WP-Cache, CPU & DreamHost
19 Maggio 2006
Come promesso nel precedente post, ecco i risultati prodotti dall’installazione di WP-Cache su questo blog.
Numero di richieste
Secondi CPU
La conclusione, per quanto sia ridotto il tempo di analisi e poco significativo il numero di contatti di questo blog, è che il plug-in funziona perfettamente; a partire da un numero di richieste quasi costante, il carico di CPU risulta ridotto e non sono state segnalate anomalie da parte dei visitatori. La mia impressione è che WP-Cache possa dare il meglio di sè con blog molto visitati (centinaia o migliaia di visite ogni ora).
L’installazione del plugin WP-Cache costituisce solo una parte del processo di ottimizzazione dei siti presenti sull’account di DreamHost; anche nel caso di eXtenZilla è stato fatto un lavoro di pulitura del codice del portale ed è stata cambiata la piattaforma del forum (da phpBB a SMF). Giusto come riferimento, nei primi giorni il solo account di eXtenZilla su DreamHost era costantemente sopra i 3600 secondi, limite imposto da DreamHost per gli hosting condivisi.
Numero di richieste (separate per forum e sito)
Secondi CPU
12 commenti/trackback a “WP-Cache, CPU & DreamHost”
Trackback e pingback
- Wp-cache funziona. Finalmente. Grazie a Wolly | Davide Salerno
[...] ne ho già parlato in passato e non sono il solo che lo ritiene un’ottima soluzione dagli indubbi benefici.… - pseudotecnico:blog » Wordpress 2.3.2
[...] di servizio: ieri mattina ho sostituito il plugin WP-Cache con WP-Super-Cache, fatemi sapere se riscontrate problemi con il blog…
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19 Maggio 2006 alle 17:43
Altro vantaggio dell’installazione di WP-Cache: se viene persa la connessione al database mySql, la pagina rimane comunque visualizzabile.
Scoperto giusto oggi pomeriggio grazie al pisquano che ha intasato il server mySql su DreamHost.
21 Maggio 2006 alle 23:16
Mi sa che per il mio posso soprassedere 😉 Ottima recensione test grazie mille
9 Settembre 2007 alle 17:15
Il carico del server indubbiamente diminuisce anche se bisogna fare a meno della compressione Gzip e per farlo funzionare si incontrano non pochi problemi.
Comunque per “sopportare l’effetto Digg” (come lo chiamano gli americani) è utilissimo
20 Maggio 2008 alle 12:49
wp-super-cache è ancora meglio, perché salva sul disco anche le versioni zippate, pronte all’uso direttamente tramite htaccess.
Come hai fatto quei grafici? Mi servirebbero molto per capire se sta funzionando correttamente la mia ottimizzazione…
20 Maggio 2008 alle 13:42
@alessandro
Questo post è vecchio: al tempo non esisteva wp-super-cache, plugin che utilizzo attualmente 😉
Il grafico è fatto a mano in Excel, usando i log offerti da Dreamhost (statistiche e cpu usage).
20 Maggio 2008 alle 14:08
wp-super-cache su dreamhost ha il problema dei troppi accessi contemporanei sul disco, che è remoto.
Sto lavorando sulle liste di esclusione per ridurre il numero di file cachati a quelli che realmente servono.
Peccato che non esista un modo per cachare solo gli articoli più letti…
20 Maggio 2008 alle 15:07
A dire la verità non sto rilevando particolari problemi con wp-super-cache e DreamHost (e in questi giorni ho parecchi accessi per un link da smashingmagazine.com)
21 Maggio 2008 alle 09:01
Il problema non risiede nel numero di visite, ma nel numero di scritture contemporanee su disco. Quanti articoli hai? Io circa 2500, e se vanno tutti cachati su disco un tre volte (una gzip s-cache, una super cache non compressa, una di wp-cache) è un problema.
Per questo sto lavorando sui filtri e sulle date, in modo da avere pochi file per wp-cache ed una scadenza lunghissima per wp-super-cache, in modo che legga solo senza scrivere.
Sarebbe bello poter dare scadenze diverse a seconda di filtri, oppure cachare solo le pagine più visitate (per le altre è solo un lavoro inutile).
21 Maggio 2008 alle 09:09
Gli articoli al momento sono 928.
Fammi capire: al momento stai utilizzando sia wp-cache, che wp-super-cache che la compressione gzip?? Si tratta di volontà di sperimentare o necessità?
21 Maggio 2008 alle 09:19
Wp-supercache utilizza wp-cache per gestire le pagine degli utenti loggati. Aggiunge una directory ma continua a salvare le pagine di wp-cache nella directory cache: controlla.
La compressione gzip a sua volta aggiunge il file gzip e non sostituisce la versione decompressa, che viene fornita ai browser che non supportano il gzip.
Nessuna volontà di sperimentare, anche nella tua dir avrai la stessa situazione.
Solo che con l’aumentare dei post diventa problematica.