Salve, vi presento un post “ignorante” sul RomagnaCamp: se il cervello ci riuscirà, nei prossimi giorni cercherò di riflettere su alcuni degli spunti emersi sul modello BarCamp, per il momento la mia testolina riesce a produrre solo un cesto e una sporta di ignoranza gratuita.

Per prima cosa, facciamo come quelli veri e buttiamo lì uno straccio di ambientazione: in questo momento vi scrivo dalla terrazza di casa, coccolato da una leggere brezza e con un cane ronfante tra le balle i piedi. Memore del post Wavecamp, mi sono pure organizzato con la copertura Wi-Fi by FON 😛

Venerdì, ore 12, partenza astuta (intelligente, ma di più). Viaggio tranquillo, solo 10 minuti di coda nell’imbuto Borgo Panigale-bivio A14, il solito nulla sullo svincolo per Ravenna. Si arriva al Bocabarranca (per scriverlo ho dovuto controllare il wiki, ‘sto cacchio di nome non mi rimane in testa), e subito si capisce che non sarà il solito barcamp: panorama da favola, decine di tavolini, gente che si fa umiliare a Wii. Ok, il venerdì è dedicato al cazzeggio e io mi adeguo: solo un centinaio di foto.

Ci si organizza per la cena in centro a Ravenna, scarrozzo un paio di barcamper appiedati al loro albergo e ripasso a prenderli per la cena in città. Subito mi rendo conto delle ingiustizie della vita: mentre scendo per recuperare Sean, Giuseppe di e-net ed Emanuele Quintarelli, incrocio Luca che sta recuperando Amanda Lorenzani e Livia Iacolare.

Armati di TomTom, sconfiggendo una viabilità frutto della mente bacata di un assessore di provincia (gli autoctoni mi dicono che le strade cambiano di notte, in media ogni 2-3 giorni, godendo di vita propria), si arriva in piazza, non dopo essersi scontrati con il Syrius (si scriverà così? Boh!): visto il numero di telefonate arrivate al cellulare di Gioxx, si suppone che la scritta “Portale non attivo” non sia poi così chiara. Per il futuro: “Portale non attivo” significa che ci puoi passare, che l’arnese è spento, ok? 😉

La cena è ottima, anche se siamo la metà di mille e avevamo prenotato per venti: si sa, i barcamper son gente con la testa tra le nuvole (la scena si ripeterà per la cena di sabato sera), gli organizzatori mica possono continuare a corrergli dietro come si fa con i bambini (e hanno corso comunque, oh se hanno corso!) 😉

Si recupera Amanda (che Luca mi ha gentilmente ceduto per innalzare il livello estetico della pseudo-comitiva) e ci si sposta verso il pub: scene di panico, il TomTom crasha e decide di non ripartire, il cellulare di Emanuele non trova i satelliti. Alla fine il mio TomTom Go910 decide che ha riposato abbastanza e si può andare. Ah, ve l’avevo detto che la viabilità di Ravenna fa cagare? Così, giusto per sottolineare il concetto 😉

Dopo un breve periodo di sosta al pub, tra discussioni sulle differenze nel turpiloquio tra inglese british e americano, si ritorna all’albergo: solita viabilità del piffero, pedaggio su un ponte mobile (che a quanto pare nessun altro ha mai visto a Ravenna), discussioni tra una signora inglese e un americano di Boston provenienti dal sedile posteriore.

Sabato sveglia alle 5.20, doccia e uscita per andare a fotografare l’alba, che, come dice il saggio Palmasco, l’Adriatico è una fregatura e non c’ha il tramonto. L’insonne Giovy aveva cercato durante la notte di aggregarsi via SMS, peccato che io non abbia controllato lo pseudo-telefono prima di uscire (chi cacchio vuoi che mi cerchi tra le 2.30 e le 5.20 del mattino? Giovy!)

Sabato, ore 8: scendo a far colazione, vengo accolto da una zanzara tigre che decide di darmi una timbrata su una mano e su un braccio. A quanto pare era leggermente incazzata per il fatto che a) dei bambini facevano i 100m nel corridoio del terzo piano alle 2.30 di notte, sarei uscito per menarli… i genitori b) la sala colazione ha aperto alle 8.10, e non alle 8, e le zanzare ci tengono alla puntualità.

