IPO Mozilla?
4 Gennaio 2008
No, non è un cavallo godzillato (ippomozilla), bensì l’ipotesi avanzata da Silicon Alley Insider di una IPO, OPV per dirla all’italiana, da parte di Mozilla.
But others–dare we say most?–will continue to contribute and carry on the Firefox anti-IE fight, especially after Mozilla distributes pre-IPO shares to the most prolific contributors (vesting over four years, of course, with more options granted every year, so as to ensure ongoing loyalty).
Subito sono arrivate le smentite lato Mozilla (oppure quella di John Lily, Chief Operations Officer in Mozilla).
We’ve said this before on the record and we’ll reiterate categorically that there’s no intent or desire to do a public offering, no plans to do so, and an overwhelming sentiment here that to do something like this would fundamentally undermine what Mozilla is about.
Seguono ulteriore risposta di Henry Blodget e contro risposta di John Lily.
Io intanto mi porto avanti e comincio a fare i conti:
- responsabile della localizzazione italiana di AMO
- responsabile della localizzazione italiana di Mozilla Europe e delle pagine statiche su Mozilla.com (per capirci, quelle che vedete ogni volta che aggiornate Firefox)
- responsabile quasi ufficiale della localizzazione italiana di Firefox
- amministratore del forum del progetto ufficiale di localizzazione italiana
Quante azioni mi toccherebbero? Io spero nessuna.
Da un lato mi piacerebbe vedere gratificato economicamente il mio impegno, dall’altro ho il timore che una simile scelta sarebbe l’inizio della fine per Mozilla.
Sia ben chiaro: ho sempre fatto questo lavoro gratis, così come tutti gli altri ragazzi di Mozilla Italia, e continuerò a farlo finché ne avrò tempo e possibilità, anche se non nascondo che un minimo ritorno economico semplificherebbe le cose. Ad esempio sarebbe possibile rinunciare a piccoli lavori per garantire ore di lavoro a Mozilla invece di lavorare di notte, a scapito di vita sociale e qualità del lavoro stesso. Per inciso: ritengo che tale qualità sia sempre stata buona, anche se alcuni lavori “giovanili”, visti con gli occhi di oggi e alla luce dell’esperienza accumulata, risultano delle discrete schifezze 😛
Già adesso, a mio modo di vedere, è difficile conciliare l’esistenza di sviluppatori non pagati e di dipendenti, figuriamoci se si decidesse di distribuire azioni: alcuni collaboratori di lunga data farebbero le valigie per altri progetti OS, altri arriverebbero attratti solo dalla possibilità di guadagno. Meglio evitare.
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4 Gennaio 2008 alle 14:24
Assolutamente d’accordo. Il bello di Mozilla è la collaborazione offerta spontaneamente. Un utente che non vuole dare in nessun caso una mano non la darà, sarà invece certamente motivato in caso si abbia accesso a delle risorse economiche per rimborsare il suo sforzo.
A quel punto posso solo immaginare che si tratterà di supporto di scarso livello, svogliato. Ecco perché concordo e preferisco che tutto rimanga com’è ora.
4 Gennaio 2008 alle 14:25
Ricordo i mesi precedenti la quotazione di Google, si diceva tutto ed il contrario di tutto.
Intanto Google continuava ad uscire nuovi prodotti e poi avvenne la quotazione.
Google non ha mollato la presa e continua ad essere leader nella innovazione (vabbe’ nel far sembrare innovative idee vecchie).
Ma Mozilla non e’ Google, ho pochissima stima dei vertici non tecnici Mozilla.
4 Gennaio 2008 alle 15:40
@dafi
Ok, però Google non è mai stato un progetto Open Source né una fondazione non profit 😉
4 Gennaio 2008 alle 16:00
@pseudotecnico infatti! Non hanno mai cambiato pelle, apprezzo la coerenza.
Mozilla ha fatto diverse cose dubbie.
Ne cito solo un paio.
Come saprai furono cassati tutti i volontari recensori delle estensioni, la scusa ufficiale fu l’introduzione di Remora ma la verita’ era che il controllo passava in mano totalmente ai dipendenti.
Vogliamo parlare di McCoy? Una chiusura totale alle migliorative.
Faccio del gossip di bassissima lega :P, come mai Scott MacGregor e David Bienvenu lasciarono Mozilla? Il presunto abbandono di TB non credo fosse il vero motivo.
Come mai sono sempre piu’ vicini ad AcriveState che e’ una societa’ commerciale?
David Asher che prima lavorava in ActiveState adesso e’ il responsabile di MailCo, ruolo che doveva coprire MacGregor (si dice)
Ho altri argomenti ma non vorrei che tu mi bannassi 🙁
5 Gennaio 2008 alle 16:36
@dafi
Non ho capito perché ma eri finito nello spam 😛 (Akismet pro Mozilla…)
Sul discorso Remora: probabilmente conosci la situazione di AMO meglio del sottoscritto, ma non mi sembra che il controllo delle estensioni sia in mano ai dipendenti Mozilla (che per inciso sono quattro gatti)
Sul discorso McCoy: non lo conosco, quindi non ho idea di cosa intendi con “chiusura totale alle migliorative” 😉
Sul discorso MacGregor e Bienvenu: probabilmente avrebbero preferito una soluzione diversa (creare una corporation indipendente, con gli sviluppatori di Thunderbird come azionisti) ed è per questo che se ne sono andati. Di certo c’è che loro non hanno spiegato i motivi dell’abbandono 😉
P.S. Perché diavolo dovrei bannarti?
5 Gennaio 2008 alle 16:56
Su Remora mi sono cadute le braccia, fu chiesto di svuotare la coda delle estensioni da approvare prima del lancio di FF2.
Armati di grande passione furono validate piu’ di cento ext in pochi giorni.
Alla pubblicazione di Remora e FF2 arrivo’ una email che diceva grazie ma il vostro aiuto non serve piu’ ma se volete potere validare le estensioni tramite Remora. Infatti una mia estensione e’ li da un anno 🙁
La storia di McCoy e’ un pochino complicata dico solo che dissi che non tutti potevano avere un server SSL e bisognava fare qualcosa, beh oggi e’ possibile firmare le estensioni con McCoy senza avere un server di update in HTTPS 😀
Su MacGregor e Bienvenu beh ho fatto solo del gossip potrei aver toppato alla grande.
Beh tu magari non mi banni ma WordPress si 😀 😀 😀
Come immagini io sono ancora molto appassionato di Mozilla ma pensavo che sarebbero andati avanti come MoFo invece di diventare MoCo, gli azionisti vogliono vedere i soldini
Cmq arrivano smentite da tutte le parti come si dice “sperem ben” 😉
5 Gennaio 2008 alle 17:51
Per quanto ne so:
Peraltro credo che la Corporation sia nata soprattutto per questioni fiscali.
In ogni caso il bilancio è pubblico, quindi c’è poco da nascondere 😉