Firefox 2.0 e SkypeCast

25 Ottobre 2006

Come scrive il buon Giovy, Firefox 2.0 è ufficialmente disponibile; se non l’avete già fatto, date un’occhiata al nuovo family look psichedelico di Mozilla.com, Mozilla-Europe.org e AMO.

Coloro che hanno scaricato la versione 2.0 nelle ultime 48 ore non devono temere: la versione che state usando è quella definitiva. Se ancora nutrite dei dubbi, vi posso assicurare che in 24 ore non si preparano qualche centinaio di build con relative procedure di QA e sign-off 😉
Scaricando la versione 2.0 in anticipo, vi siete comunque giocati la possibilità di vedere le pagine di start finalmente localizzate in italiano (esempio).

Già che ci sono ne approfitto per segnalarvi uno SkypeCast sull’argomento Mozilla e Firefox organizzato dall’infaticabile Luca Conti per giovedì 26 ottobre; al momento l’orario previsto è 21.30-23.00. Spero di riuscire a farci una capatina 😉


Come molti di voi già sapranno, in queste ore verrà dato l’annuncio ufficiale della disponibilità di Firefox 2.0, la nuova major release del browser di casa Mozilla.

Con il titolo “inutile corsa all’annuncio” mi riferisco ai siti e ai blog che già ieri pomeriggio hanno cominciato ad annunciare la disponibilità della nuova versione con tanto di link al server ftp di mozilla per il download.

Avevo già parlato di un altro aspetto dell’annunciazione precoce in passato, con questo post vorrei cercare di spiegare perché questi “annunci” non solo lasciano il tempo che trovano, ma risultano anche deleteri.
Sono consapevole che là fuori ci sono persone intelligenti che daranno il giusto peso a queste considerazioni (per i primi due link ci posso mettere la firma) e altre meno, così come sono altrettanto conscio che se Mozilla Foundation non ci metterà una pezza il fenomeno continuerà a ripetersi per il rilascio di ogni major release.

Veniamo al dunque: perché sono dannosi?

  • intralciano le procedure di release della Mozilla Foundation, intasando inutilmente i server ftp. Stando a Mozilla Foundation i file della nuova release devono essere visibili per consentire il mirror da parte di altri server, altri fanno notare che Fedora Project riesce ad aggirare il problema: si spera che qualcuno riesca a trovare una soluzione.
    Per completezza riporto una mail presente nella mailing-list l10n:
  • The files must be readable, so mirrors can get the bits to serve them on the big day.

    Since we don’t/can’t control configuration of other people’s web servers, .htaccess would be inconsistent across mirrors (if it worked at all).

    Also, ftp.mozilla.org, accessed via FTP (as opposed to HTTP) would not pay attention to an .htaccess file.

    The best way to deal with this is socially: ask people to wait, and let them know that they’re degrading their user experience (because parts of the product may not be staged yet, which is a shame, especially if they complain about degraded user experience), and hindering our ability to remove deliverables which may be “bad,” for whatever reason.
    Most people would rather bathe in the pre-release squee, it seems. :-/

  • complicano la vita alle comunità di supporto come Mozilla Italia: mentre le persone sono già impegnate a realizzare al meglio la nuova release (localizzazione e controllo delle pagine, preparazione di news e documenti, sign-off delle build, ecc. ecc.) il forum si popola di fenomeni che vogliono farsi belli annunciando la 2.0 e di persone che richiedono supporto per una versione che ufficialmente non esiste ancora.

Come scritto sopra, confido nell’intelligenza delle persone per il futuro 😉

Prima che a qualcuno venga in mente che scrivo questo post sull’onda dell’invidia, faccio presente che:

  • conosco la data di rilascio di Firefox 2.0 da almeno un paio di settimane, ben prima che Asa Dotzler la rendesse pubblica sul suo blog (probabilmente era stufo di ricevere richieste in proposito)
  • ho in mano da diversi giorni le pagine localizzate con la nuova grafica di mozilla.com e mozilla-europe.org

Se avessi voluto farmi pubblicità a colpi di “spoiler” avrei avuto solo l’imbarazzo della scelta 😉


Firefox 2.0 introduce piccole ma funzionali modifiche nella gestione delle schede e nella relativa interfaccia.