La colazione trascorre in compagnia di Giovy e Samuele: i due facevano i fighi parlando di colazioni irlandesi a base di fagioli e quasi mi collassano per l’orrendo caffè della macchinetta 😛

Sabato il BarCamp, una marea di gente, alcuni volti noti e molti sconosciuti: Fullo arriva dal CampCamp, alla richiesta “Dov’è Teo?” risponde laconico “Teo? Stava ancora dormendo. O forse è morto, non ho controllato. Magari più tardi faccio un salto e controllo.”

A quanto pare va di moda il look sbarbato: Stefano Vitta e Antonio Sofi arrivano praticamente implumi, rimane il sospetto che siano state assoldate delle controfigure mentre i due veri blogger sono in crociera con Pandemia.

Nel pomeriggio vengo avvicinato da un losco figuro, che scopro essere iPapy armato di Nikon: durante il pre-cena ho avuto il piacere di conoscere la iFamiliy al completo, un’esperienza rigenerante. Magic moments (ma non avevo la macchina fotografica appresso per fermare l’attimo): Daria che convince Gioxx a non darci buca per la cena, iBaby che fugge silenziosamente ad ammirare il tramonto sulla battigia, Gioxx che subisce una violenza sessuale in piena regola da parte di Daria per le chiavi della truzzo mobile, Federico che arriva con un plaid verde sulla testa che fa quasi ribaltare Daria dalla sedia per le risate.

Cose da ricordare in ordine sparso (che il portatile sta finendo la batteria):

  • Fullo che tenta di insegnare a JTheo come lanciare un frisbee (risultati discutibili)
  • incontro di box con Wii tra Amanda e Livia, con frasi irripetibili (ma Luca dovrebbe avere un video)
  • l’incontro con due bresciani in terra straniera (Felter e Tiziano)
  • il fatto che Elena non abbia mai estratto il portatile
  • Giovy che alle 23 del sabato gira con la 5D di Samuele e il 50mm di Palmasco cercando in maniera spasmodica soggetti da fotografare
  • la mancanza di disciplina dei barcamper quando c’è da iscriversi a pranzi e cene
  • la iFamily al completo
  • la mia ignoranza in fatto di Cinema (da ricordare, “L’alba dei morti dementi”)
  • l’istinto paterno di Palmasco al tavolo con iBaby
  • il volume del piccolo Maistrello, praticamente un impianto da stadio 😛
  • Dema che mangia, sempre 😛
  • Antonio Sofi (o il di lui sosia) che dimostra un insospettabile talento per il lavoro a maglia
  • Silvia e Magda, la parte fotogenica della coppia
  • l’altezza di Ninna, che uno se l’aspetta alta 1.50m a vederla in webcam
  • tutti quelli che si sono fatti riconoscere (Andrea di Cisbic, Chicco e tanti altri)
  • il BorderCamp (nome partorito da Samuele, magari lo spiego in un post a parte con una foto)

Per il futuro: io sono vagamente parecchio orso, non è che me la tiro. Se fate il primo passo poi parlo, e non mordo (a meno che venga espressamente richiesto) 😉

P.S. Se avete fatto clic su tutti i link, avete vinto un maglioncino di lana viola fatto a mano da Antonio Sofi. Scrivere @webgol per concordare il ritiro del premio 😛

P.P.S. Tutti i gadget erano clamorosamente viola: giusta punizione per qualcuno che non è venuto 😛

Tag Technorati:

22 commenti/trackback a “Post ignorante sul RomagnaCamp”

  1. Mescaline scrive:

    “Tutti i gadget erano clamorosamente viola: giusta punizione per qualcuno che non è venuto :P”

    🙁 lo so, lo vedo. ma non potevo fisicamente farcela. venezia64 mi ha assorbita più del previsto. sigh. e hanno pure dato il leone d’oro a caso.
    se qualcuno vuole scambiare gomitoli di colori deliziosi io sono qui pronta, ferri alla mano. tzè.

  2. elena scrive:

    Che bello questo post che mi fa fare un ripasso completo ed allegro 🙂
    e dire che non sapevi se venirci qualche mese fa!
    a presto 🙂

  3. ninna_r scrive:

    Secondo me Antonio si presenterà al prossimo Camp con una sciarpa viola chilometrica…

    PS: devo cambiare l’inquadratura dei videopost che se mi siedo per terra poi è ovvio che tutti pensino che io sia alta un tappo e mezzo (per la cronaca, non 1.50 ma 1.78m :P)

  4. flod scrive:

    (per la cronaca, non 1.50 ma 1.78m :P)

    Non è carino farsi belli dall’alto dei tuoi 10cm in più 🙁

    @elena
    Direi che ne è valsa la pena 😀

    @mescaline
    Niente gomitoli di lana viola, non li meriti 😛

  5. ninna_r scrive:

    No, dai…non intendevo questo…
    E’ che davvero dai video tutti mi pensano molto più bassa… 😉

  6. flod scrive:

    Ormai il mio amor proprio e finito sotto terra… 🙁

    Mi sto già organizzando con delle zeppe per il prossimo barcamp 😛

  7. Stefano "Free.9" Scardovi scrive:

    Per chi volesse i gomitoli di lana ancora ne ho, magari è giunto il momento di vendermi per un link.

