Steve Ballmer

Le presentazioni

Dopo una rapida presentazione di Marco Montemagno (foto) – visto per la prima volta e decisamente bravo, peccato solo per quella gag iniziale del “si alzi in piedi chi…” – e un’introduzione intramuscolare di Pierpaolo Taliento (Microsoft Italia), arriva sul palco Steve Ballmer.

Subito un momento di sollievo: ho fatto lo sborone e non ho preso le cuffie per la traduzione simultanea, per fortuna l’inglese di Ballmer risulta comprensibile (potete verificarlo nel video girato da Elena, peccato che non si senta il Beggi mormorare «Ohhhh, arriva Godzilla!» alla caduta della goccia).

La prima impressione è di avere di fronte una persona carismatica, non particolarmente ricercata nei modi e nella gestualità (per capirci, dimenticatevi Steve Jobs), sa gestire il pubblico – vedi telecomando incantato su una slide e battuta alla prima domanda “facile” di Montemagno– ma non sembra riuscire a coinvolgerlo fino in fondo.
La presentazione viene fatta a braccio e in costante movimento, forse il tutto è un po’ troppo uniforme e privo di pause, le slide sono decisamente poco attraenti (per il futuro consiglierei una lettura di Presentation Zen).

Il leitmotiv del keynote di Ballmer è “cambiamento e convergenza”: Internet is evolving (convergenza di content, community e commerce), software is evolving (pc model, internet model, mobile, enterprise), stiamo entrando nella “Software+services generation”. Per chi frequenta abitualmente la rete poco di nuovo sotto il sole, ma non dimentichiamo che il target di quella presentazione non erano certo gli sparuti blogger presenti in sala.

Più interessante la parte di Q&A: alla domanda di Montemagno «Perché volete comprare Yahoo?» la risposta verte sulla pubblicità. Il futuro dell’advertising – destinato a cambiare radicalmente nei prossimi anni – è dare la risposta giusta alla persona giusta nel momento giusto (“give the right answer to the right person at the right time”, in parole povere pubblicità mirata e contestuale). Per questo tipo di pubblicità è necessario raggiungere una massa critica: acquisire Yahoo! è la strada più veloce per raggiungere tale posizione.

Al momento attuale Google è il leader indiscusso del settore advertising, Microsoft vuole acquisire Yahoo! per avere una “funny and good competition”. In sostanza si acquisisce Yahoo! per rafforzare la posizione di Microsoft sul fronte dell’advertising (e in questo caso dove starebbe il valore aggiunto per l’utente?): se l’acquisizione riesce ok, in caso contrario Microsoft va avanti da sola.

Se questa è la prospettiva spero sinceramente che Yahoo! (e in particolare Flickr) resistano all’offerta di Microsoft 😉

In definitiva Ballmer ammette che per chiudere il gap con Google non bisogna intervenire su e-mail e IM ma su “search” e “advertising” (e i due elementi sono strettamenti connessi, visto che la ricerca è una delle maggiori fonti di “advertising revenue”).

Lo spunto più interessante della mattinata è proprio sulla ricerca: secondo Ballmer nei prossimi 10 anni ci saranno più innovazioni nel settore “search” che non in molti altri campi. Negli ultimi 5 anni la ricerca non si è innovata, l’interfaccia utente è sempre la stessa anche se ci sono più contenuti indicizzati e cambia la tipologia dei contenuti stessi (ad esempio le mappe). Il punto focale è quello di migliorare e competere attraverso l’innovazione. Personalmente ho l’impressione che Google si stia già muovendo da tempo in questa direzione, e Microsoft debba svegliarsi se non vuole perdere il treno.

Dopo Ballmer è il turno di tre case study: Fiat, Eni e Intesa San Paolo. Purtroppo le tre presentazioni sono sotto tono: quella con argomenti più interessanti è quella di Fiat, peraltro con slide di ottima fattura, peccato che il relatore legga dei fogli con la stessa grinta di un bradipo assonnato. Nel pomeriggio 3 sessioni del percorso “Creative”, con la terza relativa a Silverlight che mi ha ufficialmente steso.

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6 commenti/trackback a “The Next Web Now!, il resoconto (parte 2)”

  1. dafi scrive:

    Bel riassunto, bravo! 🙂
    Non ho ben chiara la gag iniziale pero’ posso immaginare.

    Non conoscevo “Presentation Zen” di cui devo assolutamente comprarne una copia

  2. flod scrive:

    @dafi

    La gag la puoi vedere a circa 1:45 di questo video 😉

    A proposito di “Presentation zen”: una delle slide analizzate in quel libro è pure uscita fuori nella presentazione del pomeriggio 😉

  3. dafi scrive:

    Tutto chiaro… Il tipo voleva fare il simpatico e non c’e’ riuscito

  4. Luca scrive:

    Io ero riuscito a partecipare l’anno scorso, ma quest’anno purtroppo non ce l’ho fatta. Perciò ti ringrazio per il rapido sunto!

  5. Danx scrive:

    minchia chi te lo fa fare?
    microsoft, fiat, eni, intesa san paolo…
    mcdonald’s e nike no?

  6. flod scrive:

    In che senso “Chi te lo fa fare”?

    Belle foto 😉

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