Come spero avrete notato in settimana è uscito Firefox 5, primo risultato del nuovo ciclo di rilascio rapido che ci porterà ad avere Firefox 6 prima di settembre.

Da tutte le parti si critica la scelta di Mozilla di utilizzare il “metodo Chrome” per la numerazione delle versioni, personalmente trovo la discussione poco utile. Che la versione sia 5 o 4.1 poco cambia, più interessanti sono altri aspetti:

  • a quanto pare pochi si lamentano del fatto che il passaggio alla versione 5 sia stato proposto come minor update, in altre parole non è stata richiesto all’utente se volesse passare alla nuova versione (come avviene per un major update, ad es. 3.6.x -> 4). Questo è positivo se l’obiettivo è arrivare ad avere un sistema di silent update (tanto per cambiare in stile Chrome);
  • il problema principale è legato alla compatibilità delle estensioni. In questo caso il nodo non è certo il numero 5 – se si fosse chiamata 4.1 la situazione non sarebbe cambiata – quanto la difficoltà pratica per gli autori, quasi sempre volontari che sviluppano per puro hobby, di verificare la compatibilità delle estensioni con un ciclo di vita di sole sei settimane.

Interessante è la (lunga) discussione su dev-planning, in particolare alcune risposte di Asa Doztler che, stando al suo profilo Linkedin, adesso occupa il ruolo di “Director of Firefox”:

  • a chi gli fa notare che esistono estensioni non ospitate su AMO, ad esempio utilizzate per la gestione di intranet aziendali, viene risposto che la diffusione in ambito corporate di Firefox non è un obiettivo. Opinione già sentita più volte in passato e poco condivisibile.
  • sulla questione compatibilità delle estensioni
  • Add-on authors who use the Add-on SDK and host at addons.mozilla.org (and their users) will be rewarded with add-ons that don’t require any developer intervention across Firefox rapid releases.

In altre parole: il futuro è quello di estensioni basate su Add-on SDK (qualcuno ricorda la “vecchia” querelle su JetPack?). A questo punto il vero problema è: il nuovo SDK è maturo per estensioni complesse? Se la risposta è no, quando lo sarà? Gli utenti saranno disposti ad aspettare?

Aggiungo una nota: chi ospita le proprie estensioni su AMO ha a disposizione un pannello di controllo che permette di modificare agevolmente la compatibilità senza bisogno di rilasciare una nuova versione del componente aggiuntivo. Molte estensioni sono state automaticamente aggiornate dallo staff di AMO per aggiungere la compatibilità a Firefox 5.

Personalmente non ho avuto alcun problema nel passaggio 4->5, al contrario ne ho avuti diversi nel passaggio 3.6->4 (ho dovuto riscrivere la parte del codice relativa alla gestione delle preferenze).


4 commenti/trackback a “Mozilla e il nuovo “life cycle””

  1. davide ficano scrive:

    Add-on SDK non solo secondo me non e’ maturo ma non permette di fare tutto tutto quindi il porting di alcune ext e’ molto complicato.
    Chi come me ha le ext sia su AMO che su host personale (Sourceforge nello specifico) deve fare i conti con i rapidi cambiamenti di versione e non e’ facile da gestire dato che e’ pur sempre un hobby.
    Ho gia’ due bug aperti (3326016 e 3321776) da utenti delle mie ext che mi segnalano che l’ext si e’ disabilitata con l’upgrade di Fx alla 5.

    Sinceramente sta diventando oneroso inseguire le scelte di Mozilla che a sua volta insegue Chrome

  2. Enrico scrive:

    Lo stiamo perdendo….

    Il mio browser preferito grazie alla versatilità assicurata dalle estensioni che consentono di cucirsi un browser su misura.

    Utilizzo sempre più spesso Srware Iron (clone di Chrome ripulito da tutti gli ammennicoli che Google utilizza per violare la privacy) in virtù della sua maggiore sicurezza e velocità.

    Ma rimpiango non poco Firefox….

    Vedo nell’affaire Firefox, con l’emorragia continua di persone capaci verso altri lidi, la dimostrazione e la concretizzazione dei miei dubbi e delle mie paure riguardo ai limiti della filosofia opensource.

  3. Lorenzo scrive:

    Mozilla non ha l’obiettivo di diffondere Firefox in ambito corporate? Penso sia un modo come un altro per darsi delle martellate sugli zebedei…

  4. scienzedellevanghe scrive:

    Potrei sbagliarmi, ma io un problema ce lo vedrei.

    Col vecchio sistema di aggiornamento sapevi che un aggiornamento in cui cambia il terzo numero di versione (3.6.2 a 3.6.3) al 99% non rompeva alcuna compatibilità, sapevi invece che se a cambiare era il secondo numero (da 3.0 a 3.6) o il primo (da 3.x a 4) bisognava testare il plugin e leggersi le novità.

    Col nuovo sistema di aggiornamenti chrome-like non sai mai cosa aspettarti. Credo abbiano fatto un errore, la loro forza erano gli sviluppatori volontari di plugin che ora sono costretti a cicli di sviluppo più serrati.

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