Qualche tempo fa scrivevo a proposito della qualità dei contenuti:

Spero che il Sole 24 Ore, del cui probabile network di blog si vocifera ormai da settimane, tragga spunto dagli errori altrui

Oggi Nova100 è una realtà, per cui mi sono preso la briga di farci un giro e verificare chi ci scrive: uno alla volta ho fatto clic su ogni singolo santino presente nella colonna di sinistra e mi sono guardato i post presenti nella pagina iniziale.

Il primo pensiero è stato: cazzarola, sono ignorante come una zappa! Di tutta ‘sta gente ne conosco tre: Luca Conti, Luca De Biase e Stefano Disegni.

Subito dopo ti accorgi che: i 100 sono solo 39, almeno un paio di blog sono ancora in rampa di lancio (se così vogliamo definire la colossale produzione di 2 post in un mese e mezzo), sarebbe il caso di cancellare i post “Hello World”, la piattaforma non sembra straordinaria (ho aperto un 15 blog in schede e la metà non si sono caricati o si sono caricati senza i css), assegnare a tutti i blog (compreso uno come Stefano Disegni) lo stesso template aziendale è una castrazione, i contenuti sono tanti e disparati ma alla fine del tour ho aggiunto solo due blog all’aggregatore (Antonio Dini e Luca Chittaro).

Insomma, qualcosa di più dal Sole24Ore era lecito aspettarselo: la piattaforma non basta, non bastano nemmeno i personaggi, servono i contenuti. Il blog è di moda, è lo strumento del momento, ma il successo è tutt altro che automatico.

Non parlerò della signora che si è “programmata da sola il sito” e che rivendica il proprio diritto a calpestare pubblicamente ortografia e grammatica italiana nel blog: non ho interesse ad esprimere concetti già espressi nei commenti da altri blogger (che stimo) e per questo dileggiati dai fan del vip di turno. Su quel blog però ho letto un bellissimo commento di Luca De Biase:

Senza i nerd non ci sarebbe questo blog e dunque non ci sarebbe questa discussione. Non ci sarebbe internet. E non ci sarebbero neppure i cellulari della Nokia, né per telefonare, né per fare di meglio. E senza quelli che non capiscono i nerd non ci sarebbe nessuno stimolo per migliorare i prodotti e farli diventare facili e davvero utili. Senza i nerd e senza quelli che non capiscono i nerd non ci sarebbe innovazione. Senza i nerd e senza quelli che non capiscono i nerd non ci sarebbe bisogno di preoccuparsi di intervenire in una discussione come questa. Dunque, grazie a Domiziana. Grazie a Roberto. E a tutti… Nella speranza che tutto questo serva a fare in modo che alla fine la gente si capisca…

Poi arriva questo commento della padrona di casa e mi passa la poesia

quello che i nerd non sanno
1 che i nerd hanno un’anima hacker e loro questa gli manca

A proposito, Stefano Hesse mi dovrebbe spiegare come si conciliano il concetto “I blog italiani hanno fallito” e tutto questo movimento di soldi: nasce Nova100, il Sole 24 ore acquista il 30% di Blogosfere, Dada acquista il 30% di Blogo. Non male per un settore fallimentare 😉


14 commenti/trackback a “Ancora sulla qualità dei contenuti”

  1. Gioxx scrive:

    Sta buono che lei ha di meglio da fare e tanto da programmare sul PC, non può perdere tempo sui cellulari… LOL!!!!

  2. wtf scrive:

    Gurda avevo letto il famoso articolo che ha scatenato un putiferio ma mi aveva assalito la tristezza.

    “Programmato un sito”

    “il commerciale mi ha tratto in inganno”

    “non posso conoscere tutti i dettagli tecnici di un cellulare”

    e poi la grammatica, scrivi di getto ma perchè fai gettare…

    comunque hai pienamente ragione, io di nova 100 non ho voluto inserire nessun blog, non mi sembrano indispensabili nessuno di quelli che ho visto, tantomeno interessanti.

  3. Francesco scrive:

    Non credo che Stefano Hesse avesse in mente l’aspetto economico, o almeno io non lo interpreto in questo senso. Comunque ho fatto la stessa identica osservazione, intanto che provavo a rispondergli.

    Domanda: ma tu che blog consiglieresti a Stefano Hesse (mica pizza&fichi, neh ;-))?

    Ciao, f.

  4. flod scrive:

    @Francesco

    Forse non sono stato particolarmente chiaro: se i blogger in Italia hanno fallito, per quale motivo alcune grandi realtà stanno investendo oggi sui blog? Perché finora le cose sono state gestite male e c’è margine di miglioramento oppure i blogger in Italia non sono stati un fallimento totale?

  5. wolly (paolo Valenti) scrive:

    Caro Pseudo,
    perchè mi fai perdere tempo a leggere certi post che link ? 🙂
    Io ti so persona seria e se mi metti un link vado a leggerlo 🙂
    Cosè sei pagato dalla blogger in questione ? 🙂
    Mi sa che gli hai fatto troppa pubblicità 🙂
    P.S. io il telefonino lo uso ancora per telefonare e mandare sms 🙂

    ciao
    wolly

  6. Francesco scrive:

    Ti sei spiegato bene. Io ho fatto un’osservazione quasi identica (blogosfere/Sole). Pero’ qualche blog da consigliare a Stefano? Dai… sono curioso! 🙂

    Ciao, f.

  7. flod scrive:

    Così su due piedi, ecco un paio di nomi che non compaiono tra i primi di BlogBabel ma che meritano una lettura 😉
    http://blog.felter.it/
    http://www.casperize.com/

    Il secondo non è tra i primi 100 solo per pigrizia (e frequenti sparizioni) del proprietario 😛

  8. Casper scrive:

    Touchè 😛

  9. flod scrive:
  10. Felter Roberto scrive:

    grazie per la segnalazione ma se non sono tra i primi 100 un motivo ci sarà 😀

  11. Fabrizio scrive:

    Ottimo post. Ammiro le tue analisi sempre profonde e puntuali. Bravo davvero!

    Ciao,
    Fabrizio

  12. Francesco scrive:

    Grazie, scusa il ritardo 🙂

    f.

  13. Valerio Mariani scrive:

    Domizianita’ a parte… se hai voglia di alimentare un dibattito “serio” su Nòva100 dai un occhio a questa pagina, tra le tante parole qualcuna forse è azzeccata, ma non chiedermi di chi… 🙂

    http://lucadebiase.nova100.ilsole24ore.com/2007/06/libert_sperimen.html

Trackback e pingback

  1. Prontuario di idiozia convulsiva « Gioxx’s Wall
    [...] godetevi i commenti inseriti subito dopo il post, sono davvero formidabili (sarebbe meglio se fossero scritti in italiano corretto,…

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