Metti un sabato a Genova

4 Novembre 2007

Genova

Metti che hai quattro giorni liberi per il ponte: di questi quattro ne hai già trascorsi due in casa a lavorare, forse è il caso di allontanarsi fisicamente dai computer e cambiare aria prima di mandare il cervello in corto.

Metti che a Genova è in pieno svolgimento il Festival della Scienza e ci sono un po’ di amici da rivedere e un po’ di hug da distribuire.

Visto che uno sparuto branco di sinapsi ancora si ostina a funzionare riesci a fare due più due, e venerdì sera ti decidi: sabato mattina si parte per Genova, le previsioni del tempo ti informano che sarà una bella giornata.
Sabato, località di mare, sole: prepara t-shirt buffa, bermuda e infradito! Poi venerdì sera incroci su Skype la spia venuta dal freddo, tra le righe ti informa che non c’è poi ‘sto gran caldo. Vatti a fidare delle località di mare…

Sabato mattina, ore 5:30: la sveglia biologica è infallibile, non perde un colpo. Alle 6:40 sei già sulla pseudo-mobile: sulla A21, tra Brescia e Cremona, ti trovi avvolto in quel manto ovattato e bastardo che è la nebbia padana. La nebbia padana è spessa, ricopre il vetro e impasta i tergicristalli; ogni tanto una palla di fuoco fa capolino sulla sinistra, e ti fa compagnia fino a Piacenza, insieme a quei cartelli luminosi fastidiosi nella loro ovvietà. Attenzione: nebbia a banchi tra Brescia e Cremona. E grazie al c…o, sarà per quello che sono riuscito a leggerti solo quando ero a 5 metri di distanza?

L’occhio finisce sul termometro: 2.5°C, con annesso simbolino nevoso accanto. Dio benedica la spia venuta dal freddo e la tua personale jihad contro le infradito.

Arrivi a Genova verso le 9 e qualcosa, ti fai un giro per i magazzini del cotone, in mezzo ad una fila di barche gigantesche e tizi che corrono con l’iPod (dopati!). Qui fai una scoperta sociologica non da poco: gli umarells genovesi non si limitano a guardare i cantieri stradali, controllano le barche, i tizi che le puliscono e gli scatoloni abbandonati di fronte alle barche! Son cose…

La giornata è splendida, sole caldo, peccato che tiri un vento in grado di spettinare anche un calvo: appena entri in una zona d’ombra vedi dei pinguini giocare a carte, circondati da foche in abiti discinti, Babbo Natale ubriaco sfatto si aggira palpeggiando foche e bofonchiando “oh oh oh”.

Dopo il porto antico una visita a Palazzo Ducale e alle spettacolari sale del Consiglio non viste nella precedente visita zenacampesca, un pezzo di conferenza sulla linguistica (maledetto il tizio che parlava in francese), chiacchiere e ottima compagnia – fortuna che i blogger genovesi non ti riservano questo tipo di accoglienza, anzi.

Nel pomeriggio stazionamento alla Loggia della Mercanzia, dove ammiri all’opera il primo MacBook Pro dotato di copertina per tastiera – in grado di respingere la polvere più combattiva e ostinata – e di schermo abbronzante, ascolti Paolo Valdemarin, incroci casualmente un fotocamminatore e conosci lui: ancora ti chiedi come possa starti simpatico uno che tifa toro e vota partito democratico 😕

Alla fine la giornata è volata: dopo una pizza veloce, verso le 21 vieni scortato al parcheggio dalla spia russa, dopo di che stabilisci il nuovo record Genova-Brescia per il viaggio di ritorno – il navigatore per fare il passo dei Giovi di notte è una manna dal cielo.

Se tutti i sabato dell’anno fossero così 😉


Eos 350D, Canon 50mm ƒ1.4, mano libera

Foglia di fuoco

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Premesso che non sono esattamente un drago con fotosciopp, ecco la procedura che seguo per convertire una fotografia in bianco e nero: prenderò il giro largo, includendo anche la parte di correzione iniziale della fotografia 😉

Per seguire alla lettera il contenuto di questo post dovete avere a disposizione PhotoShop (nel mio caso CS2 in inglese su Mac) e una fotografia.

Punto 1: la fotografia

Fondamentale: la fotografia deve essere scattata in formato RAW. Non sapete cos’è il RAW? Correte a nascondervi nell’angolino e tornate dopo aver fatto i compiti a casa 😛

Il consiglio è quello di scegliere una fotografia che possa risultare interessante una volta convertita in bianco e nero: nella foto di esempio il soggetto non è lo zio di Wolverine ma Marco Zamperini 😉

Aprite la foto scelta con PhotoShop, sfruttando il plugin Camera Raw: disattivate le correzioni automatiche (mela+U) e importate la fotografia con profondità di colore 16 bit (in basso a sinistra).

