Dal 15 al 17 marzo 2013 Mozilla Italia ha preso parte per la quarta volta a Fa’ la cosa giusta 2013. Per la nostra associazione si è trattato del quarto appuntamento: avevamo già partecipato a questa fiera dal 2007 al 2009, poi ci siamo spostati per 2 anni a Firenze (Terra Futura) e abbiamo preso un anno di riposo nel 2012. A Milano erano presenti 6 membri dell’associazione e 2 ospiti, che ovviamente sono stati adeguatamente sfruttati 😉

Mozilla Italia a Fa' la cosa giusta 2013

Citando dal sito ufficiale: Fa’ la cosa giusta è una fiera dedicata al consumo critico e agli stili di vita sostenibili, con oltre 700 espositori ospitati su 29.000 metri quadrati. L’edizione di quest’anno ha superato quota 72.000 presenze, di cui 3.300 studenti provenienti da 17 scuole. Il numero di espositori “tecnologici” era abbastanza ridotto: accanto al nostro stand ci sono stati dei talk su Ubuntu e Document Foundation, mentre sui 3 giorni erano presenti realtà come Rigeneriamoci (recupero apparecchiature IT) o Waspproject (stampanti 3D).

Partecipare a una fiera simile, rispetto a eventi più tecnici, ha sicuramente degli aspetti positivi. Spiegare l’open web, l’importanza degli standard  a persone che non distinguono “Google” dal browser rappresenta sempre una bella sfida. Alla fine sono state moltissime le persone che si sono fermate al nostro stand (pure un paio di cuccioli), chiedendo aiuto per risolvere qualche problema con Firefox o Thunderbird, per avere qualche informazione o semplicemente per salutarci.

Le domande più gettonate: che cos’è Mozilla? Che cosa c’entrate con questa fiera? In un certo senso la parte più interessante è stata proprio spiegare a queste persone che cos’è Mozilla, come Firefox sia il frutto del lavoro di una fondazione senza fini di lucro e di una comunità unica costituita allo stesso tempo da dipendenti e volontari, il tipo di lavoro svolto dalla nostra associazione, di come gli ideali e i principi alla base di Mozilla si concretizzino in iniziative come WebMaker o WebFWD.

Fa' la costa giusta 2013 - Mozilla Italia

Sabato e domenica la parte del leone l’ha fatta il developer phone con Firefox OS. Tantissime le persone che si sono fermate allo stand per provare il telefono: alcune conoscevano il progetto, grazie anche alla copertura mediatica del MWC 2013 di Barcellona, molte altre non avevano idea di che cosa fosse. Anche qui le domande più frequenti:

  • come e quando verrà commercializzato? La distribuzione dovrebbe iniziare nella seconda metà del 2013 in alcune nazioni (es. Spagna, Brasile, Polonia), per poi coprire anche altre aree del mondo. Nel frattempo è possibile provarlo tramite emulatore o build per desktop.
  • quando arriverà Firefox OS in Italia? Non lo sappiamo, personalmente spero nel 2014 visto che Telecom Italia risulta tra i partner  nella pagina ufficiale;
  • potrò installarlo sul mio telefono e sostituire Android? Dipende ma non è da escludere, considerando la natura Open Source del progetto.

Ho creato un set di foto su Flickr, visto l’andamento a ondate dei visitatori e la costante presenza di persone non sono riuscito a scattare molte foto. Basti dire che dopo 2 giorni non avevo quasi più voce 😉


Confesso di essere rimasto abbastanza stupito ieri sera aprendo Google Reader e trovandoci un articolo di questa lunghezza su Engadget. Sono abituato a brevi presentazioni o recensioni di prodotti, non certo a editoriali in stile Ars Technica.

Visto che l’argomento Firefox OS mi interessa, mi sono messo a leggerlo e, paragrafo dopo paragrafo, sono rimasto stupito dalla confusione e dalle imprecisioni raccolte dall’autore.

Firefox OS is yet another mobile platform built entirely on HTML5 that treats websites as apps.

Le applicazioni sono scritte in HTML5, non sono i siti web che diventano un’applicazione. Come sia arrivato l’autore a questa conclusione mi sfugge. Praticamente tutto l’articolo è basato su questa premessa, dando vita a risultati imbarazzanti.

But, unlike Mountain View’s product, Mozilla has focused exclusively on mobile sites that are rarely as fast, stable or functional as their desktop counterparts.

Ancora ‘sta storia dell’app che in realtà è un sito (lento, perché lo dice il sig. Facebook).

This poses significant problems for the fledgling OS since it relies on constant connectivity to deliver information.

Le app possono essere “pacchettizzate” e caricate sul telefono, nessun bisogno di connettività. Se così non fosse, come potrebbero funzionare la rubrica o qualunque altra parte dell’interfaccia di Firefox OS?

Sure, some services can cache data locally for offline use, but that’s a feature of HTML5 that has yet to be widely embraced by devs.

Giusto, perché le applicazioni non sono App ma siti web (lenti), quindi sono i siti web a dover sfruttare il local storage, non le app. Sempre più confuso.