  8. dafi scrive:

    Bellissmo post sei un grande!!!
    Borgo Panigale… ma allora esiste davvero??
    Per me Borgo Panigale, Ronco Bilaccio e Barberino del mugello sono la stessa cosa e li associo all’inizio e la fine dell’estate quando in TV fanno i collegamenti con Societa’ Autostrade.
    Prima o poi verro’ ad uno di questi incontri, sempre che non trovo traffico tra la mia stanza ed il bagno e riesco ad imboccare senza perdermi lo svincolo nel salotto, del resto si sa dalle mie parti il problema piu’ grave e’ il traffico (insieme a Etna e siccità)

  9. flod scrive:

    Ti dirò di più: esiste Borgo Panigale ma esistono anche la barriera di Mestre, Agrate e Viale Certosa sulla A4 😉

  10. Giovy scrive:

    1) Se tieni il cellulare acceso, aspettati che gli altri pensino che tu sappia usarlo e/o ne usi le caratteristiche principali, ovvero telefonare e mandare SMS
    2) Il cappuccino della macchinetta faceva realmente cagare, molto meglio il solo caffè (come appurato il giorno dopo durante la colazione con Boh e Palmasco). Ciò non toglie che le colazioni irlandesi sono eccezionalmente buone ma capaci di stroncare lo stomaco più forte
    3) Non mi “aggiravo spasmodicamente”, ma “vagavo senza meta in attesa dell’ispirazione”. 😛

    Per tutto il resto… mi sa che faccio copia&incolla del tuo post, per scrivere il mio… 😀

  11. flod scrive:

    2) Veramente quello di Silva era un caffé normale anche il primo giorno, probabilmente la domenica si era già assuefatto a quella roba chimica 😛

  12. Napolux scrive:

    ROTFL. Ma c’è stato qualche talk o no? Questo davvero non si è capito 😛

  13. flod scrive:

    Ce ne sono stati, pochi e alcuni atipici (tipo quello finito ad un tavolino con DelyMyth) ma ce ne sono stati 😉

  14. Traffyk scrive:

    Dove devo spedirti i dati per il maglioncino???:D ho cliccato proprio tutto..ihih mi piacciono ste avventure narrate 😛 LOOOL, belle foto soprattutto!

  15. chicco scrive:

    Alla faccia del post ignorante! E’ bellissimo!
    E’ stato un piacere incontrarti di persona: sappi che prima o poi ne approfitterò! 😉

  16. flod scrive:

    sappi che prima o poi ne approfitterò

    Devo preoccuparmi? 😛

  17. giovanna scrive:

    Arrivo “da casa” di Elena….
    mi sono troppo divertita, pseudotecn!
    non ho cliccato su tutto ma la lezione privata di lavoro a maglia di Antonio Sofi non me la sono persa!!! 😀 😀
    dovete essere davvero una bella banda….!
    ciaooo
    g.

  18. flod scrive:

    Ben arrivata 😉

  19. chicco scrive:

    tranquillo! puoi preoccuparti moderatamente: ne approfitterò pseudotecnicamente! 😀

Trackback e pingback

  1. pseudotecnico:blog » BorderCamp
    [...] quando Palmasco ci convince a prendere le macchine fotografiche e approfittare della luce del non tramonto [...]
  2. Disordine .com - » RomagnaCamp, ovvero la sabbia non blocca gli ingranaggi ai blogger
    [...] la discussione sull’etica dello scatto con lo zoom con Samuele a cui poi si sono aggiunti Pseudotecnico, Delymyth, Felter,…
  3. pseudotecnico:blog » Cena blogger bresciani
    [...] il RomagnaCamp, segnalato negli annali per la presenza di ben tre blogger bresciani (il sottoscritto, Roberto [...]

Non è possibile inserire nuovi commenti. I commenti vengono disattivati automaticamente dopo 60 giorni.