili chiedendo “Ma come fa a reggere con tutta ‘sta roba??”).

Appunti frammentari di una giornata troppo piena per essere descritta a pieno in un post:

  • scopro che il simpatico eio esiste e che imita l’accento delle persone quando è al telefono
  • scopro, se ce ne fosse bisogno, che non devi metterti un cartello con scritto “Brescia” sulla fronte, tanto si capisce appena apri bocca
  • scopro che JTheo ha la faccia simpatica (e non solo la faccia) ed è decisamente più magro di quanto non sembri in fotografia (e di quanto se ne lamenti lui stesso): arriva armato di spillette personalizzate per ogni blogger (splendide), il casino è riuscire a metterle in ordine e distribuirle 😛
  • scopro che Giovy ha perso la coincidenza ma ha trovato un passaggio in auto tramite Twitter: questo sarebbe da dedicare a tutti coloro che pensano che Twitter sia solo fuffa
  • incontro Luca Sartoni (che negli ultimi 4 anni, tra Linux Day a Ravenna e barcamp, ho incontrato più spesso di alcuni parenti), Tommaso Sorchiotti (che non linko perché non ha un blog 😛 ) e DelyMyth, reduci da una nottata in ostello (quest’ultima arriva con l’allarme sul MacBook Pro, come se ci fosse bisogno di aggiungere una punta di geekness alla ragazza…)
  • assegno una faccia e un corpo a Davide Salerno, BluSfumato e Alessio Jacona
  • quando parlo di “PseudoTecnico” non mi guardano come se fossi uno psicopatico: resta da capire se quelle persone sanno effettivamente chi sono oppure non vogliono deludermi
  • mi fermo a parlare cinque minuti con Stefano Epifani, disponibile e simpatico, delle sue trasferte in quel di Brescia
  • seguo la presentazione di Palmasco e i suoi litigi con il proiettore (per farci capire spesso prendeva in mano il MacBook Pro e lo mostrava al pubblico)
  • incontro il simpatico Maurizio Pelizzone: te lo immagini come una specie di Andrea Beggi piemontese e scopri che ha un paio d’anni di più di te ma ne dimostra almeno 10 di meno 😛
  • a pranzo con Maurizio si parla con quelli del tavolo accanto di un BarCamp monotematico sul porno, c’è chi è disposto a sacrificarsi offrendo la propria casa come location
  • nell’interstizio post-pranzo mi ritrovo a parlare di data-center dismessi e cazzabubbole con il girovago Miki Fossati, Davide Salerno, Maurizio e con il Folletto che ho colpevolmente riconosciuto solo dopo 5 minuti (e dopo avergli palesemente chiesto il nome del suo blog)
  • mi perdo la presentazione di Luca sugli informatici (la stanza era stracolma) e anche quelle di Stefano Epifani e di BlogBabel (l’ho scoperto tramite Twitter, avvisato da eio), in compenso riesco a seguire con calma quella di Maurizio sui temi di WordPress

Partenza alle 18.15 da Genova e arrivo a casa alle 20.50: oggi ho impiegato solo mezz’ora per ripulire la parte frontale della macchina, sommersa da moschini e insetti da mezzo chilo, roba da chiamare il National Geographic per un documentario sui campioni raccolti sulla Torino-Piacenza.

Questa è solo la minima parte di quello che è successo in 8 ore scarse di BarCamp: purtroppo non è possibile trasmettere l’atmosfera del BarCamp, per questo prima o poi vi toccherà andarci direttamente (sperando che sia organizzato bene come quello di Genova).

Arrivederci al prossimo BarCamp 😉

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San JTheo

29 Aprile 2007

Sono una schiappa con fotosciopp, ma questa foto era troppo invitante…

San JTheo

Disponibili poster 2298x3456px

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Fotografie dallo ZenaCamp

29 Aprile 2007

Se volete dare un’occhiata, ho appena finito di caricare su Flickr le foto della ZenaCamp di ieri. Questa è una delle mie preferite e ritrae Eio (sì, esiste…) in compagnia di Davide Salerno.

Eio e Davide Salerno

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Negli ultimi due giorni ho svuotato le compact flash e messo sotto carica le due batterie della EOS, il cellulare, l’auricolare bluetooth, il PowerBook, il TomTom: mi sembra di essere Robocop, manca solo una spina da infilare non dico dove per ricaricare il sottoscritto…

Ho una marea di persone da identificare, salutare e conoscere, alcune da rivedere, altre da insultare, un sacco di materiale da fotografare per il “corona dei poveri” (confido nella buona luminosità dei locali), alcune presentazioni da non perdere (quella su BlogBabel e quella di Palmasco su tutte).