Fffffatto? Bene, possiamo cominciare 😛

bn1_small.jpg

Punto 2: livelli, curve, maschera di contrasto

Per prima cosa ritaglio l’immagine e controllo l’istogramma (Image->Adjustments->Levels o mela+L) per chiudere eventuali buchi alle estremità. Con PhotoShop CS2 è possibile anche creare un nuovo livello di tipo Levels: in questo modo è molto più semplice fare editing non distruttivo e vedere al volo la differenza rispetto all’originale (basta togliere la visibilità al livello di correzione).

bn2.png

Consiglio: tenendo premuto il tasto ALT (su Mac) mentre si spostano i cursori, è possibile vedere le informazioni che si andranno a perdere su uno sfondo nero.

bn3_small.jpg

Applichiamo lo stesso discorso per le curve (Image->Adjustments->Curves o mela+M, oppure un nuovo livello Curves). Personalmente tendo a dare una leggera curvatura a forma di S (occhio a non esagerare, lo strumento è sensibile e si rischiano visioni psichedeliche).

bn4_small.jpg

A questo punto riduciamo l’immagine alle dimensioni desiderate (lato lungo 1024px) con Image->Image size… (alt+mela+I) e applichiamo la maschera di contrasto per tirar fuori i dettagli. Su PhotoShop CS meglio Smart Sharpen rispetto al nudo e crudo Unsharp Mask (entrambe si trovano nel menu Filter->Sharpen): attenzione ad applicarla al livello con la foto e non ai livelli di correzione.

I valori dovrete trovarli voi in base alla foto: nel mio caso ci sono andato pesante (100%, 0.4)

bn5_small.jpg

Punto 3: conversione in bianco e nero

Veniamo alla conversione vera e propria: per convertire l’immagine in bianco e nero utilizzerò il channel mixer 😉

Aprite il menu Image->Adjustments->Channel mixer…, oppure aggiungete un nuovo livello Channel mixer: a questo punto spuntate la casella Monochrome sul fondo e sperimentate con i cursori. A seconda della foto le regolazioni ottimali potranno essere completamente diverse 😉

bn6_small.jpg

In linea teorica la somma delle percentuali dei tre livelli dovrebbe essere 100%, in pratica ci si può spostare anche di parecchio.

Punto 4: il tocco finale

Il barbatrucco: duplicate il livello contenente la fotografia, applicate il filtro di sfocatura (gaussian blur). Il raggio di sfocatura dovrà essere tale da rendere il soggetto solo vagamente riconoscibile.

bn7_small.jpg

Modificate il layer style del livello appena creato da Normal a Soft light, impostate l’opacità del livello a piacere.

bn8.png

Risultato finale

Convertite l’immagine a 8 bit (Image->Mode->8 bits/channel) e salvate in jpeg (File->Save as…, in questo modo si conservano i dati EXIF).

Ecco il risultato finale 😉

Funky b&w

So che qualcuno si starà chiedendo: ma perché devo lavorare a 16bit? Provate a lavorare a 8 bit e guardate l’istogramma finale, troverete la risposta 😉


[Mac Os X] GeekTool

2 Novembre 2007

Nei giorni scorsi ho scoperto casualmente GeekTool (via LifeHacker): si tratta di un software per Mac Os X in grado di visualizzare sul desktop informazioni testuali (o immagini) in costante aggiornamento.

geektool.png

Al momento sto utilizzando una serie di script trovati in questo post.

Script shell per visualizzare un calendario

cal | sed "s/^/ /;s/$/ /;s/ $(date +%e) / $(date +%e | sed 's/./#/g') /"

Script shell per visualizzare l’uptime, l’utilizzo della CPU e della ram

uptime | awk '{print "UPTIME : " $3 " " $4 " " $5 " " }'; top -l 1 | awk '/PhysMem/ {print "RAM : " $8 " "}' ; top -l 2 | awk '/CPU usage/ && NR > 5 {print $6, $7=":", $8, $9="user ", $10, $11="sys ", $12, $13}'

Script shell per visualizzare i processi (con top)

top -ocpu -FR -l2 -n20 | grep '^....[1234567890] ' | grep -v ' 0.0% ..:' | cut -c 1-24,33-42,64-77

Collegamento a script shell per visualizzare lo stato delle schede di rete e il relativo indirizzo IP. Contenuto del file da lanciare (tramite bash percorso/nomefile.sh):

#! /bin/bash

myen0=`ifconfig en0 | grep "inet " | grep -v 127.0.0.1 | awk '{print $2}'`

if [ "$myen0" != "" ]
then
    echo "Ethernet : $myen0"
else
    echo "Ethernet : INACTIVE"
fi

myen1=`ifconfig en1 | grep "inet " | grep -v 127.0.0.1 | awk '{print $2}'`

if [ "myen1" != "" ]
then
    echo "AirPort  : $myen1"
else
    echo "Airport  : INACTIVE"
fi

GeekTool funziona anche con Leopard, anche se pecca un po’ di instabilità (durante la configurazione ho visto 2 crash delle Preferenze di sistema); nessun problema da segnalare con Tiger.

geektool.png

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Bellezza sfiorita

1 Novembre 2007

Approfitto del ponte per fare esperimenti con la conversione in bianco e nero (qui lo stesso soggetto a colori). Se qualcuno è interessato posso spiegare la procedura utilizzata (con Photoshop CS2), in caso contrario ve la risparmio 😉

Old beauty? (b&w version)

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