No, non sono in ferie. In compenso sono talmente distrutto che potrei tranquillamente fare la controfigura di un tappetino da bagno nelle scene pericolose (fetish estremo?).

Negli ultimi due giorni mi sono occupato del trasloco di uno studio associato (dottori commercialisti): se non avete mai provato l’ebbrezza di togliere una decina di computer vecchi e nuovi dagli scatoloni, rifare a mano tutti i cavi di rete da muro a computer, sdraiarvi in mezzo alla polvere per tirare fili e ciabatte, fare avanti e indietro dall’armadio con i patch panel per capire quali prese di rete attivare, reinstallare decine di software, il tutto schifosamente da solo e su due piani di uno studio di 220mq, la prossima volta vi porto.

Visto che le giornate non risultavano abbastanza piene, oggi hanno finalmente concluso il trasferimento del dominio di un cliente: come al solito il tecnologico NIC non ha ricevuto il fax inviato il 20 dicembre con la richiesta di cambio mantainer, mentre sullo stesso maledetto fax hanno ricevuto la richiesta del 24 dicembre.
L’indirizzo del sito del cliente non lo darò nemmeno sotto tortura: è praticamente l’anticristo del wed-design, l’apoteosi del codice anni ’90, gronda di tabelle, font e mappe sulle immagini. Per darvi un’idea di massima vi basti sapere che per spostare il sito su un server con Windows 2003 ho dovuto litigare con CDONTS/CDOSYS e con una connessione a database Access via ODBC, il resto mi sono rifiutato di toccarlo: sul preventivo ho scritto “lo sposto così com’è, visto e piaciuto, se volete cambiare una virgola si fa tabula rasa e si riparte da zero”.

A proposito: se con Aruba ottenete un errore ADODB.Fields error ‘800a0bb9’ usando CDOSYS, dovete copiarvi le prime due righe indicate in questa pagina 😉



Dopo la beta 2 prosegue il lavoro di pulitura della localizzazione italiana di Firefox 3, forse mi chiudono un bug mentre un altro morirà nell’indifferenza (come avviene di solito agli “insetti” creati dal sottoscritto).

Nel frattempo, via Virgin Radio, ho scoperto con piacere questa canzone di Bruce Springsteen, autore che non ho mai particolarmente apprezzato: il riff della chitarra è stupendo nella sua semplicità, è uno di quei riff per cui ti chiedi “ma ci voleva tanto a pensarci prima!?”.
Cercando il video su YouTube scopro che il vecchietto ha un suo canale su ValvolaTu e pubblica i testi sul suo sito. Com’è avanti… Voi ce lo vedete Venditti a fare ‘ste robe? 😛

I just want to hear some rhythm

I want a thousand guitars
I want pounding drums
I want a million different voices speaking in tongues


7 commenti/trackback a “Riassunto delle puntate precedenti”

  1. ViK scrive:

    In vacanza mai???

  2. deckard scrive:

    @ViK: Credo che il suo dizionario non contempli la parola “vacanza”!!! 😉 …
    @PT: dopotutto le “gioie” del lavoro devono capitare a tutti, perché a te no ?!? 😀

  3. flod scrive:

    @Vik

    L’ultima volta che ho fatto una vacanza andavano di moda i paninari 🙁

    Anzi, visto che stanno tornando di moda quelle robe orribili, forse quest’anno vado in ferie 😛

  4. timendum scrive:

    Anche tu virgin radio? Lol

  5. Sokak scrive:

    :*

    Un giorno o l’altro dovrò chiederTi lumi su come si “travasa” un sito…

    Devo scappare da aruba e tirare su Dhost (così ai miei simpatici amici faccio pagare lo stesso prezzo di Aruba, ma pago in realtà solo un dominio su DH)

    Solo che me la faccio addosso! Non so neanche dove trovare un barlume di idea su come si faccia! Offro una cena sontuosa col ricavato! :mrgreen:

  6. flod scrive:

    Se NON si tratta di un dominio .it non ci sono problemi: sblocchi il dominio dal pannello di controllo di Aruba e fai la richiesta di trasferimento direttamente dal pannello di controllo di DreamHost.

    Tempo pochi giorni e hai il dominio trasferito e funzionante. Mentre aspetti il trasferimento del dominio puoi comunque mettere online il sito: ti crei un dominio gratuito xxx.dreamhosters.com e lo fai diventare un mirror del dominio ufficiale (trovi indicazioni sul Wiki di DH).

    Il problema, come al solito, nasce con i domini .it: devi per forza registrare il dominio in Italia (o da un provider che consente di registrare i .it) e poi farlo puntare allo spazio su DreamHost.

    Ad esempio Aruba ti permette di registrare un dominio e usare i DNS di DreamHost: in questo modo per il sito non hai particolari problemi (è il caso di extenzilla.it), ignoro se ci siano problemi per la posta elettronica.

    Molti registrano il dominio su TopHost visti i prezzi molto bassi, ma se non ricordo male non è possibile usare direttamente i DNS di DreamHost.
    In ogni caso l’accoppiata TopHost-DreamHost è possibile: cercando sui blog dovresti trovare indicazioni dettagliate (esempio).

  7. Sokak scrive:

    :S

    Se non son caxxi non li vogliamo…

    Temevo qualcosa di simile, mi sa che passerò un beeel po’ di tempo a parlare con gli omini di aruba…

    Mannaggia a me che ho fatto le cose in fretta!

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