Non me ne vogliano i lettori di questo blog, ma ho ancora un paio di sassolini da togliermi sulla catastrofe Excom: premesso che ho appena finito di leggere (e condividere) quanto scritto da Jastar sul suo blog, mi limiterò a mettere nero su bianco un paio di domande che rimangono ancora senza risposta.

1. Perché attendere due settimane per rilasciare un simile comunicato ufficiale?

Questa frase è stata scritta da Jan Daniluk, titolare della ditta individuale Excom, domenica 26 febbraio

Il comunicato ufficiale riguarda una questione dai molteplici risvolti legali, commerciali ed amministrativi. Abbiamo pianificato una riunione interna volta all’analisi dell’attuale situazione per domani, nonostante la domenica, ove verranno affrontati anche temi che riguardano una possibile forma commerciale di “indennizzo” oltre che la modifica di alcune caratteristiche di servizio volte all’integrazione con la nuova struttura.

In conclusione abbiamo dovuto aspettare due settimane per avere un comunicato vago quanto il programma elettorale di un partito politico. Se avete le prove che la colpa è del fornitore di connettività, avete il dovere verso i vostri clienti di scrivere in dettaglio nomi, fatti, tempi e soprattutto di chi sono le colpe.

2. Il trasferimento era la scelta migliore?

Appena è stato possibile rimuovere gli apparati di rete da Viterbo, il nostro staff, ridotto dalla malattia di due nostri tecnici, si è messo immediatamente all’opera per concludere i lavori presso il nuovo data center e riparare gli apparati danneggiati per i quali è stato necessario attendere ulteriori giorni per ricevere i componenti di ricambio.

Rimanendo a Viterbo sarebbe stato sufficiente sostituire gli apparati danneggiati e pianificare con calma il trasloco, con il trasferimento è stato necessario: sostituire gli apparati, trasferire i server, ottenere una nuova classe IP, attendere gli aggiornamenti di DNS e tabelle di routing.
Io non lavoro in questo campo, ma non riesco sinceramente ad immaginare come sia possibile che il trasferimento comportasse tempi pari o superiori all’opzione scelta.

confidando in un generale senso di comprensione e sostegno, del quale, in questo particolare momento, abbiamo bisogno.

Stiamo parlando di un’azienda oppure di un’associazione di volontariato? Ve la vedete la Fiat che chiede la comprensione del cliente incavolato perché la sua auto è dal meccanico un giorno sì e l’altro pure?
In questo momento la mia comprensione sta a zero.


6 commenti/trackback a “Excom, qualche riflessione”

  1. Jastar scrive:

    La mia comprensione è proprio negativa, a dire il vero 🙂
    Pensavo che avrebbero gestito meglio il pa-ta-trac mediatico. Imho sono riusciti solo a peggiorare le cose, buttandola sul sentimentale.
    Anche perchè, pur sforzandomi, non riesco proprio immaginare quale immane danno abbiano sostenuto: martellate sui routers? Incendio in sala macchine? L’inondazione? Le cavallette?
    Anche ipotizzando per assurdo che una brigata di Unni si sia accampata tra i loro racks, non trovo nulla che non sia risolvibile parlando direttamente con i responsabili di centrale. E’ un discorso che fa acqua da tutte le parti, peggio del Titanic, e come dici giustamente un trasloco di un intero dc non lo pianifichi sull’impeto dell’entusiasmo.
    Sono già corso ai ripari con un server in germania per le cose serie, ora attendo di accumulare sufficiente voglia per trasferire anche il blog e le mie quattro cianfrusaglie.
    Saluti

  2. davidonzo scrive:

    IMHO l’unica cosa seria che possono fare è scusarsi con i clienti dell’accaduto e “REGALARE” uno/due mesi di contratto ad ogni cliente che è stato colpito dal problema.

    Vi ricordate la prima classe A della mercedes che non passò un test? (non mi ricordo il nome del test, ma praticamente cappottava…).
    Ritirò tutte le auto già vendute, dando una vettura sostitutiva ai clienti per tutto il periodo necessario per risolvere il problema e restituire le vetture…
    Ovviamente dovette ritirare anche l’invenduto delle concessionarie…

    Fece tutto a sue spese, la perdita si dice fu mostruosa, ma era necessario per non scalfire l’immagine della casa automobilistica.

    Perchè la mercedes si ed un provider può invece “chiedere comprensione”?

  3. flod scrive:

    @Davidonzo: era il test dell’alce, ed anche la Smart fece la stessa fine 😉
    Se non ricordo male Mercedes dovette montare su tutte le macchina l’ESP, che prima era un costoso optional.

  4. miki64 scrive:

    Pseudotecnico, non ricordi male…
    (ma quando metterai pure tu gli script come ha fatto jooliaan, affinché ci sia una barra di formattazione + smilies anche in questo blog?)

  5. flod scrive:

    Non se ne parla: non metto un plugin da 4Mb (fckeditor) per il primo Michele che passa di qua 😉

  6. miki64 scrive:

    La memoria non ti falla, il senso dell’ospitalità sì!

    😉

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