Mouse cordless
20 Settembre 2005
Telefonata surreale.
U (utonto): “Salve, sa per quel portatile che ho comprato da un paio di settimane? Ecco, vorrei usare un mouse normale ma quello dei miei pc non riesco a farlo entrare nella presa…”
P (pseudotecnico): (mumble mumble) ad occhio e croce in ufficio ha solo mouse PS2, probabilmente ha tentato di infilare l’attacco del mouse nell’uscita video… “Sì, ha bisogno di un mouse con attacco usb, ormai i portatili non li fanno più con attacchi PS2”
U “Va bene anche quello a infrarosso?”
P: “Veramente non può esistere un mouse ad infrarosso, sarebbe un pesce d’aprile, non un topo… il mouse senza fili va ad onde radio, però dipende dall’attacco della base: se è vecchia è sicuramente PS2”
U “Ma io non ce l’ho la base!”
P: Dal momento che non ha un Mac e di bluetooth non se ne parla…”Non si preoccupi, i casi sono due: ha una base a mezzaluna tipo Logitech infrattata da qualche parte, oppure ha un trasmettitore integrata nell’attacco PS2″
U “Ma io non ce l’ho la base!” (che è? Si è incantato il disco?)
U “Se non si fida, facciamo così: guardi dietro alla scrivania, cerchi dove normalmente stanno i cavi della tastiera e del mouse e risalga, vedrà che qualcosa trova…”
Magari un cervello?
Li odio quando non si fidano…
Dati sensibili ??!!
13 Settembre 2005
Studio commercialista: i dati che circolano sono considerati “dati sensibili”, e la normativa prevede che tali dati vengano protetti e gestiti in modo adeguato.
Come reagire quando entri in uno studio e sul pc che fa da “server” trovi:
- una decina di dialer
- una quantità di spyware tale da inchiodare il firewall interno del router
- l’antivirus con una strana muffa sull’icona (sintomo inequivocabile del frequente aggiornamento)
- una collezione intera di giochini ed mp3 scaricati da Internet ad intasare il desktop
- WinMX (??!!)
A proposito del router: l’utonto-tecnico che aveva installato il router ADSL ha comunicato al cliente che non era possibile attivare il firewall interno perché incompatibile con la connessione in uso o per problemi del pc.
Incompatibile una cippa! Bastava guardare il log infinito del firewall e dare una passata con un antispyware ed un antivirus!!! Ogni singola richiesta generava dieci righe di log verso un ip sconosciuto.
A questo punto faccio presente alla gentile signora che:
a) Scaricare mp3 con WinMX non è esattamente legale, soprattutto considerando che si tratta di un posto dove la Finanza ogni tanto un giro ce lo fa.
Risposta: “Sa, mio figlio ha la passione della musica”
Comprarli i cd pare brutto? Il “figlio” ha il doppio dei miei anni, dovrebbe poterseli permettere.
Legalità a parte, signora, si lasci dire che suo figlio ha dei gusti musicali osceni!
b) C’è qualcuno che si collega a siti non esattamente educativi; il fatto che ci sia un dialer $maiala_al_sole ed un altro $vacca_in_libera_uscita non è indice di uno spiccato interesse per suini e bovini…
Risposta: “Sa, i miei nipoti; come faccio a dirgli di no? A casa non hanno l’ADSL!”
Come prima cosa avevo messo personalmente delle password, qualcuno gliele avrà pur comunicate se riescono ad usare il computer!
Vuole una soluzione rapida? Ecco le prime proposte che mi vengono in mente:
- “soncargli” (recidergli in italiano corretto) le mani all’altezza del polso con gesto rapido e preciso; conseguenza indiretta del gesto sarebbe di eliminare alla radice la voglia di farsi un giro su siti osé con finalità onanistiche
- usare la mazzetta da muratore su ogni singola falange di ogni singolo dito; per sicurezza, anche quelle dei piedi
- comprargli una Playstation o un pc per guardare le loro vaccate su Internet
Personalmente sarei indeciso tra la 1 e la 2, poi faccia lei.
Vorrei tanto vedere la sua faccia e sentire il rumore sordo della testa che sbatte contro il pavimento quando, grazie al lavoro di nipote e figli, non troverà più l’intera contabilità o la dichiarazione dei redditi di un cliente.
Rettangolo? Buco?
5 Settembre 2005
Certe volte riesco ancora a stupirmi.
Il cliente mi chiama per farmi qualche domanda sul portatile che gli ho consegnato un paio di settimane prima; ovviamente, in occasione della consegna del notebook, c’è stato un minimo di formazione sulla gestione del mezzo.