Per prima cosa il pulsante di chiusura viene spostato direttamente sulla scheda.

schede1.png

All’estremità destra della barra delle schede viene introdotto un pulsante per visualizzare un elenco delle schede aperte (la scheda attiva è visualizzata in grassetto)

schede2.png

In presenza di molte schede aperte Firefox 1.5.x riduceva la dimensione dei “segnaposto” per riuscire a visualizzare tutte le schede; Firefox 2.0 sfrutta il menu descritto in precedenza e due pulsanti per muoversi tra le schede aperte.

schede3.png
Tag Technorati:

La gestione dei feed rss in Firefox 2.0 è notevolmente cambiata rispetto alla versione 1.5: facendo clic sull’icona nella barra degli indirizzi oppure su un link viene visualizzata una pagina con l’anteprima del feed stesso.
Nella parte superiore della pagina è possibile scegliere se gestire il feed attraverso un segnalibro Live, un’applicazione esterna oppure un servizio online.

feed1.png

Nelle Opzioni/Preferenze è stata introdotta un’apposita sezione dedicata ai Feed: ovviamente l’utente, come nel mio caso, può scegliere di non visualizzare l’anteprima ed utilizzare direttamente il metodo di abbonamento preferito.

Tag Technorati:

Sono disponibili le statistiche aggiornate di OneStat sulla diffusione dei browser: secondo i dati presentati Firefox perde l’1,44% nelle quote di mercato rispetto a luglio 2006.

Tralasciando l’analisi complessiva dei dati (già fatta da molti), è il caso di sottolineare come Firefox in Italia sia cresciuto dell’1,19% raggiungendo quota 21,60%, in netta controtendenza rispetto agli altri mercati (fatta eccezione per Australia e Francia).

grafico.png

Firefox 2.0 introduce un sistema di protezione contro i tentativi di frode (phishing), integrando ancora una volta una funzionalità attualmente fornita da alcune estensioni.

phishing1.png

È possibile scegliere se verificare il sito utilizzando un elenco locale oppure un servizio online: attualmente l’unico provider presente è Google.
Nel momento in cui si sceglie di utilizzare il servizio anti-phishing di Google verrà richiesto di leggere e accettare le condizioni del servizio.

phishing2.png

Quale metodo di protezione scegliere? È il caso di citare la guida:

Verifica usando un elenco di siti sospetti
Attivando questa opzione Firefox confronterà il sito con una lista memorizzata in locale sul proprio computer. Nessun dato verrà trasferito verso altri soggetti. Siccome le tecniche di phishing ed i siti coinvolti continuano a cambiare ed evolversi, questa protezione potrebbe risultare meno efficace rispetto alla scelta di usare dati forniti da un soggetto esterno.

Verifica contattando … per ogni sito visitato
Attivando questa opzione Firefox invierà i dati relativi alla pagina visitata, usando una connessione cifrata, al soggetto selezionato (data provider) al fine di verificare l’identità del sito. Questo metodo consente di avere una protezione molto elevata, ma allo stesso tempo informazioni come il proprio indirizzo IP e la versione del browser in uso potrebbero essere ricevute e memorizzate dal provider scelto. Nel momento in cui si attiva questa opzione verrà richiesto di verificare e approvare le politiche di gestione dei dati personali adottate dal soggetto esterno.

Come per i siti web non funzionanti è possibile segnalare tentativi di contraffazione attraverso l’apposito menu Segnala una contraffazione web… (presente nel menu ?/Guida).

Vediamo come funziona il sistema utilizzando l’apposita pagina di test: nel momento in cui si visita un sito “sospetto”, appare un invadente box che avvisa del pericolo.

phishing3.png

A questo punto è possibile:

  • allontanarsi da questo sito: si esce dalla pagina web e si ritorna alla pagina iniziale.
  • ignora questo avviso: l’avviso viene ignorato temporaneamente (il simbolo di divieto resta comunque visualizzato nella barra degli indirizzi). Ricaricando la pagina l’avviso verrà visualizzato nuovamente.
  • non si tratta di una contraffazione: l’utente viene indirizzato ad una pagina di Google dove è possibile segnalare il falso-positivo
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