More important though, is the total cost of ownership. A device that relies on the web to feed it every sliver of an application, right down to its individual UI elements, will inevitably suck down a significant amount of data.

L’apice della confusione. Anche la UI deve essere scaricata da Internet.

and if the phone is going to literally be nothing more than a portal to the web, then it’s going to be a tough sell for those that have to subsist on a very strict data diet.

Ribadiamo il concetto nel caso in cui non fosse stato abbastanza chiaro.

Mi chiedo solo perché Engadget abbia sentito il bisogno di bocciare una tecnologia che non è ancora nemmeno disponibile sul mercato, allontanandosi dall’abituale linea editoriale e prendendo una cantonata di queste dimensioni. Spero in una risposta ufficiale da Mozilla, non fosse altro per chiarire la confusione in testa all’autore dell’articolo.


about:telemetry

12 Novembre 2012

Nuova pagina di about disponibile nelle nightly di Firefox. Sostanzialmente permette di visualizzare i dati raccolti dalla funzione di telemetria.

Questa immagine dà un’idea della dimensione della sezione Istrogrammi (zoom al minimo)…

La telemetria è una funzione opt-in (l’utente deve scegliere di partecipare alla raccolta dei dati) ed è attivabile/disattivabile selezionando la relativa opzione Invia dati relativi alle prestazioni in Opzioni->Avanzate->Generale.


Ancora a proposito di B2G: si cercano fotografie da utilizzare come sfondi e altre da utilizzare per iniziative di marketing e materiale da fornire alla stampa.

Tutti i dettagli sono disponibili in questo post di John Slater, i tempi sono decisamente stretti (entro il 31 luglio). Le mie 10 foto le trovate su Flickr.

Mozilla B2G Proposed wallpaper


Alcune letture utili per capire cosa sta succedendo in questi giorni.

Il post di Mitchell Baker Thunderbird: Stability and Community Innovation

We’ve asked the question about Thunderbird and ongoing innovation a number of times.  We’ve tried for years to build Thunderbird as a highly innovative offering, where it plays a role in moving modern Internet messaging to a more open, innovative space, and where there is a growing, more active contributor base.  To date, we haven’t achieved this.  The exception to this statement is the Mozilla localization communities, which contributes immense effort into localizing Thunderbird into many languages.  However, the dedicated efforts of these groups have not been supported by an active contributor base in other areas. This puts great stress on a number of our localization communities.

Il post di Asa Dotzler

If Mozilla had infinite resources and focus, I’d want them to keep investing heavily in Thunderbird — even if I was the only Thunderbird user on the planet (I did say if Mozilla has infinite resources.) But I have first hand experience with resourcing and focus trade-offs across Mozilla projects and products and so I understand the shift to a sustaining mode rather than an innovation mode for Thunderbird and I think it’s the the right thing to do.

[…]

If you’re like me, and you just aren’t ready, for what ever reason, to move your messaging to a Web application, I encourage you to get on testing builds and call out regressions when they happen and if you’ve got the skills to do it, make some patches and help keep Thunderbird moving forward.

Cosa aggiungere? La decisione non giunge certo inaspettata visti gli insuccessi degli ultimi anni: l’uscita di scena di personaggi chiave, la nascita e la morte di Mozilla Messaging, il ruolo incolore di David Asher, gli appelli dell’ultimo periodo.

Personalmente continuerò ad utilizzare Thunderbird senza fasciarmi la testa (“running around with your heads chopped off”), non fosse altro per un corposo archivio di 9 anni di posta elettronica, più avanti valuterò obiettivamente i risultati di questo sviluppo “community-driven” e le alternative disponibili.


Post CONFSL 2012

23 Giugno 2012

CONFSL 2012 - Mozilla Group

Un paio di considerazioni al volo su CONFSL 2012: l’organizzazione dell’evento è stata ottima, unico vero neo la mancanza di aria condizionata nelle aule (immagino la burocrazia universitaria…) e forse i tempi un po’ stretti tra un talk e l’altro. Purtroppo ho scattato pochissime foto vista la scarsità di luce nelle sale (per capirci: mosse a 1600 ISO e ƒ2.8).

Quello che mi ha deluso è stata la scarsa partecipazione di pubblico, in particolare degli studenti dell’università stessa. Studi ingegneria, ti organizzano 2 giorni di conferenze con (tra gli altri) uno dei portavoce ufficiali di Mozilla e il Project Leader di Debian e tu non ti degni nemmeno di andare a sentire che cosa hanno da dire? Forse sarebbe opportuno organizzare la conferenza in un periodo meno estivo (es. aprile o maggio) e trovare un modo per coinvolgere maggiormente gli studenti (basterebbero un paio di talk dei loro professori e un po’ di moral suasion).

Sul fronte Mozilla posso segnalare il buon risultato del keynote di Tristan Nitot*, a occhio e croce l’intervento più seguito e più interattivo nella sezione Q&A, e del talk di Marco Bonardo e Marcia Knous. Grande interesse per i due telefoni cellulari con Boot to Gecko.

* impegnato in diverse interviste nella sua breve trasferta italiana, vedi ad esempio quella già pubblicata su La Stampa