Cliente: ah… poi… volevo sapere… cos’è questo rettangolino che c’è in basso?
Pseudotecnico: cosa intende per rettangolino? in termini di centimetri cosa significa basso?
Cliente: sì, una specie di buco rettangolare…
Pseudotecnico: buco? cosa intende per buco? Sarà una delle 1000 prese usb/firewire/vattelapesca…
(seguono 5 minuti di dialogo particolarmente inutili)
Pseudotecnico: Aspetti che vado a cercare un notebook simile e vediamo se riusciamo a capirci (cominciando ad intuire qualcosa)
Pseudotecnico: Allora, si metta davanti al portatile e mi spieghi la posizione del buco
Cliente: In mezzo… sotto alla tastiera…
Pseudotecnico: (mumble mumble) Scusi, ma quanto è grosso ‘sto buco?
Cliente: Sarà qualche centimetro…
Pseudotecnico: [fuck]
Il buco in questione era nientemeno che il touchpad…
Hosting con le palle (le mie…)
5 Settembre 2005
Venerdì mattina suona il cellulare: “Ciao F., ci sono dei problemi con $sito; a Roma hanno cambiato server (???!!!) ed alcune pagine non funzionano correttamente.”
Facciamo un passo indietro: $sito è un sito Internet bello corposo, con diverse centinaia di pagine. Si tratta del primo sito che ho realizzato (5 anni fa) e, guardandolo con gli occhi di oggi, non ne vado particolarmente fiero: basti pensare che al tempo usavo FrontPage 2000, oggi scrivo la maggior parte del codice a mano e cerco di rendere standard tutto il malloppo.
Fondamentalmente $sito è un’accozzaglia di tabelle e frame annidati dentro ad altri frame come gironi danteschi.
Altra informazione importante: il sito viene gestito direttamente da una persona che lo aggiorna quasi quotidianamente con FrontPage (oltre a fare altre cento cose). La ragazza in questione è decisamente sveglia (magari fossero tutti così i clienti…) e completamente autonoma, al punto che le telefonate che ricevo per problemi si contano sulle dita di una mano.
Cosa è successo la settimana scorsa? A Roma hanno eliminato i vecchi web server ma si sono dimenticati di $sito, motivo per cui $sito era sparito dal web.
Questa astuta mossa ha comportato:
- richiesta di nuove credenziali di accesso
- ripubblicazione di tutto il pacco regalo
- modifica degli script che scrivevano su file di testo, visto che tali file non hanno permessi di scrittura; prima che diciate qualcosa, l’unico accesso disponibile è via FrontPage
- modifica dei form di invio mail usando CDOSYS al posto di CDONT, visto che è pure cambiato il sistema operativo del web server e CDONT non funziona
Se il voodoo funziona, colui che ha progettato e realizzato questo spostamento starà seduto su un water per almeno una settimana… Senza contare le lamentele dall’alto che arriveranno.
Utonto-tecnico #2
31 Agosto 2005
Il cliente chiama l’assistenza perché il gestionale non parte e fornisce una serie di stranissimi errori; personalmente in tre anni di vita del software non ho mai visto una tale serie di segnalazioni, per cui decido di andare fisicamente dal cliente.
L’ufficio è minuscolo, siamo alla fine di luglio e ci saranno minimo 35 gradi; almeno la ragazza è giovane e simpatica. Mi siedo al pc e noto che:
- c’è una connessione ADSL con un modem usb gentilmente fornito da $provider_del_tronchetto
- la connessione è condivisa tramite Windows XP con un altro pc in rete
- non c’è traccia di firewall né antivirus, però c’è l’antispyware di Microsoft (??!!) (sicuro come entrare in un lebbrosario con la maglietta della salute)
- non è solo il mio gestionale ad avere problemi, anche il resto non scherza: le finestre di errore/invio segnalazione appaiono mediamente ogni 20 secondi!
A questo punto mi sorge il dubbio: vuoi vedere che è qualche virus/trojan che ingolfa il tutto? Apro il task manager e, con sadica precisione, comincio a sterminare tutti i processi sospetti: dopo il trattamento il gestionale parte tranquillo e beato.
Provo a scaricare un antivirus, lo installo e faccio partire la scansione: dopo 30 secondi di lavoro l’antivirus sembra un cane antidroga all’aeroporto di Amsterdam, lampeggia, si agita, scodinzola… Houston, abbiamo un problema!
Dopo aver spiegato la situazione al cliente, la fanciulla decide di chiamare il tecnico che li segue; il tizio arriva in motorino dopo una mezz’ora, ha circa la mia età. Dopo i convenevoli del caso (in genere siamo persone di poche parole…), gli spiego la situazione: guarda che il pc è impestato di virus, Windows va in errore ogni 30 secondi, il gestionale non funziona, ecc. ecc. Concludo suggerendo umilmente che la soluzione più rapida sarebbe un backup/format/restore.