Come se non bastasse ieri pomeriggio ho incontrato l’ennesimo colpo di genio di un utonto-tecnico: quello che doveva essere un lavoretto di un paio di ore si è trasformato in un’agonia di 4 ore e mezza.

Dovevo trovare un server installato e configurato e ho trovato un server “come nuovo”: “così te le configuri come preferisci” mi ha detto il genio al telefono, “così mi tocca farmi il tuo lavoro quando io sono qui a fare assistenza su un gestionale, il fatto che io sappia configurare un server Windows2003 non è requisito necessario né dovuto” volevo rispondergli.
Per sicurezza nel corso della giornata ho espresso con dovizia di particolari la mia opinione sul tecnico direttamente al cliente…

Dovevo trovare un pc formattato e invece ho trovato un pc su cui era stato reinstallato Windows nella cartella WINDOWS2 senza rinominare Programmi e Documents and Settings: vi raccomando il divertimento nella reinstallazione dei software.

Dovevo trovare gli utenti configurati come $entitàsuperiore comanda visto che è stato redatto un DPS, e invece ho trovato tre pc con lo stesso username(“utente”, sig!) e password diversa: “tanto gli username si cambiano dal pannello di controllo di Windows XP” mi ha detto il genio al telefono, io nel frattempo osservavo gli asini volteggiare nella stanza e ho preferito attaccare il telefono.

Come se non bastasse i miei genitori sono in giro dalle parti di S.Daniele e al ritardo di un’ora di ieri sera bisogna aggiungere:

  • i genitori che alle 19.15 chiamano insistentemente casa e cellulare: siccome non rispondo già mi vedono spiattellato contro un muro con la mia Ducati e cominciano a preoccuparsi
  • il cane incazzato come una biscia che, per ritorsione, mi piscia sulla ruota della moto mentre la parcheggio: tenendo conto che i cerchioni hanno un simpatico canale in grado di mantenere i liquidi per mesi e che il cane in questione pesa più di DelyMyth, tocca prendere la canna dell’acqua e lavare mentre il cane ti osserva con un sogghigno compiaciuto
  • devi “prepararti” la cena, lavare i piatti, recuperare gli animali di casa e compagnia bella

Ritornando in argomento: per lo ZenaCamp ho già preparato un set su Flickr, anche se dubito di pubblicare foto nella giornata di sabato (stavolta conto di fare una post-produzione un po’ più decente e ragionata) 😉

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ZenaCamp e varie

21 Aprile 2007

Sabato prossimo (28 aprile) sarò allo ZenaCamp armato di zaino fotografico (chi mi ha visto sabato scorso capirà…) e porterò in dote un po’ di spille abilmente sottratte allo stand Mozilla Italia presso Fa’ la cosa giusta.

Spille per lo zenacamp

Le spille disponibili sono del tipo “Thunderbird” e “Firefox”: quelle dei feed RSS e quelle giganti sono sparite nel giro di qualche ora insieme ai laccetti porta-cellulare e agli adesivi.

Spille

Piccolo messaggio di servizio:

  • domenica scorsa mi sono iscritto a Twitter: i motivi li ha spiegati benissimo Elena, per cui mi limito ad invitarvi alla lettura del suo post
  • l’altro giorno ho aperto un mini blocco per gli appunti su Tumblr
  • a breve metterò una pagina per i contatti sul blog

Una botta di socialità non indifferente per un orso come il sottoscritto.

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Dopo due giorni passati in ottima compagnia ad Ancona mi accorgo che:

  • sulla rete cominciano a circolare foto del sottoscritto (e mancano ancora gli scatti di Giovy e Mia), motivo per cui da oggi FeedBurner segnerà un crollo verticale di lettori
  • il mio ego è tornato rinfrancato: il blogger è fondamentalmente basso di statura (Giovy è l’eccezione). Non come dalla parti di Mozilla Italia dove ti viene il torcicollo per parlare con le persone 😛
  • il mio feed reader è ingrassato improvvisamente di almeno 10 feed
  • mi è tornata alla grande la voglia di fotografare e ho raggiunto la consapevolezza della mancanza di un obiettivo sopra ai 70mm (volevo scrivere “qualcosa sopra ai 70mm”, poi c’è il rischio di trovare gente prevenuta che equivoca… 😛 ). A breve conto di riempire questo buco.

Di seguito potete trovare la mini-presentazione portata al MarCamp 😉

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