Nel mezzo del discorso, provo a gettare il sasso: “Scusa, ma come mai non c’è traccia di antivirus e firewall? È la tua religione che ti impedisce di installarli? E mettere un router al posto della condivisione e di quella specie di modem col nome di pesce che ricorda una sogliola investita da un camion e lanciata in una tanica di colore indefinito tendente all’azzurro?”
Risposta placida dell’utonto-tecnico: “Cosa ce lo metti a fare un antivirus? Tanto se vogliono entrare ci entrano lo stesso!” Nel piccolo ufficio risuona un toc (il rumore della mia mascella inferiore che incontra il pavimento).
Risposta che, purtroppo, ho tenuto per me: “Ok, la prossima volta che esci la porta di casa spalancata: tanto se un ladro deve entrare…”
Dopo questa perla di saggezza mi avvisa che ha trovato la soluzione miracolosa: “stacco il disco fisso, lo attacco al pc in ufficio e faccio la scansione con l’antivirus, poi lo riporto qui”. Il mio primo pensiero: allora non è la tua religione ad impedirti di usare un antivirus, oppure il pc del tuo ufficio è ateo!
Mi domando anche come farà ad aprire il case, visto che non vedo borse né attrezzi ma solo un cellulare ed una vespa: stavo già estraendo il mio cacciavite quando lo sento esclamare “Come sono intelligente! Non ho chiuso il case e non ho nemmeno fissato l’hard disk con una vite, così me lo posso portare via al volo.” Contento tu, la prossima volta do una botta ben assestata al case, faccio saltare fuori il disco fisso con i piattelli in rotazione e vediamo se sei ancora così contento! In ogni caso gli dico che il sistema è talmente compromesso che dubito basti una scansione.
Per concludere in bellezza la sua apparizione, l’omino si infila in tasca il disco fisso (??!!) e riparte sul motorino con cui era arrivato. Quando lo vedo partire in quel modo nella mia mente si accavallano strane immagini: cariche elettrostatiche, brusca frenata e hard disk che vola fuori dalla tasca ed atterra in mezzo allo stop dove verrà investito da un camion, backup incompleti e vecchi di settimane…
Fast forward di una settimana, richiama il cliente in ufficio: “Ciao F., il tecnico mi ha riportato il disco fisso ma quando entro nel programma mi dà ancora degli errori!” C.v.d. … dopo il rientro dalle vacanze il gestionale verrà installato su un pc fuori rete, scollegato da Internet.
Utonto-esperto
15 Agosto 2005
È probabilmente la specie più pericolosa della famiglia degli utonti; in realtà la definizione corretta dovrebbe essere utonto-chesicredeespertomainrealtànoncapisceunamazza, ma in quanto utonto è in possesso solo di certezze, per cui terremo per buona la definizione di utonto-esperto.
Personalmente ne conosco pochi ma buoni; un giorno uno di questi, tronfio di orgoglio, mi ha salutato dicendomi che i suoi computer funzionavano perfettamente; dopo circa una settimana è entrato in ufficio appoggiando sul pavimento entrambi i pc (che evidentemente avevano già smesso di funzionare perfettamente).
PC 1: siccome il pc era lento (vecchio, poca ram e windows2000), ha ben deciso di installarci sopra Windows Xp ottenendo un pc morto. I problemi di lentezza eccessiva in realtà erano dovuti al disco fisso praticamente sull’orlo del suicidio (4 ore per copiare un paio di GB di dati), per cui è bastato sostituirlo e reinstallare Windows2000.
PC 2: strani problemi con la scheda madre, consistenti in messaggi di errore all’avvio che solo un aggiornamento fallato del bios, o un suicidio dello stesso, può generare. Lui mi assicura che nemmeno sa cos’è il bios, io ho imparato a non fidarmi troppo. Soluzione: sostituzione della scheda madre, visto che era praticamente impossibile resuscitare quella vecchia.
Quest’uomo traffica e gira su siti in cui non mi fiderei ad entrare nemmeno con un pc usa e getta (“tanto ho l’antivirus!”).
Non soddisfatto, sullo stesso pc gestisce i documenti per il proprio lavoro, ignorando il significato del termine backup.
Il termine preferito dall’utonto-esperto è “conflitto”, ne approfitta per infilarlo in qualsiasi discussione, che si stia parlando di pc, “eh! sicuramente è un conflitto con il software XYZ!“, o di cucina, “secondo me è il sale che va in conflitto con il succo di pera…“.